Ziapam per gatti: a cosa serve, dosaggio e quando viene usato
I farmaci rappresentano degli alleati, ma vanno usati con raziocinio. Lo Ziapam per gatti deve prescriverlo il veterinario, ma facciamoci un’idea
Quando il nostro amico a quattro zampe non si sente bene, la nostra preoccupazione sale e vorremmo subito vederlo in forma e pimpante. Ecco perché, dopo un paio di giorni o anche prima in base ai casi, è bene chiamare lo specialista di fiducia.
Solo lui, infatti, può avere un quadro completo e valutare anche eventuali caratteristiche di razza e pregressi clinici che possono avere un certo peso nella salute della nostra piccola palla di pelo.
Lo Ziapam per gatti è un anticonvulsivo e antispastico, fa parte dei farmaci per procedere con l’anestesia e la sedazione. Rappresenta un medicinale, simile a quello che prendiamo noi umani, ma che è meglio non confondere.
Farmaci per uomini Vs medicine per quadrupedi
Prima di conoscere a fondo lo Ziapam per gatti è bene fare una precisazione. Fermo restando che può capitare che il nostro veterinario di fiducia prescriva un farmaco per uso umano al gatto con cognizione di causa, di norma non bisogna fare confusione o, perlomeno, non sono iniziative che possiamo prendere noi profani.
Non è detto che le formulazioni create ad hoc per noi vadano bene per Fido e soprattutto c’è da valutare la questione dosaggio. Infatti, il peso di un uomo adulto non è quello di un amico a quattro zampe e quello di un bambino non è quello di un cucciolo.
Bandito il fai da te
Quando si tratta della salute di colui che consideriamo parte integrante della famiglia non c’è da prendere nulla sottogamba e da improvvisarsi veterinari. Per quanto si possa avere esperienza in campo felino, questo non ci dà una laurea in veterinaria Honoris Causa.
Ecco allora che la diagnosi tocca allo specialista e anche la conseguente cura migliore per la risoluzione del problema. Certamente una anamnesi il più possibile dettagliata da parte nostra può fare la differenza e dare delle informazioni importanti al medico, ma per il resto lasciamo fare a lui che ha esperienza e competenza specifiche.
Che cosa è?
Lo Ziapam per gatti si presenta in commercio in confezioni da sei fiale 2ml 5mg/ml. Fa parte degli psicolettici e il suo principio attivo è il Diazepam 5,0 mg/ml. Fra gli eccepienti troviamo : l’alcol benzilico, l’acido benzoico, il sodio benzoato, il glicole propilenico, l’etanolo al 96%, il sodio idrossido che serve a correggere il pH), l’acqua per preparazioni iniettabili.
Lo possono assumere, sempre previa prescrizione veterinaria, sia i cani che i gatti, ma con una seria di precisazioni. Stiamo parlando dei nostri amati amici a quattro zampe che, più di altri, fanno parte della nostra famiglia sempre più spesso.
Si tratta di un trattamento a breve termine per aiutare i soggetti che presentano disturbi convulsivi e spasmi muscolo-scheletrici di origine centrale e periferica. Inoltre fa parte di un protocollo preanestetico o di sedazione. A tal proposito, può tornare utile saperne di più sulle convulsioni nel gatto.
Lo Ziapam per gatti, come accade per tutti i farmaci in generale, non va usato se si riscontra nel nostro amico a quattro zampe ipersensibilità nota al principio attivo o a uno degli eccipienti presenti. Non è il caso di somministrarlo in chi ha patologie legate alla funzionalità del fegato. A tal proposito, può tornare utile saperne di più sull’insufficienza epatica nel gatto.
Modalità di somministrazione e dosaggio
Questo farmaco va somministrato per via endovenosa a rilascio lento. Partendo dal presupposto che il nostro veterinario di fiducia, se lo ritiene opportuno, può insegnarci come fare, in questo caso più che in altri non sono consentiti il fai da te e l’improvvisazione: dobbiamo farci seguire dallo specialista.
Per curare le convulsioni, di norma viene consigliato 0,5 mg di diazepam per ogni chilo del peso corporeo del soggetto in questione, che equivale a (equivalenti a 0,5 ml/5 kg). Può essere iniettato sotto forma di bolo fino a un massimo di tre volte, lasciando trascorrere almeno 10 minuti fra un trattamento e l’altro. Tuttavia l’uso del Diazepam non è raccomandato per curare le convulsioni nei felini con tossicosi cronica da chlorpyrifos etile: infatti la tossicità dell’organofosfato può essere potenziata.
Nel caso di spasmi muscolo-scheletrici, il veterinario in genere prescrive 0,5-2,0 mg per ogni chilo del peso corporeo di Fido. Quando viene utilizzato come sedativo, invece, si procede con 0,2-0,6 mg/kg. Nei protocolli di preanestesia: 0,1-0,2 mg/kg di peso corporeo. Questo farmaco è bene conservarlo nella confezione originale, al riparo dalla luce. La soluzione rimasta nella fiala, dopo che si è prelevata la dose necessaria, va buttata via. Il farmaco va usato subito dopo l’apertura dell’involucro protettivo.
Alcune avvertenze
Lo Ziapam per gatti, per un uso esclusivamente endovenoso, necessita di alcune precisazioni. Da solo ha meno possibilità di essere efficace come sedativo se usato in animali già sovraeccitati. Può portare a letargia e disorientamento.
Non è indicato su soggetti debilitati, se il gatto è disidratato, anemico, in sovrappeso o anziano. Va usato con cautela in chi presenta uno stato di shock, è in coma o con una depressione respiratoria sintomatica, è affetto da glaucoma. Può provocare una irritazione alla pelle, per cui è bene evitarne il contatto diretto (eventualmente è bene lavarsi subito con acqua e sapone). Non deve entrare a contatto con gli occhi ed essere maneggiato da donne in stato interessante. Un eventuale sovradosaggio, in monoterapia, può portare a una depressione significativa del sistema nervoso centrale (con confusione, diminuzione dei riflessi, coma e altro).
Dobbiamo accompagnarlo con una terapia di supporto (con stimolazione cardiorespiratoria e ossigeno), raramente si assiste a episodi di pressione bassa, problemi respiratori e cardiaci. Non va invece somministrato se il nostro amico a quattro zampe è sotto cura a base di barbiturici, tranquillanti, stupefacenti, antidepressivi. Questo farmaco può aumentare l’azione della digossina. La cimetidina, l’eritromicina, gli agenti azolici l’acido valproico, il desametasone e l’alcol propilico possono rallentare il metabolismo del Diazepam.
Cosa evitare
In casi molto rari può provocare necrosi epatica acuta e insufficienza epatica nel gatto. Altri effetti includono l’aumento dell’appetito (principalmente nei gatti), l’atassia, le alterazioni dell’attività mentale e del comportamento.
Una somministrazione endovenosa veloce dello Ziapam per gatti può provocare pressione bassa, malattie cardiache nel gatto e la tromboflebite. Raramente si possono notare eccitazione, aggressività, perdita dei freni inibitori.
L’uso del farmaco non lo conosciamo in gravidanza e allattamento, quindi il veterinario dovrà valutare attentamente il rapporto costi/benefici. I cuccioli, quindi è bene monitorarli con attenzione per evitare la sonnolenza, che può interferire con la poppata.