Santo Stefano con il gattino: che cosa si può fare con i nostri cuccioli di gatto?
Non sapete che cosa fare il 26 di dicembre insieme al vostro cucciolo di gatto? Ci pensiamo noi a darvi qualche suggerimento.
Tutti hanno un’idea più o meno chiara di come passare il Natale, con o senza i gattini di casa. Un po’ meno persone, invece, sanno quali sono le attività più adatte da svolgere in compagnia del proprio cucciolo di gatto nel giorno di Santo Stefano. Nel caso in cui vi ritrovaste proprio in questa categoria di persone, in questo articolo proveremo a darvi qualche consiglio utile su come riempire insieme a lui una giornata alquanto atipica.
Un breve ritorno alla normalità
Se è vero che le principali festività di fine anno hanno ufficialmente inizio con il cenone della Vigilia e si concludono il 6 gennaio con l’Epifania, è anche vero che il giorno successivo al Natale inizia una sorta di periodo di transizione che ci permette di ricaricare le energie spese in occasione della due-giorni più strettamente natalizia, prima che arrivi il momento di prepararsi alla festa successiva, ossia il Capodanno.
Molte persone trascorrono questo periodo, a partire proprio dal giorno di Santo Stefano, nella più totale tranquillità e a volte proprio con l’intenzione dichiarata di fare il meno possibile, risentendo ancora della fatica che i lunghi e spesso complessi preparativi per il Natale hanno causato in loro. Si tratta spesso e volentieri di una fatica che dà i suoi frutti e porta molta soddisfazione, ma chi direbbe di no a un po’ di sano e meritato riposo?
Non si dovrebbe neanche sottovalutare il fatto che, presi dalla frenesia di rendere il nostro Natale semplicemente perfetto per noi e per i nostri eventuali ospiti, potremmo aver trascurato un po’ il nostro cucciolo di gatto: magari perché il micetto era spaventato dall’albero di Natale e ha quindi preferito starsene un po’ in disparte mentre eravamo intenti ad addobbare la nostra casa; oppure siamo stati noi a tenerlo lontano da esso, per evitare che ci si fiondasse sopra e rischiasse di farsi male; o ancora, invece di aprire le porte di casa nostra ad altre persone potremmo aver accettato l’invito da parte di amici o parenti, decidendo a malincuore di lasciare solo a casa il povero Miao.
Insomma, per queste o altre ragioni non potremmo proprio biasimare il nostro piccolo amico a quattro zampe se, conclusasi la prima parte delle feste e la confusione che ne derivava, desiderasse di trascorrere un po’ di tempo di qualità insieme a noi, riportando almeno un po’ di normalità nella nostra vita quotidiana. Vediamo allora a quali attività è possibile dedicarsi insieme a Micio per sfruttare al meglio il giorno di Santo Stefano.
Una premessa sull’alimentazione
Se vi state prendendo cura di uno o più cuccioli di gatto è probabile (e decisamente consigliabile che seguano già una dieta equilibrata che tenga conto non solo della delicata fase che stanno vivendo – ossia quella della crescita – ma anche delle loro personali esigenze. Discostarsi da una dieta di questo tipo è decisamente sconsigliato, poiché potrebbe portare i gattini – che già sono degli animali piuttosto schizzinosi per natura – a preferire di gran lunga alimenti particolarmente invitanti ed elaborati ai suoi soliti pasti; e farlo ritornare sulla buona strada potrebbe non essere affatto semplice.
Detto ciò, un’eccezione una volta ogni tanto non è la fine del mondo se la si vive con la dovuta attenzione verso i cibi potenzialmente tossici per un gatto; e le festività natalizie rappresentano un’occasione molto ghiotta per cadere – e farli cadere – in tentazione. L’importante è rimetterli subito in riga e non lasciar credere loro che la cosa si ripeterà tanto presto; starà a voi evitare che diventi una brutta abitudine con il passare del tempo.
In questo contesto, ci sentiamo di consigliare di approfittare della “stasi” rappresentata dal 26 dicembre (e dai giorni immediatamente successivi) per rimettere sulla retta via il micetto di casa se pensate che, proprio come molte persone che per Natale si abbuffano un po’ troppo, anche lui abbia esagerato con il cibo. Nei casi più estremi potrebbe essere necessario ripartire da dosi ridotte della sua solita pappa, ma solo se pensate abbia avuto un’indigestione.
Attività fisica e giochi per passare il tempo insieme
Per combattere abitudini alimentari malsane e smaltirne gli effetti a breve termine, l’ideale è incoraggiare il vostro micio a svolgere un po’ di esercizio fisico. Essendo un cucciolo è possibile che disponga naturalmente di un’abbondante quantità di energia da sfogare con corse, giochi, arrampicate su scaffali o alberi tiragraffi, inseguimenti e, se si è già mostrato bendisposto verso il guinzaglio, anche qualche passeggiata fuori.
Se proprio non ne vuole sapere di muoversi un po’, dovrete cercare di persuaderlo con dei giochi di vario tipo. Si tratta probabilmente della soluzione migliore per tutti, poiché i momenti di gioco sono quelli in cui riuscirete con maggior successo a rafforzare ancora di più il legame già solido che si è instaurato tra voi e lui, oltre a stimolare l’animale sia fisicamente che mentalmente; e con un po’ di fortuna avrete anche la possibilità di insegnargli qualcosa in modo divertente ed intuitivo.
Dato che stiamo parlando di un gatto ancora piccolo, se decidete di procurarvi degli accessori di piccole dimensioni come palline o animaletti in movimento da fargli inseguire, alimentando il suo già innato istinto da predatore, vi confermiamo che si tratta di un’ottima soluzione.
Allo stesso tempo, però, vi raccomandiamo di prestare particolare attenzione alla scelta di tali accessori: al momento dell’acquisto accertatevi che non siano composti da materiali potenzialmente tossici e che non siano né smontabili né troppo piccoli; ricordate che un cucciolo di gatto – come di qualsiasi animale – tende a esplorare il mondo in cui si trova principalmente tramite la bocca, ed è quindi il caso di evitare che ingerisca un giocattolo o alcune sue parti.
Se invece volete puntare tutto sull’interazione con voi e magari sull’apprendimento, mettendo in secondo piano il lato puramente fisico di un gioco, potete provare con lui qualche trucco dei più classici. Un cucciolo potrebbe essere ancora piccolo per padroneggiare il riporto – senza contare che non tutti i gatti sono propensi a impararlo – potete divertirvi a insegnargli a darvi la zampetta, o più semplicemente a rispondere quando lo chiamate per nome.