Sì, questi sono i modi in cui puoi capire se i tuoi gatti stanno litigando o se stanno solo giocando in modo un po’ irruento
Quello a cui bisogna fare particolare attenzione secondo questo studio sono le vocalizzazioni
Alcune volte, quando i nostri quattrozampe giocano con noi o giocano tra loro, può darsi che facciamo una certa fatica a riconoscere il momento in cui stanno sicuramente giocando dal momento in cui, invece, si stanno arrabbiando e magari ci stanno chiedendo di smettere di interagire con loro, oppure stanno iniziando a litigare tra loro. Sapevate, però, che c’è uno studio che ha indagato proprio questo aspetto? Oggi ve ne parliamo.
Come specifica la rivista Focus, si tratta di uno studio condotto da un team dell’Università di Medicina Veterinaria di Košice, in Slovacchia. Si tratta di uno studio condotto dopo aver visionato alcuni video di interazioni feline. Tanto per cominciare, questo team ha stilato una lista di comportamenti ricorrenti. Tra questi, comparivano lotta, inseguimento e altre interazioni.
A seguito di questo, le interazioni tra gatti sono state divise in tre gruppi: giocose, agonistiche, intermedie. Le prime comprendono la lotta fisica, ma generalmente non comprendono miagolii. Le seconde, invece, comprendono la lotta fisica abbinata a molte vocalizzazioni. Le terze, invece, sono delle situazioni che nascono come giocose, ma che da un momento all’altro potrebbero evolvere in lotta.
Quel che si può dedurre, è che i gatti che giocano spesso, ma non vocalizzano, probabilmente stanno semplicemente giocando. I gatti che, invece non si sopportano tendono ad evitarsi e a miagolare più spesso.
Insomma, dovreste fare davvero molta attenzione alle vocalizzazioni. Inoltre, se giocano a inseguirsi c’è anche qualcos’altro a cui dovreste far caso: chi insegue chi. Infatti, precisa Focus, “se i gatti si alternano nel ruolo di inseguitore significa che stanno giocando, ma se è sempre lo stesso a inseguire l’altro, allora c’è un problema”. Capire quest’ultimo parametro potrebbe essere molto importante anche per riuscire a distinguere le situazioni di gioco da quelle che invece potrebbero farsi pericolose.
Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere nei commenti!