Come si fa a riconoscere un gatto adatto ai bambini?
Il rapporto tra bipede e quadrupede è quasi sempre simbiotico, ma è bene sapere come riconoscere un gatto adatto ai bambini visto che sono soggetti fragili
Crescere con un amico a quattro zampe è un’esperienza unica che ti segna per la vita, che la cambia in meglio e la salva. Infatti, l’adozione non è solo un bene per Miao che scopre cosa voglia dire avere una casa, ma anche per noi esseri umani. Conosciamo la sensazione unica di ricevere amore e fedeltà incondizionati.
Gatti e bimbi fanno parte di un mondo meraviglioso fatto di risate, giochi e tanto divertimento ma è giusto capire quali sono le caratteristiche giuste per una convivenza serena. Fermo restando che non dobbiamo mai dimenticare che i pet hanno una forte componente istintiva e che le interazioni vanno sempre supervisionate con la prontezza di intervento in caso di necessità.
Prima di capire come riconoscere un gatto adatto ai bambini, è bene chiarire un punto fondamentale. Il rispetto e la sicurezza devono essere garantiti a tutti gli attori in gioco. Si tratta di un discorso che vale per entrambi. Il felino deve essere amichevole e correttamente socializzato, ma il bambino deve essere educato nei confronti del suo amico a quattro zampe e non essere invadente.
Le caratteristiche ideali
In primis, per riconoscere un gatto adatto ai bambini dobbiamo valutare il grado di aggressività. Non deve certo essere un esemplare tendente al morso e al graffio, nemmeno quando per gioco i piccoli lo provocano. Questo è di fondamentale importanza per la salute del bambino e, indipendentemente dalla razza, entrambi devono sempre essere tenuti d’occhio quando sono insieme. A tal proposito, può essere importante saper riconoscere l’aggressività possessiva del gatto.
In secondo luogo si dovrebbe tener conto delle dimensioni. Quando Miao è troppo grande potrebbe inavvertitamente urtare e far cadere i bambini, facendogli male (viene in mente il gatto del Bengala o il Main Coon che sono sopra la media). Non è una condizione indispensabile, in primis è l’indole a contare. Basti pensare alle razze che fanno pet therapy, alcune sono oversize ma molto attente al rapporto con il prossimo e difficilmente farebbero male a una mosca. Per una buona convivenza dobbiamo tener conto del fatto che i più piccini devono essere in grado di interagire senza conseguenze, o essere supportati dagli adulti.
Le dimensioni contano
Non solo troppo grande, un gatto adatto ai bambini non dovrebbe essere neanche troppo piccolo d’età. I cuccioli, infatti, un po’ come gli anziani, sono maggiormente vulnerabili e bisogna avere una certa esperienza per interagire con loro senza metterli a rischio. Prima di far conoscere Miao alla prole, facciamo in modo che cresca un po’ o non lasciamoli mai da soli, nemmeno un secondo.
Il pericolo concreto che potrebbe correre un amico a quattro zampe è di essere schiacciato o calpestato, oppure anche lasciato cadere per terra. Le conseguenze per la sua salute che potrebbero essere pure di una certa entità.
Il compagno di giochi ideale per i bimbi è un felino socievole ed energico. Uno che abbia voglia di interagire e che non si innervosisca con la loro presenza.
Gatti e bambini molto piccoli
Quando arriva in casa un dolce amico a quattro zampe è importante presentarlo ai bimbi di casa nel modo giusto, in modo che possano da subito fare amicizia. Infatti, non bisogna essere eccessivamente protettivi. Ad esempio è sbagliato cercare di nascondere il gatto al bambino perché questo susciterebbe soltanto una reazione contraria e forme di gelosia o invidia che potrebbero compromettere il rapporto futuro tra bipedi e quadrupedi.
Dall’altra parte abbiamo a che fare con un soggetto per natura curioso che, se frenato nella maniera sbagliata, non farebbe altro che cercare in ogni modo di raggiungere il piccolo nella sua stanza o in qualsiasi luogo si trovi. L’incoscienza e l’irruenza, anche involontariamente, potrebbero danneggiare l’incolumità del bimbo e questa eventualità va evitata il più possibile. Meglio, oltretutto, optare per una delle razze di gatti adatte ai bambini e non prendere in considerazione quelle più restie al contatto umano in generale.
Questione di abitudine
Come riconoscere un gatto adatto ai bambini non è difficile, basta avere i giusti strumenti, conoscere bene il linguaggio dei gatti e farsi aiutare dal veterinario o da un etologo esperto. Infine, è anche una questione di assestamento. Il nostro amico a quattro zampe deve abituarsi a entrare in contatto con il bambino seguendo delle regole precise e soltanto quando gli viene concesso.
Se al contrario il nuovo arrivato in casa è il bambino, attenzione alle gelosie. Non trascuriamo Miao, che potrebbe sentirsi messo da parte e reagire in maniera aggressiva per paura di non ricevere più le cure di un tempo. È giusto continuare a dargli le dovute attenzioni, i gatti che chiedono coccole vanno assecondati nel giusto modo e messi nelle condizioni di giocare e incanalare correttamente le proprie energie. Abituandoli gradualmente alla presenza del bambino che, in questo modo, assocerà a una sensazione positiva.
Gatti e bimbi un po’ più grandi
Se un gatto arriva in famiglia e ci sono bambini un po’ più grandi, occorre la collaborazione di entrambi: vanno educati nella maniera giusta, tenendoli sempre sotto controllo. Innanzitutto, se si tratta di un gatto adulto che non è abituato alla presenza dei bambini, è meglio tenerlo nel kennel durante gli incontri iniziali. Se invece si tratta di un cucciolo, è meglio procedere gradualmente mettendo a sedere il bambino in modo che non possa fare inciampare, far cadere o inseguire l’esemplare a quattro zampe in questione.
Un’altra cosa importante è insegnare al bambino come accarezzare il gatto: deve essere delicato e inoltre non deve spaventarlo e non deve urlargli contro. Deve imparare a comportarsi bene con gli esemplari che conosce ma soprattutto con gli estranei, evitando azioni avventate per non incappare in spiacevoli incidenti.
Mai avvicinare un gatto che tende ad allontanarsi e mai allungare la mano se si incontra un randagio o un gatto che ancora è chiuso dentro una recinzione e dimostra un senso di insofferenza e frustrazione. Bisogna sempre chiedere il permesso al padrone, sia quando si vuole accarezzare il suo Miao che quando gli si vuole dare qualcosa da mangiare.
Il bambino deve capire che un gatto ha bisogno dei propri spazi. In special modo quando sta mangiando oppure sta giocando: mai tentare di privarlo della pallina o di qualsiasi altro gioco in suo possesso. Per convivere gatto e bambino devono imparare a conoscersi bene, comprendere il linguaggio del corpo e non dare mai nulla per scontato. Solo così potrà instaurarsi un’amicizia solida e duratura, ma soprattutto che non metta a rischio l’incolumità di nessuno.