Unghia incarnita del gatto: come aiutarlo e cosa fare

La salute del felino è prioritaria, perché viva sano e a lungo ha bisogno di essere monitorato. Ecco cosa fare nel caso dell’unghia incarnita del gatto

Anche se non si tratta di una patologia grave, può essere particolarmente fastidiosa. Inoltre, se trascurata può portare a un’infezione che – se non presa in tempo – può provocare la morte di Miao.

Tuttavia si tratta di conseguenze davvero improbabili, se ci prendiamo cura della nostra piccola palla di pelo come si deve. Se notiamo qualcosa che non va, quindi, è opportuno fissare una visita dal veterinario per un controllo e un’eventuale cura.

Non dimentichiamo, inoltre, che le zampe dei nostri amici a quattro zampe sono molto delicate e una parte del corpo molto importante. È come se noi umani ci ferissimo a un piede. L’unghia incarnita del gatto, così come del cane, può essere davvero invalidante, se non si interviene quando lo stadio non è avanzato. Non prendiamola sottogamba.

Indice

Unghia incarnita del gatto, cause
Come riconoscere l’unghia incarnita del gatto
Rimuovere l’unghia incarnita del gatto
Unghia incarnita del gatto, che fare dopo

Unghia incarnita del gatto, cause

unghia incarnita del gatto che si lecca

A differenza delle nostre, le unghie di Miao sono retrattili. Le usa per giocare, per difendersi e anche per essere più agile. Quando non gli servono, però, le tiene a riposo e le sue zampette – coi cuscinetti – sono soffici e morbide. In questo modo, non solo non rischia di usarle impropriamente e di far male involontariamente, ma le preserva da eventuali lesioni.

Nonostante questa accortezza, però, le unghie di Miao crescono come le nostre e, se non ha la possibilità di rifarsele con i tiragraffi (più spesso con i nostri amati divani), si possono rovinare.

I gatti domestici sono più a rischio dei randagi perché, se non sono sollecitati con escamotage alternative, non hanno modo di arrampicarsi, lottare e consumare le unghie naturalmente. Se si allungano troppo, fino ad arrivare al polpastrello l’unghia incarnita del gatto è quasi una certezza. Infatti, la crescita non si arresta e lo perfora.

Ne sono soggetti tutti i felini, a tutte le età, ma gli esemplari a pelo lungo hanno qualche problema in più perché il mantello copre le zampe. Anche gli esemplari anziani sono maggiormente a rischio perché l’unghia, con l’età, non si allunga soltanto ma diventa più spessa.

Come riconoscere l’unghia incarnita del gatto

unghia incarnita del gatto che sta male

Lo abbiamo detto più volte, per prendersi cura al meglio del proprio amico a quattro zampe è importante saper leggere correttamente tutti i segnali che manda, consapevolmente o involontariamente. Il segreto è conoscere il linguaggio dei gatti nella maniera più dettagliata possibile e lasciar perdere i falsi miti sui gatti, che andrebbero sfatati una volta per tutte.

I sintomi a cui prestare attenzione, per correre ai ripari quanto prima attraverso una visita di controllo dal veterinario di fiducia che farà una valutazione, non sono semplicissimi da decifrare. Questo dipende dal fatto che, quando sta male, il nostro amico a quattro zampe tende a nascondere il malessere, quasi avesse un senso di pudore.

Ragione in più per tenere gli occhi aperti e contattare lo specialista anche se si hanno semplicemente dei dubbi. Meglio un viaggio a vuoto e parole di conforto, che sottovalutare il problema e affrontarlo quando le condizioni di Micio sono più gravi.

Se si tratta di un’unghia incarnita del gatto, noteremo una difficoltà nel movimento. La tendenza a zoppicare, un’infezione in corrispondenza del polpastrello con pus, gonfiore, edema e algie. I disagi fisici, ovviamente ne provocano di psicologici: irritazione, ansia e nervosismo sono segnali tipici di un gatto stressato e sofferente.

Un dettaglio a cui prestare attenzione è il rifiuto improvviso rispetto al movimento. Spesso si pensa all’artrosi nel gatto anziano, agli acciacchi della vecchiaia, ma per scrupolo è bene sempre dare un’occhiata a tutte e quattro le zampe.

Rimuovere l’unghia incarnita del gatto

unghia incarnita del gatto rimozione

Quando si parla di unghia incarnita del gatto, la soluzione quasi sempre prevede la rimozione della stessa. Si tratta di un’operazione semplice per il veterinario, ma comunque delicata e per la quale non è il caso di improvvisare. Anche gli strumenti da utilizzare sono rilevanti: ce ne sono modelli progettati appositamente per i gatti.

Purtroppo, però, le cose si fanno più complesse quando, lo spessore dell’unghia è notevole: infilare le forbicine nella parte concava non è qualcosa di semplice. Inoltre, al di là del disagio oggetto della nostra analisi, è importante sapere come si fa a tagliare le unghie al gatto, senza fare danno.

È importante ricordare che non si deve andare oltre la parte bianca. Per fortuna, però, quando è incarnita, spesso succede che cade da sola. Tuttavia, nei casi in cui rimane inserita all’interno del polpastrello, non c’è altra soluzione che l’intervento del veterinario.

In questi casi, l’estrazione è importante che avvenga seguendo la forma curva dell’unghia. E la parte più difficile è tenere a bada il nostro amico a quattro zampe. La difficoltà di comunicazione, il lato istintivo e la mancanza di consapevolezza del perché si stia agendo così nei suoi confronti, lo rendono nervoso e aggressivo.

Difficilmente si lascia toccare, cerca di difendersi e lancia segnali verbali inequivocabili. A tal proposito, ecco perché il gatto soffia e inarca la schiena. Tutto si complica se l’unghia incarnita del gatto non è una sola. La prima volta si può giocare sul fattore sorpresa, la seconda non si farà cogliere impreparato.

Unghia incarnita del gatto, che fare dopo

unghia incarnita del gatto domestico

Subito dopo aver agito con le forbici bisogna valutare lo stato generale della zampa (o delle zampe), meglio se a farlo è lo specialista. Se la perforazione è superficiale sarà sufficiente disinfettare la parte interessata con acqua ossigenata. Se invece le condizioni del nostro amico a quattro zampe dovessero essere serie, è probabile che il veterinario ci dia una cura per curare l’infezione ed eliminare il pus. In questi casi, quindi, sarà lui a stabilire l’antibiotico più efficace.

La prevenzione è la cura migliore

Come sempre, e vale anche per l’unghia incarnita del gatto, la prevenzione è la strategia ideale. Dei controlli frequenti dello stato di salute delle zampe permette di individuare il problema sul nascere e di risolverlo quando ancora è tutto più semplice e meno doloroso per la nostra piccola palla di pelo.

Meglio cominciare a farlo quando sono ancora cuccioli, così si abituano mentre stanno vivendo la fase delicata della socializzazione. Da adulti avvicinarsi per passare in rassegna tutte le dita e i cuscinetti sarà più difficile. Molto comunque dipende dall’indole di Miao.

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