San Marino, ciclista spara a un gatto uccidendolo
Questo gatto è stato vittima di un ciclista che ha deciso di toglierselo di torno con l'aiuto di una pistola a piombini
Quest’uomo se l’è cavata con una multa molto salata, ma sarebbe potuta andare molto peggio. Infatti, ha rischiato molto qualcosa di molto più grave. Il responsabile di questo atto è un famoso atleta che ha partecipato a numerose competizioni internazionali di ciclismo. Italiano che risiede a San Marino. Quest’uomo è finito nei guai per aver sparato al gatto del Ministro, uccidendolo. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, il ragazzo si sarebbe messo in posizione con la sua carabina ad aria compressa dalla finestra dell’alloggio in cui vive per puntare il micio. Proprio da lì sarebbero partiti i colpi che hanno ucciso il povero animale.
Ovviamente si è aperta subito un’inchiesta che ha visto coinvolto il ragazzo e a seguito delle indagini si è poi scoperto che questo gatto appartenesse ad un ministro della Repubblica di San Marino. Subito dopo il fatto le autorità hanno svolto una massiccia indagine e davanti al giudice. Il ragazzo ha confessato il fatto, assumendosene la responsabilità. Ha spiegato che non avesse alcuna intenzione di uccidere il gatto, verso cui aveva comunque puntato la carabina, ma quella di misurarne la capacità di tiro e di essere inoltre convinto che l’arma non fosse letale. Ovviamente questa spiegazione non è in alcun modo una giustificazione e dunque sono stati chiesti seri provvedimenti, in particolar modo dal Ministro proprietario del gatto.
Il Ministro, come è intuibile, non ha accettato questo tipo di spiegazioni. Affermando che secondo lui queste persone non dovrebbero possedere la cittadinanza presso quel paese. A San Marino, il codice penale punisce con l’arresto di secondo grado o con la multa chiunque sottopone gli animali a strazio o sevizie ovvero senza necessità li uccide. Dunque ciò che ha rischiato questo ragazzo è piuttosto grave. Le autorità stanno ancora valutando l’idea di togliergli la cittadinanza per motivi gravi. Ma nel frattempo, vista la gravità del fatto, anche la sua società sportiva sta valutando di licenziarlo in tronco.