Un bouquet davvero originale: la sposa lancia un gatto di peluche per vedere chi adotterà un micio

Ai matrimoni si aspetta con ansia il lancio del bouquet da parte della sposa, per vedere chi sarà la prossima. Questa volta, quando giunge il momento tanto atteso, accade qualcosa di diverso. Questa donna, invece della classica composizione di fiori, decide di lanciare un gatto di peluche. L’idea era che chi l’avrebbe preso, sarebbe stata la prossima ad adottare un tenero micetto.

Karen Marmo, la donna che si è sposata, è una grandissima amante dei gatti. E siccome, ultimamente le donne non ambiscono più al matrimonio come prima, e non sono entusiaste di partecipare al lancio del bouquet, allora inventò una strategia per includere più persone. Invece del bouquet di fiori, la sposa portò un peluche a forma di gattino e chiunque l’avrebbe preso avrebbe adottato un bellissimo micetto. In questo modo coinvolse non solo le donne, ma tutti i presenti, anche uomini e bambini.

Karen ha già due bellissimi gatti e sa bene cosa significa avere un animale domestico e la felicità che si prova ad averli affianco. La donna vuole trasmettere questo messaggio ai suoi ospiti, vuole condividere con loro la sua passione e dargli la possibilità di adottarne uno e spera tanto che qualcuno lo faccia per davvero. Quando fu il momento di lanciare il morbido micetto rimase sorpresa di vedere chi l’aveva catturato. Era Emma, la sua migliore amica, peraltro allergica al pelo del gatto.

Per tale motivo non avrebbe mai potuto prendersi cura di un gatto. Tuttavia, per non venire meno “all’obbligo” decide di fare una donazione ad un rifugio locale. Nonostante non fosse questo il finale previsto, si sono tutti divertiti, e c’è stato lo stesso il lieto fine. Inoltre è stata anche un’occasione perfetta per fare pubblicità al rifugio, in modo che se mai a qualcuno degli ospiti venisse voglia di adottare un gatto, sapevano a chi dovevano rivolgersi. L’idea del lancio del peluche è piaciuta tanto agli invitati ed il fine era ammirevole, per questo ci auguriamo che molti possano adottare la stessa strategia, in modo da sensibilizzare l’adozione dei gatti randagi.