Viveva su una panchina alla fermata dell’autobus, soffrendo il freddo: il gatto non ce la faceva più – Video
Forte e intraprendente, le scorie della vita di strada stavano avendo effetto su di lui
In pieno inverno, l’autrice del filmato (che condividiamo verso il fondo dell’articolo) stava portando due piccoli mici tremanti. Avvolti in asciugamani, rannicchiati nel trasportino, desiderava garantire un avvenire migliore. La vita era stata finora avara di soddisfazioni, ma questo non voleva dire che fossero spacciati! Salvati da un tombino, intendeva affidarsi alle sapienti cure di un veterinario, ma, a un certo punto, qualcuno le ha tagliato la strada. Un misterioso “corpo in movimento”, dalla folta pelliccia rossa. Frenato di soprassalto, la buona samaritana ha presto scoperto che si trattava di un altro gatto, il quale non ce la faceva più.
A onor del vero, aveva una certa aria familiare e il motivo è perché… non erano al loro primo incontro! Conosceva Martin da tempo: elegante e sicuro di sé, quella sembrava una copia sbiadita. Non lo aveva mai considerato un randagio, dato lo spirito di sopravvivenza radicato nel quadrupede. Abbandonato dalle forze, il povero piccolo ha alzato lo sguardo, con gli occhi color smeraldo spalancati a causa della paura. Ancora poco e sarebbe stato vittima di un incidente.
La conducente, amareggiata nel constatare il dolore provato da Martin, ha chiesto informazioni alla gente del posto. È saltato fuori che la sua casa era diventata la fermata dell’autobus. Un luogo misero e spoglio, insufficiente a coprirsi dai rigori caratteristici della fredda stagione. Una volta morbide e rosa, le sue zampe erano screpolate e ruvide. Date le circostanze sarebbe stato strano il contrario.
Fino ad allora se l’era cavata grazie al supporto di alcuni amici, tipo il macellaio dall’altra parte della strada. Uomo burbero, ma gentile, gli portava di nascosto un pezzo di carne. Lo stesso avevano iniziato a fare i residenti, ignorati, però, dal felino. Seppur mantenesse modi amichevoli, preferiva rimanere lontana.
Le condizioni di salute erano quantomeno rivedibili: le temperature gelide gli avevano provocato la tosse, un suono persistente e lacerante. Trasferito in una clinica veterinaria, i medici gli hanno prescritto una terapia antinfiammatoria, oltre a castrarlo e vaccinarlo. Nei mesi successivi il gatto che non ce la faceva più ha attraversato l’ennesimo periodo complicato, prima di rimettersi in sesto. Dichiarato fuori pericolo, a distanza di tempo, la donna lo ha ritrovato alla fermata dell’autobus, in ottima forma: lo sguardo proiettava un’energia e una speranza tutte nuove.