Un contadino decide di salvare un bellissimo gatto, solo che poi ha scoperto che non era ciò che credeva
A volte quello che ci sembra ad un primo impatto, in realtà, non è affatto così..
Questa storia vi lascerà a bocca aperta, ve lo posso garantire. Quindi, mettetevi comodi e state qui a leggere perché non potete assolutamente perdervela. Infatti, vi parlerò di un incontro del tutto singolare tra questo contadino, che semplicemente pensava di aver salvato un gatto. Il quale, però, si è rivelato essere tutt’altro che un semplice felino domestico, bensì era un selvatico ma non uno qualsiasi. Insomma, ce ne saranno delle belle, soprattutto perché non vi aspettereste mai una cosa del genere. Andiamo a vedere chi è, in realtà, questo pelosetto e come ha fatto a ritrovarsi in una fattoria!
Questo gatto meraviglioso che potete vedere in foto non è un felino qualsiasi ma, bensì, è un Serval africano selvatico. Ciò significa che è un bellissimo esemplare di Savannah di ben 30 Kg, che si aggirava per la fattoria di un uomo che, inizialmente, pensava fosse solo un gatto abbastanza grande con delle “macchie” particolari.
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Questo gattone dall’aspetto del tutto particolare si trovava, quindi, vicino alla fattoria di quest’uomo. Il quale non pensò minimamente fosse qualcosa di diverso da un gatto normale. E, quindi, ogni tanto gli lasciava del cibo e, in questo modo, il Savannah è riuscito a sopravvivere, tra un eccellino, un topo e il cibo che gli donava il signore proprietario del terreno in cui stava.
“Una sera sono tornata a casa tardi e l’animale ha attraversato la strada. Ho pensato: “Wow, che gatto pazzesco”, ha raccontato il figlio dell’uomo. In definitiva, più cresceva e più si resero conto che non era un semplice gatto ma che andava preso e informate le autorità competenti. E, fortunatamente, così fecero: il Savannah, che ora si chiama Tigger, cominciava ad ammalarsi in quanto sprovvisto delle cure necessarie. Quelle che si riservano ad un animale esotico quale è.
Finalmente riuscirono a visitare Tigger, al Turpentine Creek Wildlife Refuge, e si resero conto di quanto fosse grave la situazione: era fortemtente anemico, fatto dovuto all’infestazione da pulci, dovettero amputare l’ultimo tratto della coda, congelato a causa del freddo. Ed aveva anche una brutta infezione da curare con antibiotici. Insomma, lui si sta riprendendo bene e fortunatamente ora è in buone mani!