Riscaldare il cibo per gatti può essere utile o è superfluo?
Riscaldare il cibo per gatti lo rende maggiormente appetibile a un amico a quattro zampe che, per vari motivi, non ha molta voglia di mangiare. I dettagli
Siamo quello che mangiamo, vale sia per bipedi che per quadrupedi, e riscaldare il cibo per gatti può indurre il ritorno dell’appetito in esemplari che lo hanno perso per svariate ragioni, vediamo insieme come e perché.
Se decidiamo di adottare un amico a quattro zampe, garantirgli un’alimentazione sana e bilanciata deve essere una nostra priorità. Gli permetteremo di crescere forte e in salute.
L’alimentazione di Miao è al primo posto
Prima di stabilire il tipo di alimentazione del nostro pelosetto, dobbiamo confrontarci con il nostro veterinario di fiducia, che oltretutto conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza. Non dobbiamo certo affidarci al fai da te, ma al contrario aspettare il nulla osta del nutrizionista prima di apportare qualsiasi modifica (anche se si tratta di migliorarne l’alimentazione).
Riscaldare il cibo per gatti è un ottimo metodo per favorire l’appetito di un felino che, per motivi di varia natura, di salute nella maggior parte dei casi, non ha molta voglia di mangiare. L’alimentazione, ovviamente, però varia a seconda della razza, dell’età, delle dimensioni e di eventuali patologie da tenere a bada.
Qualsiasi sia la dieta del nostro Miao – naturale o Barf, mirata a mantenere sottocontrollo la glicemia o la funzionalità epatica – deve essere a base di materie prime di ottima qualità e tenere conto di tutti i nutrienti di cui necessita: in primis le proteine e a seguire le vitamine, i minerali, le fibre e tanto altro.
La dieta cambia di mese in mese
A seconda della fase che il nostro amico a quattro zampe sta affrontando, la dieta e le dosi variano. Un cucciolo di gatto non seguirà certo l’alimentazione tipica di un esemplare anziano, anche se c’è tanta disinformazione e poche ricerche scientifiche in materia.
Nelle prime settimane di vita, Miao si nutrirà grazie al colostro – una sostanza prodotta e contenuta nel latte della mamma -. Una volta avvenuto lo svezzamento, che è bene non avvenga precocemente, il tipo di pappa cambierà. È un processo graduale, ma non poi così lento.
In una prima fase, si consiglia di alternare le poppate della mamma o quelle simulate attraverso il biberon o la siringa, con il nuovo cibo, pensato appositamente da un team di esperti per garantire il nutrimento necessario in un determinato periodo della vita.
Un altro suggerimento utile è quello, per esempio, di ammorbidire le crocchette o qualunque altra sostanza più solida con acqua tiepida. In questo modo, il micetto avrà la sensazione di mangiare qualcosa di più familiare. Ecco allora un altro contesto in cui riscaldare il cibo per gatti ha il suo perché e può fare davvero la differenza.
I dentini da latte
Non dimentichiamo che, esattamente come succede ai bambini, anche Miao mette i denti da latte che poi verranno sostituiti da quelli definitivi. Sia nelle prime settimane di vita, quando crescono i primi; che dopo, quando cadono per lasciare spazio ai nuovi, è bene che il cibo non sia troppo complesso da masticare.
Abituarsi alla dieta da adulti non è una cosa immediata, nemmeno per l’apparato gastro-intestinale che deve adattarsi a nuovi nutrienti e diverse quantità. In questa fase, Fido farà di tutto per accettare le novità, complice la fame, ma non sempre ci riuscirà e noi possiamo mettere in atto qualche piccolo trucchetto per rendergli più semplice questo arduo compito.
Un palato esigente
La maggior parte degli amici a quattro zampe sono golosi e, soprattutto quelli domestici e coccolati, hanno un palato particolarmente difficile da accontentare. Deluderli è davvero facile ed è prioritario evitarlo, altrimenti riconquistarli diventa davvero difficile.
Fondamentale è scoprire quale è il cibo che preferisce, scegliendolo ovviamente tra quelli di alta qualità e bilanciati. In caso contrario, se no, rischiamo che soffra di malnutrizione, con tutte le malattie correlate che ne conseguono.
Cosa mangia Miao
Riscaldare il cibo per gatti è un modo per renderlo più invitante, ma prima di tutto bisogna sapere che cosa può, e soprattutto, deve mangiare il nostro amico a quattro zampe.
Un dato è certo: Miao è prevalentemente carnivoro, e se non ingerisce il giusto apporto di proteine di origine animale può ammalarsi gravemente. Non a caso è stato classificato dagli esperti con il nome di “predatore obbligato”.
La carne non deve mai mancare, meglio invece eliminare i carboidrati, che non riesce a sintetizzare correttamente e gli provocano effetti collaterali quali episodi di vomito e diarrea persistenti. Inoltre, l’organismo del felino non possiede gli enzimi necessari per dissolvere correttamente i minerali che sono contenuti nei cereali e nelle verdure.
I gatti non bevono grandi quantità di acqua, chi ha esperienza pregressa lo sa bene. Questo vuol dire che la devono assumere con il cibo, quello umido in special modo (visto che le crocchette, essendo secche, ne sono completamente sprovviste).
Cibo caldo o freddo?
Siamo davvero sicuri che Miao faccia particolare attenzione alla temperatura del cibo oppure si tratta di una fissazione di noi proprietari particolarmente maniacali quando ci occupiamo del benessere del nostro amico a quattro zampe?
La maggior parte dei felini mangiano senza alcuna difficoltà cibi in scatola freddi, ma – possiamo starne certi – potendo scegliere preferirebbero quelli caldi. La ragione ha a che fare con un istinto atavico.
Nel loro dna sono impressi secoli di evoluzione. Inconsciamente il Miao degli anni 2000 si ricorda di quando i suoi antenati erano impegnati a cacciare le prede per sopravvivere. In quel periodo, infatti, erano abituati a mangiare la carne cruda e ancora calda.
Ai nostri occhi apparirà come una pratica macabra, ma per loro è la normalità, indipendentemente dal fatto che – tranne i randagi – non abbiano certo il problema di procacciarsi il nutrimento giornaliero.
Non a caso, se conserviamo il cibo in frigo, non lo mangeranno con particolare appetito: preferiranno sempre quello a temperatura ambiente o leggermente riscaldato (mi raccomando, tiepido, non bollente!).
Una questione di odori
Riscaldare il cibo per gatti stimola l’appetito attraverso l’aroma che inevitabilmente emana con maggiore intensità. I felini, infatti, a differenza degli esseri umani, non hanno un gusto molto sviluppato: percepiscono molto di più attraverso un olfatto particolarmente sviluppato.
Questo metodo non è utile solo nella vita di tutti i giorni: non dimentichiamo che può essere efficace quando il nostro amico a quattro zampe deve affrontare periodi di malattia che hanno come effetto collaterale l’inappetenza. Lo stesso principio vale per il felino anziano che comincia a perdere l’olfatto.
Come riscaldare la pappa di Miao
È sufficiente mettere la pappa destinata al gattino nel forno a microonde e aggiungere un po’ di acqua calda. In questo modo potrà assumere anche una quantità maggiore di liquidi.
Se non vogliamo o non abbiamo il tempo di riscaldarlo, almeno evitiamo di conservarlo in frigorifero. In ogni caso, prima di servirlo, controlliamo la temperatura con il termometro onde evitare spiacevoli e/o dannose ustioni della bocca o – peggio – del tratto gastro-intestinale.
Comunque, non dimentichiamo che ogni cambiamento improvviso potrebbe non essere visto di buon occhio dal nostro amico a quattro zampe: è un animale abitudinario e, come tale, ama la routine e odia le sorprese.
Se vogliamo apportare delle modifiche alla sua alimentazione, facciamolo per gradi, piano piano, e monitorando la sua reazioni. Se notiamo un qualche malessere fisico o comportamentale, chiediamo il parere qualificato del veterinario di fiducia, che – lo ricordiamo – conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza.