Trimesul per gatti: cosa sapere su questo farmaco

Micio ha preso una brutta infezione batterica? Il Trimesul per gatti potrebbe essere la scelta del veterinario per curarlo!

Proprio come noi bipedi, anche il nostro amato Micio può incappare in spiacevoli problemi di salute ed è per questo che può essere necessario ricorrere a farmaci specifici, per garantirgli una pronta guarigione.

Parliamo di disturbi meno gravi fino a malattie più insidiose e pericolose, ma in ogni caso la salute del nostro piccolo felino domestico deve sempre avere la priorità. Accudire e prendersi cura di Micio significa prima di tutto garantirgli regolari visite dal veterinario: cure tempestive possono fare la differenza!

Nel caso di infezioni, tanto per fare un esempio che calza col nostro articolo, dobbiamo ricorrere all’antibiotico con un piano terapeutico mirato. Il Trimesul per gatti è uno di questi, efficace in più di un caso e contro diversi tipi di batteri. Scopriamone di più.

Cos’è e com’è fatto

gatto arancione sul prato

Il Trimesul è un farmaco per gatti (ma che si usa anche per i cani) efficace nel trattamento di diversi tipi di infezioni causate da batteri. Nello specifico è un antibiotico per uso sistemico, cosa che gli consente di agire non su un’unica parte del corpo ma su tutto l’organismo. Quando Micio assume questo farmaco, in sostanza, il suo principio attivo giunge nel sangue e poi viene distribuito in tutto il corpo.

Il principio attivo del Trimesul per gatti si chiama sulfadiazina, che è un antibatterico appartenente alla classe dei sulfamidici. Si tratta di una sostanza molto efficace che interferisce con la sintesi dell’acido folico da parte dei batteri. In pratica ne inibisce la crescita e impedendogli di moltiplicarsi nell’organismo di Micio, guarendolo dall’infezione e facendolo tornare felice e in salute.

A cosa serve

gatto disteso

Come in generale tutti gli antibiotici per uso sistemico, il Trimesul cura di una vasta gamma di infezioni batteriche sia primarie che secondarie (infezioni virali). Quindi la sua azione spazia dalle infezioni dell’apparato respiratorio (bronchiti e polmoniti) alle infezioni dell’apparato urogenitale (cistiti, vaginiti, metriti e uretriti), da quelle che colpiscono l’apparato digerente (enterite) fino al trattamento di infezioni dell’apparato mammario (mastite acuta) o tegumentario (pododermatiti).

L’azione del Trimesul è ampia ed efficace su diversi tipi di batteri che possono mettere a serio rischio la salute del nostro dolce felino domestico, sia quelli Gram positivi che quelli Gram negativi: i primi comprendono actinobacilli, pneumococchi, stafilococchi e streptococchi, tanto per citare qualche esempio. Il farmaco, però, agisce anche su altri tipi di infezioni come la clamidia e la toxoplasmosi.

Come si somministra

gatto tra le piante

Il Trimesul per gatti si trova nelle farmacie specializzate sotto forma di fiale da 200 ml, ognuna delle quali contiene al suo interno 200 mg/ml di principio attivo (sulfadiazina) e 40 mg/ml di trimetoprim, essenziale per il suo corretto funzionamento. Quindi va somministrato al Micio mediante iniezione, nello specifico con quella sottocutanea.

L’iniezione sottocutanea non è proprio semplicissima ed è necessario che a praticarla sia una mano esperta. Sbagliare è un attimo e non possiamo rischiare che Micio si faccia male! Chi non è molto pratico è meglio che faccia affidamento alle sapienti mani del veterinario, disponibile anche a insegnarci come praticare l’iniezione nel modo corretto.

Ma come si fa l’iniezione sottocutanea? Ve lo spieghiamo in grandi linee, così da non trovarvi impreparati. I gatti non si lasciano maneggiare facilmente e quando cerchiamo di tenerli fermi a lungo si agitano e possono anche mordere e graffiare. Possiamo prendere qualche precauzione, come avvolgere Micio in un asciugamano o acquistare l’apposita retina di contenimento (si trova anche online). La cosa più importante, però, è che il gatto sia tranquillo, perciò dobbiamo cercare di rassicurarlo e senza trasmettergli inutili ansie.

Se Micio non ne vuole sapere di stare fermo, possiamo anche farci aiutare da un familiare o un amico (che naturalmente il gatto possa riconoscere). A questo punto dobbiamo preparare il farmaco, inserendo nella siringa la giusta quantità di prodotto come da indicazioni del veterinario. Poi va scelto con attenzione il punto di inoculo, che per i gatti è quello più tradizionale: tra le scapole. Le ragioni di questa scelta sono ovvie: serve una parte del corpo con molta pelle che ci consenta di inserire l’ago senza far male al Micio e senza sbagliare (prendendo la vena, ad esempio).

State tranquilli, l’iniezione sottocutanea (se fatta bene) non causa alcun dolore al gatto!

Dosi e posologia

gatto a pelo lungo

Quando Micio deve curarsi per una malattia o, come in questo caso, per guarire da un’infezione dobbiamo essere vigili e attenti. Ciò vuol dire non solo badare a sintomi e reazioni, ma soprattutto seguire le indicazioni del nostro veterinario alla lettera. Il Trimesul per gatti, come indica il foglietto illustrativo, segue dosi ben precise: 1 ml di farmaco per ogni 10-15 kg di peso corporeo vivo.

Pertanto prima di prescrivere la terapia è necessario che il veterinario pesi accuratamente Micio e solo a quel punto può indicarci la dose corretta da somministrargli con l’iniezione sottocutanea. Quando opportuno, può anche prescrivere una seconda dose di prodotto dopo non più di 24 ore, con le stesse modalità di somministrazione.

Avvertenze

gatto arancione

Come tutti i farmaci, anche il Trimesul per gatti riporta delle avvertenze specifiche sul suo utilizzo. Le medicine sono un’ancora di salvezza e ci permettono di salvare la vita di Micio, ma allo stesso tempo dobbiamo essere consapevoli dei rischi correlati.

La sulfadiazina (ovvero il principio attivo di Trimesul) può interferire con la sintesi degli ormoni tiroidei e indurre iperplasia tiroidea (o ipertiroidismo felino). Pertanto l’utilizzo di questo farmaco nelle gatte in gravidanza o allattamento non è sconsigliato a priori, ma va confermato dal veterinario dopo degli accurati esami.

Qualche avvertenza riguarda invece noi papà e mamme di Micio. Dobbiamo stare molto attenti quando maneggiamo la siringa, evitando inderogabilmente di pungerci con l’ago o iniettarci il farmaco. L’ideale è usare degli spessi guanti di gomma per ovviare al problema.

Effetti indesiderati

gatto infastidito

Il Trimesul per gatti non produce particolari effetti indesiderati. Il più comune è il gonfiore nel sito di inoculo, cosa che non dipende dal farmaco in sé ma è conseguenza della puntura sottocutanea. Il rigonfiamento di solito va via da solo dopo qualche ora.

Esistono anche degli effetti indesiderati più pericolosi, ma per fortuna molto rari, come shock anafilattico, cristalluria, ematuria, trombocitopenia e leucopenia. Il Trimesul, infine, non va usato nei gatti che prendono antibiotici battericidi perché il principio attivo interferisce con questi e rischiamo che l’azione del farmaco si annulli.

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