Sterilità del gatto maschio: esami e cosa sapere
Se la gatta non riesce a rimanere incinta, la causa potrebbe essere la sterilità del gatto maschio. L'origine può essere di diverso tipo, ecco tutto quello che c'è da sapere
Anche tra i mici possono capitare casi di sterilità del gatto maschio. La femmina, anche se fertile, non rimane incinta dopo l’accoppiamento. Ci sono però alcuni esami che si possono fare per verificare cosa non funziona bene nel nostro gatto.
La difficoltà a riprodursi può derivare da diversi fattori. Generalmente si tratta di condizioni genetiche, malformazioni o condizioni patologiche che ostacolano il concepimento. La sterilità si può manifestare sia nella femmina che nel maschio.
Cosa sapere sulla sterilità in un gatto maschio?
Un gatto maschio sessualmente maturo e non castrato che non riesce a mettere incinta una femmina fertile è sterile.
La maggior parte dei gatti maschi raggiunge la maturità sessuale tra i sei ei dodici mesi di età. In alcuni casi questo limite si sposta fino ai diciotto mesi. Escluso ogni impedimento da parte della femmina, si parla di sterilità del gatto maschio quando un esemplare sessualmente maturo, superati i diciotto mesi di età, non riesce ad ingravidare una femmina fertile.
A questo punto è bene indagare quali possono essere le cause che hanno portato a queste difficoltà nella riproduzione. Ci sono casi in cui, dopo un consulto e una serie di esami da parte dei veterinario, si potrà trovare una soluzione.
Il gatto maschio non riesce a riprodursi: le cause
Può capitare che non vediamo l’ora di accogliere una cucciolata di gattini nella nostra casa, ma questa non arriva. Se siamo certi che la femmina è in salute, allora dobbiamo indagare sulle condizioni del maschio. Le cause della sterilità nel gatto maschio possono essere diverse. Vediamo insieme alcune.
Innanzitutto, la sterilità può essere un fattore di natura genetica. Questo è spesso il caso dei gatti maschi con mantello a squama di tartaruga e blu crema. Un mantello di questo tipo è indice di un’alterazione a carico dei cromosomi sessuali: hanno un cromosoma X in più. Praticamente, invece della normale coppia maschile XY, i loro cromosomi sessuali sono XXY.
Alcuni gatti persiani, per esempio, sono noti per avere uno scarso desiderio sessuale, anche se ancora non è ben chiara la ragione. Ci sono poi casi in cui nascano gatti pseudoermafroditi. Hanno cioè caratteristiche sessuali sia maschili che femminili. Altri ancora, invece, hanno anomalie ereditare del tratto riproduttivo. Tutti questi fattori possono contribuire alla sterilità nel gatto maschio.
Causa di incapacità ad ingravidare una femmina fertile sono anche fattori comportamentali. Anche la psiche può giocare brutti scherzi. Un gatto ansioso, per esempio, o uno che ha avuto esperienze precedenti negativa con la riproduzione, può essere riluttante ad accoppiarsi con una femmina. Anche il tentativo di allevare gatti in un ambiente poco sereno può essere associato ad insuccessi nella riproduzione.
Le malattie ai testicoli sono rare ma possono contribuire alla sterilità. Le anomalie sono di diverso tipo. Si parla di criptorchidismo quando i testicoli sono trattenuti all’interno dell’addome. Quando sono piccoli in maniera anomala, si dicono “atrofizzati”. Infine potrebbero essere affetti da tumori.
Elemento fondamentale per la riproduzione è il pene. Se questo presenta dei disturbi, però, è facile incorrere nell’insuccesso dell’accoppiamento. Possono essere problemi ereditari o causati da traumi.
I disturbi del pene comunemente osservati nei gatti includono priaprismo (erezione persistente), parafimosi (incapacità di ritrarre il pene nella guaina) e fimosi (incapacità di estendere il pene dalla guaina). Nei gatti a pelo lungo inoltre, l’intreccio dei peli lunghi può portare a problemi al pene e al successo della riproduzione. In questo caso una migliore pulizia potrebbe essere risolutiva.
Non sono da sottovalutare le infezioni sistemiche che interessano tutto il corpo. Tra queste possiamo citare la tubercolosi, la peritonite infettiva felina (FIP), il virus della leucemia felina (FeLV) e il virus dell’immunodeficienza felina (FIV).
Con quali esami si determina la sterilità del gatto maschio?
Il veterinario sarà in grado di individuare le cause della sterilità del tuo gatto attraverso alcuni esami approfonditi. In questo modo si potrà capire da cosa deriva l’incapacità di micio a riprodursi e quindi fecondare una femmina fertile. Dopo una visita fisica, il medico può procedere con alcuni test. Vediamo insieme quali possono essere.
Screening del sangue. L’analisi completa della cellule che compongono il sangue, compresi i livelli della tiroide, può essere utilizzata per valutare la salute interna generale del tuo gatto e cercare possibili cause di infertilità. Può anche essere eseguita un’analisi delle urine, per valutare la presenza di malattie del tratto urinario.
Test per individuare malattie infettive. Esistono dei test appositi che permettono di valutare le infezioni virali come FeLV, FIV e FIP. Queste infatti, come abbiamo accennato prima, possono essere causa di sterilità.
Analisi dello sperma. Non è un compito facile ma il tuo veterinario potrebbe ritenere opportuno estrarre un campione dello sperma del tuo gatto per analizzarlo. Alcuni gatti possono essere addestrati a fornire un campione per la valutazione, mentre altri possono richiedere la raccolta del campione in anestesia. Il veterinario esaminerà lo sperma per assicurarsi che gli spermatozoi siano strutturalmente normali, con normale motilità.
Test del testosterone. I livelli circolanti di testosterone possono variare in modo significativo nei gatti normali, a seconda dell’ora del giorno e di altri fattori. Pertanto, la valutazione dei livelli di testosterone richiede test più specializzati, come un test di risposta dell’ormone di rilascio della gonadotropina (GnRH) o un test di risposta della gonadotropina corionica umana (hCG). In questi test, a un gatto viene iniettato un ormone noto per innescare il rilascio di testosterone i cui livelli vengono valutati 1-2 ore dopo questa iniezione.
Screening addominale. I raggi X e gli ultrasuoni possono essere utilizzati per valutare le strutture interne, come i testicoli o la ghiandola prostatica.
Come trattare la sterilità del gatto maschio
I motivi della sterilità del gatto maschio possono essere diversi e ognuno richiede un trattamento apposito da parte del veterinario.
In molti casi, migliorare i servizi igienico-sanitari, evitare il sovraffollamento e adottare misure per ridurre lo stress può aumentare la fertilità. Una migliore toelettatura può anche facilitare la riproduzione nei gatti a pelo lungo. In altri casi, tuttavia, potrebbero essere necessari interventi medici più mirati.
Esaurite tutte le possibilità, c’è ancora una carta che potete giocarvi. Non è molto diffusa nei gatti ma in alcuni casi è possibile praticare l’inseminazione artificiale.