Come curare le unghie del gattino, sin dalla nascita?
Costituiscono una delle sue risorse più importanti, e come tali vanno tutelate nel modo migliore: sono le unghie del gattino.
Non sono molti i mammiferi che tengono alla propria igiene quanto i gatti. Essi imparano fin da piccoli a prendersi cura del proprio corpo, e a tenerlo più pulito possibile. Quando vivono in casa nostra, però, al loro “fai da te” deve aggiungersi necessariamente il nostro intervento: vi sono aree a cui essi non arrivano, o a cui non possono dedicare la giusta attenzione.
Questo va fatto sia per salvaguardare la loro salute che per mantenere più serena possibile la loro convivenza con noi. È proprio questo lo scopo della cura delle unghie del gattino, e ve ne parleremo proprio in questo articolo.
Unghie, ma non solo
Sono tantissimi gli animali provvisti di unghie, e tra loro possiamo includere i cani e gli stessi esseri umani. Quelle dei gatti, però, sono molto più che delle semplici unghie: frutto di un lungo e complesso processo di adattamento all’ambiente, esse possono essere considerate dei veri e propri artigli. Non si limitano infatti ad aiutare il felino ad arrampicarsi ed esplorare come gli piace tanto fare, garantendogli una presa più sicura su ogni superficie; sono anche delle armi di difesa e di attacco che molto spesso non esitano ad utilizzare, soprattutto allo stato selvatico.
Ogni gatto nasce già provvisto di unghie affilate, ricurve e retrattili: quando non in uso, esse restano nascoste alla vista da uno spesso strato di pelliccia; ma sono collegate a dei tendini che permettono al micetto di tirarle fuori a proprio piacimento. Poiché Miao presenta un’unghia per ogni dito, ne ha 5 in ogni zampa anteriore e 4 in ogni zampa posteriore, per un totale di 18. Proprio come nel cane, ogni unghia contiene al suo interno una zona rosea e carnosa, detta polpa, particolarmente sensibile.
Ovviamente le unghie del gattino appena nato, o ancora molto piccolo, tendono a non rappresentare un problema né per lui né per chi gli sta intorno. A ciò si aggiunge il fatto che i gattini sono completamente indifesi e dipendenti dalla madre quando vengono al mondo. Più il micetto acquisirà forza fisica e autonomia, e più si avvicinerà il momento di tenere d’occhio i suoi artigli.
Perché non trascurare questo aspetto
Quando parliamo di tenere d’occhio le unghie del gattino ci riferiamo innanzitutto a una operazione di osservazione attenta della zona: essa è infatti molto delicata, ed esposta a infezioni e malattie da non sottovalutare. Questo vale a maggior ragione a partire dal primo mese di vita del micio: è proprio oltre questa soglia di età che Miao è abbastanza forte da cominciare a esplorare l’ambiente circostante.
Si tratta all’inizio di tentativi piuttosto goffi e di breve durata, ma importantissimi per fargli acquisire familiarità con il proprio corpo e con la propria casa. Qualunque intervento sui suoi artigli in questa fase è dunque nettamente sconsigliato: i gatti puntano sull’uso delle proprie dita per imparare a camminare, stare in equilibrio e mantenere una certa posizione; e ovviamente l’uso delle unghie – da estrarre o ritrarre a seconda delle necessità – riveste un’importanza fondamentale.
Oltre il secondo mese di vita, i piccoli artigli del micetto continueranno ad allungarsi e risulteranno già estremamente affilati. Di solito a questa età i gattini vengono ancora allattati dalla madre, e di conseguenza le loro unghiette potrebbero arrecarle qualche fastidio o addirittura lesione. È proprio per risparmiarle questo disagio che alcuni proprietari potrebbero cominciare a prendere in considerazione l’idea di spuntarle leggermente.
Gli accorgimenti più adeguati alle sue esigenze
Il problema potrebbe comunque porsi anche più in là: con il passare del tempo il nostro gattino diventerà un esploratore sempre più intrepido; e a un certo punto potremmo cominciare a notare in giro per casa i segni delle sue “avventure”. Il piccolo Miao, infatti, se non indirizzato diversamente, si divertirà a “farsi le unghie” su qualunque superficie gli capiti a tiro; e questo comprende anche tende, mobili, lenzuola e molti altri oggetti di casa.
Per risolvere questo problema o prevenirlo del tutto ci viene incontro una splendida invenzione: il tiragraffi per gatti. Si tratta di uno strumento che permette al gatto di affilarsi le unghie in tutta sicurezza, procurandogli a volte anche delle attività stimolanti da svolgere. Esistono infatti dei tiragraffi talmente grandi ed elaborati da costituire per lui una piattaforma sulla quale arrampicarsi, saltare, giocare o rifugiarsi per un attimo di relax.
Se questo non dovesse bastare, un’alternativa valida e adottata da molte persone consiste nel tagliare le unghie del gattino. È un’operazione delicata, poiché si deve assolutamente evitare di tagliarle troppo corte, rischiando di lesionare la polpa dell’unghia: questo sarebbe doloroso per l’animale e lo esporrebbe al rischio di infezioni anche gravi. Badate anche all’inclinazione del taglio, che dovrebbe essere parallelo al pavimento.
È molto importante non avere fretta di concludere, anche se si avverte un certo disagio nell’animale: sentitevi liberi di fare delle pause, anche dedicandovi a non più di una zampa al giorno; tranquillizzate il vostro micio e distraetelo con coccole e snack; badate però a non spazientirvi e a non farvi prendere dall’ansia, poiché potrebbe farvi commettere qualche errore.