Riassorbimento dentale del gatto: sintomi, cause, rimedi
Quando nel gatto si verifica il cosiddetto riassorbimento dentale, ci troviamo di fronte a una malattia dei denti che può avere conseguenze anche gravi
C’è una particolare condizione nel gatto conosciuta come riassorbimento dentale, che è tra le malattie della bocca più note per quanto concerne i nostri adorati amici a quattro zampe.
Parliamo di una patologia per la quale non è stata trovata ancora una causa precisa, ma che comunque colpisce per lo più i gatti che abbiano superato almeno i 5 anni di età. Dolorosa e insidiosa, curarla non è proprio semplice.
Ma scopriamo di più sul riassorbimento dentale del gatto – o FORL, acronimo di Feline Odontoclastic Resorptive Lesions -, come capire se il nostro Micio ne soffre e come dovremmo agire per il suo benessere.
Indice
- Cos’è la FORL del gatto
- Sintomi di riassorbimento dentale nel gatto
- Possibili cause
- Come si cura
- Riassorbimento dentale gatto, molte persone ci hanno chiesto anche
Cos’è la FORL del gatto
Come anticipato, il cosiddetto riassorbimento dentale provoca nel gatto delle lesioni all’interno della bocca. Ecco perché la patologia viene indicata con l’acronimo FORL, che significa Feline Odontoclastic Resorptive Lesions, ovvero “lesioni da riassorbimento odontoclastico felino”. È conosciuta anche come “falsa carie felina”.
Secondo le stime, la FORL è piuttosto frequente nei nostri amati pelosi e colpisce circa il 70% degli esemplari che abbiano compiuto almeno 5 anni di età. Per spiegarlo in parole semplici, la patologia causa un’anomala erosione dei tessuti duri del dente (quindi smalto, dentina, cemento dentale).
Sintomi di riassorbimento dentale nel gatto
Questa anomala erosione che, di fatto, danneggia profondamente i denti fino alla loro parte non visibile si manifesta con sintomi piuttosto evidenti. Da una parte possiamo osservare che la parte tra il dente e la gengiva ha contorni irregolari ed è arrossata, quando sappiamo che le gengive sane hanno un colore rosato mai troppo acceso. Tendenzialmente a essere colpiti sono i premolari e i molari e anche per tale ragione spesso è difficile notare subito queste anomalie nel gatto.
Se la FORL non viene curata, il riassorbimento dentale progredisce e peggiora, facendo sì che i denti del gatto si indeboliscano al punto da fratturarsi. A quel punto il povero Micio si ritrova ad avere a che fare con un problema piuttosto serio, che gli provoca un grande dolore, e non solo.
I gatti non sono avvezzi a mostrare il dolore, ma possiamo cogliere dei segnali che ci fanno capire quando qualcosa non va. In questo caso è normale che Micio abbia difficoltà a mangiare normalmente la sua pappa, o che cominci a preferire il cibo morbido alle crocchette, che sono dure e difficili da masticare. Il dolore ai denti può essere molto pericoloso per un gatto perché smettere di mangiare anche per giorni può avere conseguenze devastanti per il suo organismo. Segnali di questo tipo devono spingerci a portarlo immediatamente dal veterinario per un controllo!
Possibili cause
Il riassorbimento dentale è una delle malattie della bocca più comuni nel gatto, eppure ancora oggi non ne è stata stabilita una causa precisa. Sappiamo che questi gatti adulti dai 5 anni in su rivivono in modo del tutto anomalo un processo che abitualmente si verifica nei gattini piccoli. Quando il gattino perde i denti da latte avviene esattamente la demineralizzazione o riassorbimento del tessuto dentale: grazie a questo i dentini da latte cadono per lasciare il posto a quelli “adulti”.
Questo processo è provocato dall’azione di cellule specializzate che si chiamano odontoclasti. Quando queste, in modo del tutto inspiegabile, si riattivano improvvisamente nei gatti adulti, ecco che si manifesta la FORL. L’unico problema è che non sappiamo perché gli odontoclasti si “risvegliano”.
Come si cura
Le lesioni da riassorbimento dentale nel gatto possono avere diversi gradi di intensità e quindi di gravità e a seconda di questi si deve agire in un determinato modo. Nei casi più lievi, quando cioè dente e tessuti non sono del tutto deteriorati, si procede con un trattamento antinfiammatorio che elimini il dolore, ma quando la malattia progredisce purtroppo l’unica soluzione è l’estrazione dei denti coinvolti e ormai troppo danneggiati.
La FORL come la periodontite e le altre malattie dei denti sono molto frequenti nei gatti ma altrettanto pericolose. Arrivare al punto da costringere il povero Micio a privarsi dei suoi denti, dopo settimane di grande dolore e sofferenza, non è quel che qualsiasi umano si auspicherebbe. Per tale ragione è importante ricordare quanto sia fondamentale l’igiene orale anche per i nostri quattro zampe. È vero che non tutti i gatti si lasciano maneggiare con spazzolino e dentifricio, ma d’altra parte possiamo aiutarli a mantenere la bocca sana con delle corrette abitudini alimentare e strumenti – consigliati dal veterinario – che contribuiscano a eliminare placca e tartaro dai denti.
Riassorbimento dentale gatto, molte persone ci hanno chiesto anche:
Cosa fare se il gatto perde i denti?
Quando un gatto perde i denti non è affatto un buon segno. L’unica cosa da fare è recarsi immediatamente da un bravo veterinario per effettuare tutti gli esami di controllo necessari per risalire alla causa del problema e agire di conseguenza.
Quando un gatto adulto perde i denti?
Come abbiamo visto, la FORL è una delle cause di perdita dei denti del gatto, o meglio di erosione degli stessi con conseguente estrazione chirurgica. Il gatto non dovrebbe mai perdere i denti da adulto e se accade vuol dire che qualcosa non va. Potrebbe trattarsi di periodontite o malattia parodontale, altra patologia molto grave che causa dolore e fastidi, o di altri problemi generalmente legati alla mancanza di igiene orale e anche all’età del gatto.
Come curare parodontite gatto?
Quando la parodontite è ancora a uno stadio lieve, quindi gengivite, si può procedere con trattamenti di pulizia effettuati esclusivamente dal veterinario con gli appositi strumenti, insieme ovviamente a un’eventuale terapia antinfiammatoria. Quando invece diventa più grave e si evolve in vera e propria malattia parodontale, purtroppo si deve ricorrere all’asportazione chirurgica dei denti come nel caso della FORL.
Come capire se un gatto ha problemi ai denti?
Non è facile capire quando un gatto prova dolore perché evita di mostrare la sua vulnerabilità o debolezza, ma possiamo tener conto di alcuni segnali. Quando cambia ad esempio comportamento, diventa irascibile e nervoso e non mangia come d’abitudine, potrebbero essere segni di un problema ai denti. Vale anche per eccessiva salivazione o colore troppo intenso delle gengive, segno che qualcosa non va.