Rotavirus nel gatto, che cos’è? Sintomi, diagnosi e possibili cure della patologia
il rotavirus è un virus che provoca un'infiammazione dell'intestino e dello stomaco di Micio. Ecco cosa sapere e come si può curare
Il rotavirus nel gatto è un virus che provoca una brutta infiammazione dell’intestino e dello stomaco. Raramente colpisce i gatti, ma la possibilità resta specialmente per i piccoli felini che vivono a contatto con altri gatti e per quelli con un sistema immunitario compromesso. L’infezione da rotavirus nel gatto provoca dei sintomi specifici, principalmente diarrea e vomito, con conseguente disidratazione. Tutto ovviamente dipende dalla gravità dell’infezione e dalla tempestività con cui portiamo il micio dal veterinario.
Rotavirus, un virus intestinale del gatto
Il rotavirus è un virus a RNA a doppia elica a forma di ruota, che provoca nel gatto infiammazione dell’intestino e, nei casi più gravi, una vera e propria disfunzione delle pareti intestinali. Questo virus è la principale causa di diarrea e disturbi gastrointestinali nei gatti e, sebbene possa colpire gli esemplari di qualsiasi età, i gattini sono più inclini alle infezioni da rotavirus. Il rotavirus è più frequente nei cani, un po’ meno nei piccoli felini domestici.
La causa dell’infezione virale intestinale è la trasmissione del rotavirus nel gatto da un animale infetto mediante l’ingestione di feci contaminate o di altri fluidi corporei. I gatti, purtroppo, possono essere asintomatici nella prima fase di contagio e in questo caso sono comunque portatori del virus.
La probabilità di contagio del rotavirus sono più alte nei gattini, che hanno un sistema immunitario ancora troppo debole, e in generale nei gatti con difese immunitarie insufficienti per fronteggiare l’infezione. Anche i gatti che hanno già altre infezioni incorso sono maggiormente predisposti al contagio del rotavirus e principalmente sono a rischio i gatti che vivono in strada o nelle colonie. I gatti randagi non vengono vaccinati e vivono in condizioni spesso disastrose, in cui l’igiene non la fa da padrona. Perciò è inevitabile che siano a rischio di infezioni.
Infezione intestinale nel gatto: sintomi
L’infezione da rotavirus nel gatto provoca dei sintomi che non sono tanto dissimili da quelli di altre infezioni virali e batteriche intestinali. Quindi possiamo accorgerci della presenza di un disturbo simile nel micio ma di fatto non possiamo dire che si tratti di rotavirus soltanto osservando il micio. Per una diagnosi così precisa è necessario l’intervento del veterinario. Possiamo sintetizzare così i principali sintomi da rotavirus nel gatto:
- Diarrea acquosa;
- Muco nelle feci;
- Febbre (non troppo alta);
- Nausea;
- Vomito;
- Scarso appetito;
- Debolezza diffusa.
Rotavirus o parvovirus, cos’ha il gatto?
Per diagnosticare un’infezione da rotavirus nel gatto, come anticipato, occorre l’intervento del veterinario. I sintomi sono simili a quelli di moltissime altre infezioni batteriche o virali, ma ovviamente se vogliamo curare Micio e farlo guarire del tutto dobbiamo individuare il patogeno che lo ha contagiato. Il veterinario deve eseguire dei test di laboratorio analizzando campioni di tessuto e di feci. Con tecniche e strumentazioni ben precise in questo modo può escludere altre possibili cause di infezione a avere la certezza che a contagiare il gatto sia stato proprio il rotavirus.
Il veterinario fondamentalmente deve escludere tutte le possibili cause di infiammazione intestinale come funghi, parassiti, allergie o esposizione a tossine. Ma anche il virus della leucemia felina (FeLV), il calicivirus felino, l’astrovirus felino, il coronavirus felino e il parvovirus felino. Quest’ultimo in particolare provoca nel gatto una malattia chiamata panleucopenia felina, piuttosto grave se non curata in tempo. Il parvovirus è altamente contagioso per i gatti e provoca dei sintomi molto simili a quelli del rotavirus, talvolta anche la morte del gatto.
Il parvovirus è presente nell’aria e nell’ambiente e tutti i gatti sono potenzialmente a rischio di infezione. Per tale motivo è davvero molto importante vaccinare il gatto contro questa malattia, seguendo con attenzione le indicazioni del nostro veterinario di fiducia.
Il rotavirus nel gatto si può curare?
Una volta che il rotavirus è stato formalmente diagnosticato, il veterinario deve iniziare il trattamento per garantire a Micio una pronta guarigione. Generalmente i casi di infezione da rotavirus si risolvono in un paio di giorni, in cui il povero micio soffre per la continua diarrea e i dolori addominali. Per fortuna però se il gatto è sano e non ha particolari problemi di salute pregressi, guarisce davvero in pochissimo tempo. In questo caso il veterinario non prescrive al micio antibiotici, che servono a uccidere i batteri. L’infezione da rotavirus “deve fare il suo corso”, quindi il medico si limita a prescrivere una terapia per reidratare il gatto e ripristinare gli elettroliti persi.
Il recupero sarà probabilmente più difficile per i gattini, i gatti anziani e soprattutto per i gatti che convivono con condizioni di salute sottostanti che si traducono in un sistema immunitario compromesso. Questi gatti avranno bisogno di un aiuto più forte da parte del veterinario per riprendersi.
In genere in caso di infezione da rotavirus il veterinario prescrive anche una sorta di dieta temporanea da far seguire al micio. Del resto è come quando il medico ci dice di mangiare leggero se abbiamo mal di pancia o la diarrea. Anche il micio nei giorni di terapia deve mangiare in modo sano e controllato in modo da evitare che diarrea e disidratazione peggiorino.
La gastroenterite del gatto è contagiosa per l’uomo?
Come abbiamo detto in precedenza, il rotavirus viene tipicamente trasmesso attraverso il contatto con feci o secrezioni contaminate. I gatti con un sistema immunitario sottosviluppato o molto debole e quelli che vivono in ambienti eccessivamente stressanti e in scarse condizioni igieniche sono quelli a più alto rischio di infezione. C’è un problema serio legato al rotavirus nel gatto, purtroppo si tratta di un virus zoonotico. Significa, cioè, che non solo contagia gatti, cani e altri animali ma può contagiare anche noi esseri umani. Il gatto con il rotavirus va assolutamente isolato dagli altri animali e dal resto della famiglia, specialmente i neonati e i bambini molto piccoli che sono ancora troppo deboli per fronteggiare una simile infezione.
Una volta diagnosticato il rotavirus nel gatto il padroncino deve prendere tutte le precauzioni del caso. Ci dobbiamo assicurare non solo di curare il micio, ma anche di eliminare qualsiasi possibile fonte di contagio. Dal momento che questo virus si trasmette mediante il contatto e l’ingestione delle feci infette, dobbiamo maneggiare la lettiera rigorosamente con i guanti in lattice. Altrettanto importante è disinfettare con prodotti specifici tutto ciò che entra a contatto con il micio malato, incluse le ciotole e i cuscini su cui dorme.
È importante che la lettiera sia mantenuta il più pulita possibile per prevenire la diffusione del virus. E non dimentichiamo che il gatto infetto deve avere la propria lettiera, che non deve assolutamente essere utilizzata da altri gatti. Per il resto dobbiamo assicurargli tanto riposo e le coccole di cui ha bisogno.