Toyger, come riconoscerlo: caratteristiche e peculiarità

Il Toyger non è un semplice gatto "tigrato" e per riconoscerlo dobbiamo osservare con attenzione le sue striature e le caratteristiche del mantello

Il Toyger è un gatto poco conosciuto ma che nulla ha da invidiare ad altri suoi simili e per capire come riconoscerlo dobbiamo soffermarci principalmente sulle sue caratteristiche fisiche.

Parliamo di una razza felina nata negli anni ’80 grazie a un’allevatrice di nome Judy Sudgen che, dopo aver portato a casa (negli Stati Uniti) un esemplare dall’India, notò che da un incrocio di questo con uno dei suoi gatti domestici erano nati dei micetti con delle striature particolari, simili a quelle di una tigre.

Ecco perché ha deciso di creare un Micio che avesse questa particolare caratteristica, la razza felina che conosciamo oggi. Ma come è fatto un Toyger e come possiamo riconoscerlo, osservandolo con attenzione e distinguendolo dai classici gatti tabby? Scopriamolo insieme!

Indice

Le particolari striature del Toyger

gatto tigrato

Come anticipato, quando parliamo del Toyger ci riferiamo a una razza felina creata in tempi piuttosto recenti con un particolarissimo mantello. È proprio questa la caratteristica che ci consente di distinguerlo da altri suoi simili, la stessa che è stata presa in considerazione dall’allevatrice Judy Sudgen quando negli anni ’80 ha deciso di stabilizzare il particolare motivo del mantello di alcuni piccoli nati da una delle sue cucciolate.

Questi gattini avevano un mantello tabby, quindi striato, ma non come al solito. Somigliavano a dei piccoli tigrotti ed erano nati dall’incrocio tra uno dei suoi gatti domestici a pelo corto – non di razza – e un Bengala che aveva portato a casa dall’India. Il Toyger non è un gatto molto famoso e diffuso nel mondo (ne esistono pochissimi allevamenti) e attualmente la TICA – The International Cat Association è l’unica associazione di categoria che si sta spendendo per riconoscerla e promuoverne l’allevamento (ma qualcosa si muove anche in Europa).

Ma cosa caratterizza esattamente il mantello del Toyger e come possiamo riconoscerlo, semplicemente osservandolo? Esistono moltissimi gatti “tigrati”, o meglio dotati di striature nel mantello, ma a differenza del classici “tabby” il Toyger ha un aspetto più selvatico. Le striature variano a seconda dell’incrocio specifico, ovviamente, ma in generale parliamo di un gatto in cui il colore del mantello è più chiaro rispetto a quello delle strisce: la base è marrone oppure oro (molto brillante) mentre il motivo va dal nero al marrone (a volte chiaro).

La particolarità del Toyger risiede, però, non tanto nel colore quanto nella forma di queste striature che devono essere uniformi e ben distinguibili, verticali sulla parte laterale del corpo e circolari (come quelle delle tigri, appunto) su collo, zampe e coda. Cuscinetti e punta della coda sono tipicamente neri. Anche sulla testa sono presenti delle striature particolari, allineate circolarmente attorno al muso con occhi marcati di nero e circondati da una sfumatura bianca. Come gli occhi, anche la bocca di solito è marchiata di nero.

Le caratteristiche del corpo

mamma gatta col suo gattino

Osservare il mantello e le sue striature è certamente il modo più corretto per riconoscere un gatto Toyger e distinguerlo dai “normali” gatti tigrati, ma possiamo concentrarci anche su altre caratteristiche del corpo.

Questa tigre in miniatura è di taglia media e ha un fisico atletico e muscoloso, con la testa di medie dimensioni di forma ovale e un adorabile musetto arrotondato. La faccia, ingenerale, ricorda la forma di un cuore rovesciato. Qui si stagliano due occhi tondi leggermente inclinati verso la base delle orecchie, dal colore brillante e intenso. Sulla testa svettano orecchie piccole e tonde con l’attaccatura larga e leggermente inclinate in direzione degli occhi.

Come si comporta un Toyger

gatto che rotola sul prato

Il gatto Toyger ha un aspetto particolare che, come abbiamo visto, ci è di aiuto per riconoscerlo e distinguerlo dagli altri suoi simili, ma anche sapere come si comporta ci può dire molto di lui. L’allevatrice che ha “creato” questa razza felina ha puntato su un aspetto da tigrotto, ma il carattere c’entra poco con queste apparenze.

Lo standard della TICA ci dice che il Toyger è un gatto “pensato avendo in mente l’esperienza di proprietari attivi nei moderni contesti urbani per cui gli viene richiesto di essere un compagno bello e intraprendente, che abbia voglia e capacità di prosperare in un contesto umano-centrico”. In sostanza è un piccolo felino domestico che mantiene l’aspetto e l’agilità di un tigrotto ma al contempo si presta bene alla convivenza con gli esseri umani. Tranquillo, intelligente e anche facile da educare – riporta sempre lo standard – ma teniamo conto del fatto che sono caratteristiche “desiderabili” e che può capitare non siano presenti, essendo la razza felina ancora piuttosto “giovane”.

Di base il Toyger è molto affettuoso, adora saltare e giocare, convivere con le persone e dividersi tra momenti dedicati alle coccole e altri alla propria indipendenza. La casa può diventare il suo ambiente ideale anche in presenza di altri animali o bambini, a patto che avvenga una corretta socializzazione e si abitui gradualmente al contatto con essi.

Toyger come riconoscerlo, molte persone ci hanno chiesto anche:

gatto che gioca sul pavimento

Quanto costa un gatto Toyger?

Un esemplare di Toyger può costare mediamente intorno ai 1.000 – 1.500 euro, ma dipende dall’allevamento a cui ci rivolgiamo. Non dimentichiamo che si tratta di una razza felina ancora poco diffusa e che gli allevatori che se ne occupano sono davvero pochissimi nel mondo (la gran parte negli USA).

Come si capisce se un gatto è di razza?

Nella maggior parte dei casi quando adottiamo un bel Micio si tratta di un esemplare trovato in strada, in altri casi preso al gattile o anche donato da volontari che si occupano di “accasare” micetti che altrimenti non avrebbero una famiglia o una casa in cui vivere. In casi del genere è davvero complicato risalire alla eventuale razza felina, perché si tratta di meticci che sono frutto di incroci non tracciati o controllati, di cui non possiamo conoscere l’origine.

Quando ci affidiamo a un allevamento il discorso cambia, perché dovremmo avere tutta la documentazione che attesta la provenienza del Micio – il pedigree -, risalendo ai genitori. Ma noi “comuni mortali”, come facciamo davvero a capire se il nostro gatto è di razza oppure no? Possiamo azzardare una prima analisi, documentandoci sugli standard disponibili anche online. Caratteristiche fisiche come la forma delle orecchie o degli occhi, il tipo di mantello e i suoi motivi, la fisicità o peculiarità come l’assenza di coda, le orecchie arricciate, le dimensioni possono aiutarci a capire di che razza è il nostro gatto, ma ovviamente non basta (a meno che non sia eclatante la concomitanza di caratteristiche). Rivolgiamoci sempre al veterinario ed eventualmente procediamo con i test genetici per avere la certezza della sua provenienza e delle sue origini “genetiche”.

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