Sacro di Birmania: immagini bellissime
Una gallery con le immagini più belle di una razza di gatti alquanto misteriosa: il Sacro di Birmania.
Quella del gatto Sacro di Birmania (o semplicemente Birmano) è una delle razze più affascinanti sia dal punto di vista delle sue origini, tra lo storico e il leggendario, che da quello estetico. Per questo motivo abbiamo preparato per voi una gallery con delle bellissime immagini che lo raffigurano, più qualche curiosità che lo riguarda.
Con la sua pelliccia leggera e morbida e la punta del muso, delle orecchie e della coda tinta di scuro, questo gatto potrebbe ricordare un cugino peloso del Siamese, ma le due razze non sono neanche lontanamente imparentate.
Le origini del Birmano hanno infatti un che di mistico-romantico: secondo la leggenda più diffusa esso discende da un gatto sacro che apparteneva a un sacerdote dell’antica Birmania (corrispondente all’attuale Myanmar). Quando il sacerdote fu attaccato da dei briganti e lasciato in fin di vita, il micio gli tenne compagnia fino all’ultimo. Dopo la morte dell’uomo avvenne una trasformazione: il pelo del gatto si tinse di una tonalità dorata e i suoi occhi di un blu molto intenso, a ricordare l’aspetto della dea venerata dal sacerdote.
In realtà le origini vere e proprie di questa razza non sono ancora accertate, ed esistono diverse versioni ancora tutte da provare su come sia arrivato in Europa.
Stando alla Cat Fancier’s Association (CFA), il Birmano rischiò l’estinzione quando gli appassionati di gatti smisero di allevarlo nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Pare che a un certo punto ne sia rimasta in vita solo una coppia, che venne poi incrociata con altre razze (soprattutto Persiani) per farla sopravvivere.
Questo micio è caratterizzato da una corporatura non troppo robusta, da un viso rotondo e soprattutto da un lungo e folto strato di pelliccia, morbido ma senza troppa tendenza ad annodarsi. Le estremità del pelo sono generalmente crema/bruno scuro, blu/grigio-blu, lilla/lavanda rosato. Una caratteristica comune a tutte queste varietà consiste nel colore sempre bianco delle punte delle zampe, come se avessero dei “guanti“. Proprio come i Siamesi, inoltre, i Birmani sono tutti bianchi alla nascita e sviluppano qualunque colorazione ulteriore nel corso della crescita.
Il gatto Sacro di Birmania è gentile, affettuoso e leale. Si affeziona incredibilmente al suo umano e ai membri della sua famiglia, bambini e anziani compresi.
Anche se può benissimo essere preso come unico animale domestico di casa, il Birmano ha una natura amichevole e giocosa e tende a soffrire la solitudine. A volte sarà lui ad attirare la vostra attenzione, magari per giocare un po’ insieme.
Data la loro intelligenza saranno abbastanza facili da addestrare, e possono passare ore a giocare con giochi e oggetti di casa.
Si dice che gli esemplari maschi del gatto Birmano siano particolarmente “loquaci”, ma hanno in realtà un miagolio tenue e gradevole. Sono insomma l’ideale per chi ama i mici affettuosi e tranquilli.