Rubble, il gatto più anziano del mondo, è morto: la sua storia in un video
Una triste notizia ci arriva direttamente dal mondo felino, una notizia che prima o poi sarebbe dovuta arrivare. Rubble, il gatto più anziano del mondo, si è spento nella sua casa in Inghilterra all’incredibile età di 31 anni.
La sua proprietaria Michele Heritage ha espresso tutta la sua tristezza per la scomparsa del suo longevo Maine Coon, che ha conosciuto alla giovane età di 20 anni. I due hanno trascorso un’intera vita assieme, non facendosi mancare nulla.
Rubble ha vissuto l’equivalente dei nostri 150 anni! Un numero esorbitante se ci pensiamo e che ci sembra sempre più assurdo.
I suoi 31 anni di vita sono stati splendidi sotto molti punti di vista, partendo ad esempio dalla sua famiglia, sempre presente in ogni situazione.
Non solo, Rubble in tutto questo tempo non ha mai sofferto di alcuna malattia grave, anzi, la sua salute è sempre stata pressoché ottima. Il gatto infatti, anche a detta della proprietaria, si è spento semplicemente di vecchiaia.
Michele pensa anche di sapere il motivo di una vita così longeva, ovvero il fatto che, non avendo mai avuto figli, la donna abbia trattato il felino come tale. Ad ogni modo al Maine Coon non è mai mancato nulla.
Quest’ultimo stabilì il record come gatto più anziano in vita nel 2019, quando arrivò a compiere 31 anni. Il gatto inglese così superò il precedente record appartenuto ad un gatto siamese del Texas di nome Scooter, che visse fino a 30 anni.
Nonostante questi numeri a dir poco impressionanti, ci basti pensare che sono poco rispetto ai 38 anni di vita di Creme Puff, un gatto che ha stabilito il record mondiale nel 2005 e che difficilmente verrà superato.
Per la proprietaria di Rubble, questi non sono altro che numeri, ai quali non ha mai dato peso. L’unica cosa che conta è stata la felicità di una vita vissuta al meglio da parte del gatto, un gatto realmente straordinario.