Come si fa a tagliare le unghie al gatto, senza danni?
Come tagliare le unghie al gatto, posteriori e anteriori? Esistono accessori specifici e delle tecniche particolari per evitare che si faccia male
Il nostro amico a quattro zampe, naturalmente, possiede artigli affilati, estremamente utili visto che è un grande predatore e un esploratore.
Le unghie dei felini sono fondamentali per la caccia, per arrampicarsi, per difendersi dagli attacchi di altri animali, per marcare il territorio e tanto altro ancora. Nel caso del gatto domestico, però, le sue unghie potrebbero a volte rappresentare un problema soprattutto per noi bipedi.
Questa è una tematica molto discussa, ci sono diverse scuole di pensiero riguardo alla correttezza di questa prassi. Alcuni reputano questa procedura indispensabile, altri del tutto innaturale e superflua. Senza entrare nel merito del dibattito, nel caso in cui si voglia procedere è importante farlo con cognizione di causa.
Chi ha deciso di di tagliare le unghie al gatto deve prepararsi per bene o affidarsi a un professionista esperto del settore, sia il veterinario di fiducia che il toelettatore conoscono il metodo migliore per non fare del male a Miao e per non danneggiarlo.
Indice
Come tagliare le unghie al gatto, video
Come tagliare le unghie al gatto, conosciamolo
La cura delle unghie del gatto
Come tagliare le unghie al gatto, l’attrezzatura
Tagliare le unghie al gatto, tutorial
Come tagliare le unghie al gatto, video
Alcuni dei motivi per cui spesso è volentieri si decide di tagliare le unghie al gatto domestico sono: preservare i vestiti e il mobilio di casa come per esempio tende, armadi, cassettiere, divani eccetera (poiché come sappiamo i gatti tendono ad affilarsi le unghie nei posti più disparati).
Inoltre, vogliamo evitare che l’animale possa graffiare, soprattutto se in presenza di bambini piccoli. Ma come si può procedere affinché sia un procedimento sicuro per lui, e per noi che dobbiamo avvicinarci così tanto a quelle che si possono trasformare in vere e proprie armi?
I consigli di seguito valgono per tagliare le unghie posteriori e anteriori, non c’è differenza, tuttavia si sconsiglia di toccare quelle posteriori visto che non vengono quasi mai utilizzate.
Come tagliare le unghie al gatto, conosciamolo
Il felino è fra i mammiferi che tengono alla propria igiene, nessuno è al loro livello. Loro imparano sin da piccoli a prendersi cura del proprio corpo, e a tenerlo pulito il più possibile. Quando vivono in casa, però, al loro fai da te potrebbe doversi aggiungere necessariamente il nostro intervento: ci sono zone a cui non arrivano, o alle quali non possono dedicare la giusta attenzione.
Questo va fatto sia per salvaguardare la loro salute che per mantenere più serena possibile la loro convivenza con noi e con altri componenti della famiglia, bipedi o quadrupedi che siano. È proprio questo lo scopo della cura delle unghie. Anche se c’è chi crede che sia un’intromissione troppo prepotente nella vita di un felino, per definizione predatore
L’anatomia delle unghie
In natura, sono tantissimi gli animali provvisti di unghie, e tra loro possiamo includere i cani e gli stessi esseri umani. Quelle dei gatti, però, sono molto più che delle semplici unghie: frutto di un lungo e complesso processo di adattamento all’ambiente, esse possono essere considerate dei veri e propri artigli.
Non si limitano infatti ad aiutare il felino ad arrampicarsi ed esplorare in lungi e in largo, garantendogli una presa più sicura su ogni superficie. Si tratta di vere e proprie armi di difesa e di attacco che molto spesso non esitano a utilizzare, soprattutto allo stato selvatico.
Prima di decidere se privare il nostro adorato Miao di questo strumento, valutiamo lo stile di vita che conduce e, se vive in semilibertà, non facciamolo. Potremmo esporlo a pericoli dai quali non sarebbe in grado di difendersi. Gli incidenti, i litigi, le arrampicate sono all’ordine del giorno per un gatto che non vive esclusivamente in casa (e deve essere bene equipaggiato.
Ogni felino nasce già provvisto di unghie affilate, ricurve e retrattili: quando non in uso, restano nascoste alla vista da uno spesso strato di mantellot; ma sono collegate a dei tendini che permettono al micetto di tirarle fuori ogni volta che si dimostra essere necessario.
Visto che il nostro adorato Miao presenta un’unghia per ogni dito, ne possiede cinque per ogni zampa anteriore e quattro per quelle posteriori. In totale, quindi, le dita dei gatti sono 18. Proprio come nel cane, ogni unghia contiene al suo interno una zona rosea e carnosa, detta polpa, particolarmente sensibile e che non va assolutamente intaccata.
Il gattino appena nato
Ovviamente le unghie del gattino appena nato, o ancora molto piccolo, tendono a non rappresentare un problema né per lui né per chi gli sta intorno. A ciò si aggiunge il fatto che i gattini sono completamente indifesi e dipendenti dalla madre quando vengono al mondo.
Più il micetto acquisirà forza fisica e autonomia, più si avvicinerà il momento di tenere d’occhio i suoi artigli. In questo caso, fondamentale è cominciare nei tempi indicati dal veterinario la socializzazione. Una fase indispensabile perché Micio impari a interagire con il mondo che lo circonda e nel rispetto di tutti gli attori in gioco.
La cura delle unghie del gatto
Quella delle zampe è una zona estremamente delicata e che merita di essere tenuta sotto controllo. Infatti, il rischio che sia esposta a infezioni e malattie non è da prendere sottogamba. Questo vale a maggior ragione a partire dal primo mese di vita del micio: è proprio oltre questa soglia di età che Miao è abbastanza forte da cominciare a esplorare l’ambiente circostante.
Inizialmente sii tratta di tentativi piuttosto goffi e di breve durata, ma importantissimi per fargli acquisire familiarità con il proprio corpo e con l’ambiente in cui si ritrova a vivere. Qualunque intervento sui suoi artigli in questa fase è dunque decisamente da escludere. I gatti puntano sull’uso delle proprie dita per imparare a camminare, stare in equilibrio e mantenere una certa posizione. Ovviamente anche l’uso delle unghie – da estrarre o ritrarre a seconda delle necessità – riveste un’importanza prioritaria.
Dopo il secondo mese di vita, i piccoli artigli del micetto continueranno ad allungarsi e risulteranno già estremamente affilati. Di solito a questa età i gattini vengono ancora allattati dalla madre, e di conseguenza le loro unghiette potrebbero arrecarle qualche fastidio o addirittura lesione. È proprio per risparmiarle questo disagio che alcuni proprietari potrebbero cominciare a prendere in considerazione l’idea di accorciarle giusto un po’.
In base alle sue esigenze
La questione di come tagliare le unghie al gatto potrebbe porsi pure più in là: con il passare del tempo il nostro gattino diventerà un esploratore sempre più intrepido; e a un certo punto potremmo cominciare a notare in giro per casa i segni delle sue ‘avventure’.
Il piccolo Miao, infatti, se non indirizzato diversamente, si divertirà a “farsi le unghie” su qualunque superficie gli capiti a tiro; e questo comprende anche tende, mobili, lenzuola e molti altri oggetti di casa. A tal proposito, potrebbe tornare utile valutare l’acquisto di un tiragraffi per gatto.
Si tratta di una splendida invenzione, ormai declinata in commercio in tutti i modi e per rispondere a qualsiasi esigenza. Ecco, per esempio i migliori 5 tiragraffi per gatti piccoli che vivono in casa e vogliono divertirsi. Si tratta di uno strumento che permette al nostro amico a quattro zampe di affilarsi le unghie in tutta sicurezza.
Inoltre volge delle attività stimolanti da svolgere e che contribuiscono a mantenere sotto controllo il suo equilibrio psicofisico. Esistono infatti dei tiragraffi talmente grandi ed elaborati da costituire per lui una piattaforma sulla quale arrampicarsi, saltare, giocare o rifugiarsi per un attimo di relax.
Ci vuole metodo
Qualora tutto questo non dovesse bastare, un’alternativa valida e adottata da molte persone consiste nel tagliare le unghie al gatto. Si tratta di un’operazione molto delicata, perché si deve assolutamente evitare di tagliarle troppo corte e di lesionare la polpa. Questo sarebbe doloroso per l’animale e lo esporrebbe al rischio di infezioni anche gravi. Badiamo anche all’inclinazione del taglio, che dovrebbe essere parallela al terreno.
È di fondamentale importanza non avere fretta di concludere, anche se si avverte un certo disagio nell’animale. Sentiamoci liberi di fare delle pause, anche dedicandoci a non più di una zampa al giorno. Durante questa operazione, tranquillizziamo il nostro amico a quattro zampe e distraiamolo con coccole e snack che fungono da rinforzo positivo. Cerchiamo di non perdere la pazienza e di non farci prendere dall’ansia, perché il rischio è di commettere qualche errore.
Tagliare le unghie al gatto, l’attrezzatura
Per tagliare le unghie al gatto possiamo scegliere in realtà l’attrezzo con il quale ci sentiamo più a vostro agio. In commercio si trovano i classici tagliaunghie, o uno di quelli sofisticati e specifici per gatti. Se la nostra piccola palla di pelo non mostra segni di irrequietezza quando si tratta di accorciare i suoi artigli possiamo sceglierne uno qualsiasi: a ghigliottina, a forma di forbici curve o addirittura un normalissimo tagliaunghie per umani.
Se, invece, il nostro adorato gatto sembra non gradire questa operazione sarebbe meglio usarne uno adatto a tenere ferma la zampa. Non bisogna mai procedere se non si ha la certezza di avere la situazione completamente sotto controllo, altrimenti il pericolo di incidenti è molto elevato. Se siamo alle prime armi, affidiamoci al veterinario o a un esperto in cura del felino.
Come tagliare le unghie al gatto, tutorial
Per far sì che il nostro amico a quattro zampe esca le unghie per tagliargliele meglio, premiamo gentilmente il cuscinetto centrale della zampa (il polpastrello). In questo modo le unghie saranno tutte sfoderate e potremo cominciare ad accorciarle.
A questo punto, posizioniamo il tagliaunghie in modo che l’artiglio resti verticale tra le due lame e che il taglio risulti parallelo al pavimento, quindi diamo un taglio netto. Facciamo attenzione a tagliarne soltanto la punta poiché, nonostante le unghie siano delle strutture cheratiniche e indolori se tagliate nel punto giusto, sono formate da una parte più interna di colore rosa chiaro molto sensibile che, oltre a provocare dolore, sanguina se tagliata.
Anche per tagliare le unghie al gatto, come per il bagnetto, è consigliabile cercare l’aiuto di qualcun altro che subentri se il felino dovesse mostrarsi piuttosto irrequieto. Se dovesse essere necessario facciamo delle pause e riprendiamo quando il gatto è più calmo. Deve essere gestito come un gioco, non come una fonte di stress.
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