Tutti avevano dato per spacciato il gattino, ma forse bisognava solo credere in lui – Video
Avevano dato il gattino ormai per spacciato: un errore
Mai gettare la spugna. Anche un animale in apparenza già finito, condannato a un epilogo triste e amaro, può riservare la migliore delle sorprese. Se messo in un contesto adatto, è in grado di superare enormi ostacoli, in apparenza fuori portata. Il gattino della nostra storia veniva dato per spacciato da un passante, pronto a contattare un’associazione di volontariato, affinché si occupasse del caso.
Le parole del buon samaritano invitavano alla sfiducia, ma prima di gettare la spugna gli operatori avrebbero controllato la situazione di persona. Non sarebbe stata la prima volta che un’infausta previsione si fosse rivelata errata alla prova sul campo. Che fosse o meno morto, gli operatori erano consapevoli dell’importanza di raggiungere quanto prima il luogo indicato. Perché dei suoi simili rischiavano di andare incontro a un terribile destino. La strada è piena di minacce e togliere dalla strada pure un solo trovatello è una grande conquista.
All’arrivo sul posto, i membri del centro di aiuto hanno individuato subito il gattino dato per spacciato. Vicino a lui c’era qualcosa di strano, in apparenza dell’intestino. Poi, però, non appena gli si sono avvicinati hanno scoperto che era un falso allarme: respirava normalmente. E allora cos’era? Un anomalo cordone ombelicale, le cui fattezze ricordavano effettivamente quelle di un intestino.
Perlustrando la zona, hanno notato altri cuccioli, deboli e spaventati. A un certo punto, hanno scorto una micia legata al collo. Allora, la scena è apparsa chiara: era la mamma! La corda le impediva di respirare nella maniera corretta. In un secondo frangente, sono emersi i responsabili: delle persone residenti nella zona, le quali avevano adottato la soluzione drastica, poiché la quadrupede aveva mangiato i loro piccioni.
Mossi dalla rabbia, hanno commesso la cattiva azione, potenzialmente letale. Scioccata dal trattamento ricevuto, la micia ha reagito in maniera aggressiva una volta liberata. Trasferita in rifugio insieme al resto della famiglia (compresi altri due cuccioli, trovati in successivo frangente), rifiutava di occuparsi dei piccoli. Ma col tempo si è lasciata andare e oggi vederli insieme è una vera gioia per gli occhi.