Valentino, il gatto a cui hanno sparato ha perso l’uso delle zampe posteriori

La storia di questo micio di nome Valentino è molto triste. Lui è una vittima della crudeltà umana, qualcuno ha deciso di sparargli e lui ha perso l’uso delle gambe posteriori. Adesso non può più camminare autonomamente e cerca una famiglia che si prenda cura di lui.

Purtroppo ancora una volta ci ritroviamo a parlare di maltrattamento. Questo è un tema molto delicato. Con il tempo le pene per chi maltratta gli animali si sono inasprite, ma ciò a volte non basta per tenere in sicurezza alcune povere anime.

Ed è il caso di Valentino, un micio vittima della crudeltà umana. Purtroppo, non è stato possibile salvare le sue zampe. Qualcuno gli ha sparato e adesso lui non può più camminare. Ciò è davvero crudele, ma questo gatto non vuole arrendersi.

Lui è un gatto davvero forte, e non si è affatto arreso al suo carnefice. Ha provato a rimanere in vita a tutti i costi e ci è riuscito. Ma purtroppo porta i segni dei maltrattamenti subiti. Non è più in grado di camminare, eppure lui ha ancora tanta forza.

“Ha cominciato a prendere confidenza con il carrellino che speriamo gli dia la possibilità di muoversi più liberamente. È un gatto dolce affettuoso affamato e pieno di vita a cui speriamo di trovare una casa e una famiglia che si prenda cura di lui. Per ora vive in clinica ma per ovvi motivi passa tante ore in gabbia”, hanno scritto i dipendenti della Clinica Veterinaria Prima Porta.

La clinica in cui si trova Valentino è a Roma e adesso lui vive lì in attesa di trovare qualcuno disposto ad accoglierlo e ad amarlo per sempre. Questo micio vorrebbe essere felice, e merita di vivere in una casa piena d’amore e di potersi muovere in libertà.

Sta soltanto aspettando la chiamata giusta! Per chiunque volesse avere informazioni su di lui può cliccare sul post di Facebook qui in alto. All’interno c’è un numero da contattare. Aiutiamo Valentino, ha bisogno di una casa e di essere felice. Aspetta solo una vera famiglia per poter essere finalmente libero, non deludiamolo!

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