“Sceglimi”: il gatto del rifugio prova di tutto per essere adottato e trovare un amore per sempre
Il suo disperato "grido" di aiuto era troppo tenero per essere ignorato
Un segno divino? Ne è convinta questa coppia di proprietari, che ha deciso di adottare un nuovo gatto. Dopo averne perso uno, Stephanie e la dolce metà ritenevano necessario portarne un altro a casa. Erano convinti che ne avrebbe giovato pure l’umore del felino che già possedevano. La compagnia gli avrebbe fatto solo che bene, o almeno così speravano loro. Ma una risposta l’avrebbero ricevuta solo quando si sarebbero incontrati.
In seguito alla perdita di Oliver, adorabile “batuffolo di pelo”, i genitori adottivi hanno pensato di recarsi presso un rifugio. Lì dove tante anime pure e innocenti attendono una seconda occasione. Nel momento di arrivare, l’attenzione è stata subito catalizzata da un felino dal pelo bianco. Forse sarebbe stato lui l’ingresso in famiglia. Non lo sapremo mai, perché tutto è cambiato al sopraggiungere di un micetto.
In qualche modo, aveva capito che Stephanie e il suo ragazzo erano venuti a far visita per adottare uno dei randagi. Lasciarsi sfuggire l’oppotunità sarebbe stato un peccato e, di conseguenza, il tenero baffuto ha pensato bene di autopromuoversi. Pur di mettersi in mostra, si è arrampicato sulla spalla di lui, iniziando a fare le fusa affettuosamente. Desiderava che lo scegliessero e alla fine la coppia ha ceduto!
Il fatto più sorprendente consiste nel nome del neoarrivato ed è – pensate un po’ – Oliver! Per Stéphanie e l’uomo non si tratta di una banale coincidenza. Allora si sono dissipati i dubbi e talmente il proprietario ha preso a cuore le sorti del felino da essersi concesso una giornata di permesso dal lavoro. Desiderava contribuire al suo processo di ambientamento nella realtà.
In principio, il gatto sembrava spaventato, tuttavia ben presto ha abbandonato ogni remora, comportandosi da vero angioletto nei confronti di chi gli aveva appena offerto una seconda chance. Già un po’ più complicato è stato fare comunella con il fratellino acquisito. Che all’inizio si è sentito “minacciato”. Inizialmente gli sibilava contro, poi i mici hanno cominciato ad annusarsi, decidendo di vivere in pace e armonia.