5 motivi per cui è sbagliato urlare al gatto quando lo rimproveri
Hai notato che urlare al gatto quando fa una monelleria e lo rimproveri non sortisce alcun effetto? Ti spieghiamo perché è sbagliato
Educare un quattro zampe non è un’impresa così scontata e bisogna avere le basi giuste per raggiungere l’obiettivo, evitando errori che potrebbero compromettere il rapporto con Micio. Urlare al gatto quando lo rimproveri non è esattamente una scelta azzeccata.
Ci vuole pazienza, devi restare calmo se vuoi davvero che il tuo gatto ti ascolti. Qualsiasi comportamento o modo di fare brusco e violento non può far altro che peggiorare la situazione e non insegnare assolutamente nulla al Micio. Che continuerà a comportarsi male (o anche peggio).
Si dice sempre che i cani siano propensi all’addestramento mentre i gatti no, ma non è proprio così. E urlare al gatto quando lo rimproveri non ti è affatto d’aiuto se vuoi davvero educare Micio.
Non serve proprio a niente
Ok, forse questo primo punto ti sembrerà un pochino semplicistico ma in effetto è così: urlare al gatto quando lo rimproveri è del tutto inefficace. In genere sgridi Micio quando fa qualcosa di sbagliato, come fare la pipì fuori dalla lettiera oppure strappare una tenda o la copertura del divano. Insomma, sono tutti comportamenti che è normale ti facciano arrabbiare, ma urlando contro il Micio non risolverai il problema.
Spieghiamolo in modo ancor più semplice. Se un bambino o una bambina fanno delle monellerie, li sgridi ma poi hai la possibilità di spiegargli perché hanno sbagliato e qual è il giusto modo di comportarsi. Quando lo fai col tuo gatto, invece, ciò che rimane è una serie di urla che per lo più il micio interpreta come suoni senza senso, come dei fastidiosi rumori che, come se non bastasse, lo mettono anche in ansia.
E poi c’è anche un altro motivo che rende questo metodo inefficace. Se trovi la pipì sul tappeto o la tenda strappata, significa che il Micio ha già compiuto la sua marachella e ormai è intento a fare altro, magari dormire. Quindi se di punto in bianco vai da lui a sgridarlo è molto probabile che non riesca a collegare il rimprovero all’azione sbagliata.
Stressi inutilmente il gatto
Non possiamo negare che spesso i gatti hanno comportamenti che ci fanno proprio disperare. Ci sono quelli che non fanno altro che graffiare pareti, divani, letti e mobili, altri che saltano da un armadio all’altro o che svegliano tutti di notte con miagolii o perché magari vogliono giocare. Rischiamo, però, di dimenticare una cosa fondamentale: l’istinto del gatto.
Ciascun piccolo felino domestico si comporta in un determinato modo perché è il suo naturale istinto a guidarlo. Tutti questi comportamenti, anche quelli che potrebbero essere per noi fastidiosi o sconvenienti, hanno sempre una ragion d’essere e nella maggior parte dei casi sono proprio legati alla natura di Micio. I gatti amano arrampicarsi, hanno bisogno di superfici in cui grattare gli artigli, segnano il territorio e amano i posti alti da cui possono osservare tutto.
E quindi urlare al gatto quando lo rimproveri in questo caso a che serve? Proprio a niente, con un’ulteriore aggravante: rendi Micio nervoso e stressato, lo induci a provare ansia e disagio nei tuoi confronti. Il gatto non capisce perché ti arrabbi se si comporta in modo per lui del tutto naturale, perciò potresti indurlo solo a peggiorare la situazione.
Rischi di compromettere il vostro rapporto
C’è un altro aspetto che dovresti tenere in considerazione. Urlare ripetutamente al tuo gatto quando lo rimproveri nel tempo rischia di compromettere il vostro legame, di aumentare la distanza al punto tale da indurlo ad allontanarsi da te. Ricorda che i gatti non amano i suoni troppo forti e di base quando li sentono provano una istintiva paura, che di certo non aiuta.
Non solo non risolvi la situazione e non gli consenti di correggere il suo comportamento, ma in più lo spingi a vederti come una persona da ignorare. O peggio, potresti portarlo a vederti come un nemico da cui stare alla larga, diventeresti una persona di cui non può più fidarsi come faceva prima. A quel punto la situazione potrebbe diventare irrecuperabile perché di fatto Micio associa la tua presenza a emozioni negative, smettendo di cercarti ed evitandoti, anche solo per una carezza.
Ti fa stare male
E la conseguenza diretta di tutto questo è una sola: tu ci stai male. Scatta un vero e proprio meccanismo mentale per cui a forza di urlare al gatto quando lo rimproveri in modo così ripetuto e costante ti porta a essere triste, a scatenare in te pensieri negativi che di certo non ti fanno vivere bene.
Pensaci bene, è come assistere a un sopruso nei confronti di un animaletto indifeso che non fa assolutamente niente di male, a parte seguire il proprio istinto e la propria natura. Non puoi fargliene una colpa, perché non lo è affatto e di conseguenza dovresti chiederti se questo tuo atteggiamento nei suoi confronti sia piuttosto un modo (sbagliato) per scaricare lo stress o una rabbia repressa dai quali non riesci a liberarti.
Cerca di cambiare registro, prova a trascorrere più tempo insieme a Micio anziché rimproverarlo continuamente ogni volta che fa qualcosa. Coinvolgerlo in giochini divertenti e momenti di tenerezza potrebbe essere la soluzione ideale per distoglierlo dai comportamenti sbagliati, ma anche per evitare di compromettere il vostro legame. Sia tu che il gatto di sicuro ne beneficerete.
Puoi causare un trauma al Micio
Infine non dimenticare che urlare al gatto quando lo rimproveri può causargli un vero e proprio trauma. Chiunque decida di adottare un quattro zampe dovrebbe porsi delle domande essenziali, conoscere a fondo la sua natura e comportarsi di conseguenza. Tutti sappiamo che i gatti agiscono seguendo il proprio istinto e che non possiamo costringerli a essere ciò che non sono. Perciò sei proprio sicuro che forzarlo sia la soluzione giusta?
Non possiamo pretendere che i gatti si comportino come noi bipedi perché così non è e non sarà mai. Il gatto è gatto e in quanto tale ha bisogno di soddisfare delle esigenze che spesso fatichiamo a capire, ma che dobbiamo imparare ad accettare e risolvere in modo consono. Non di certo sbraitandogli contro, rendendolo confuso e inutilmente stressato.
Un eccessivo carico di emozioni e sensazioni negative nel tempo possono portare Micio a sviluppare dei veri e propri problemi comportamentali, che diventano difficili da correggere. A quel punto è necessario chiedere l’intervento di un esperto che possa aiutarci a capire dove stiamo sbagliando e come possiamo rimediare.