Tonchinese | |
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Esemplare di Tonchinese |
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Dati generali | |
Etimologia | L’origine del nome non è chiara, si presume possa derivare da “Tonkin“, regione dell’Indocina |
Genitori | Siamese x Burmese |
Presente in natura | No |
Longevità | 13-15 anni |
Impieghi | Animale da compagnia |
Riproduzione | |
Fecondità | Accoppiamenti concessi, oltre che tra esemplari della stessa razza, anche con Burmese e Asian Longhair |
Caratteristiche | |
Pelo | Corto, mediamente folto |
Colori | Grigio, crema, dorato |
Peso | da 2,5 kg a 6 kg |
Informazioni | |
Prezzo | Circa 600€ |
Origine | Thailandia |
Il Tonchinese, conosciuto anche come Tonkinese, è nato dall’incrocio tra i gatti Siamese e Burmese. Le sue caratteristiche fisiche lo dimostrano: sono a metà tra quelle dell’una dell’altra razza.
Elegante, muscoloso ed energico, questo amico a quattro zampe dall’aspetto regale è un ottimo compagno di giochi, perfetto per le famiglie con bambini. La sua pelliccia densa e lucida, poi, è una sua caratteristica distintiva. Si tratta di un gatto, infatti, che si può trovare con motivi e colori differenti.
Scheda informativa del Tonchinese | |
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Taglia | Media |
Per bambini | Bisogna educare i bambini a rispettare l’animale, superato questo possibile ostacolo, potrà essere un ottimo compagno di giochi |
Con altri gatti | Potrà vivere serenamente con i suoi simili se cresciuti insieme o se concesso abbastanza tempo per abituarsi l’uno all’altro |
Con cani | Abituato sin da cucciolo saprà relazionarsi serenamente con un cane |
Anallergico | No |
Tendenza al sovrappeso | Sa essere molto attivo tanto da scongiurare il rischio di sovrappeso, va ovviamente resa possibile questa possibilità di sfogo regolare di energie |
Tendenza a fuggire | Gatto piuttosto attivo e curioso, meglio fare attenzione alle sue possibili evasioni |
Il Tonchinese è stato creato in America, negli Stati Uniti, e precisamente nello Stato del New Jersey. La sua origine è recente, risale agli anni ’60.
L’autrice di questa splendida creatura è Jane Barletta. Il medesimo allevamento selettivo è stato seguito dagli addetti ai lavori del Canada da Margaret Conroy. Gli esemplari frutto di questa prima fase, poi, sono stati fatti accoppiare tra loro con il fine di arrivare allo standard di razza definitivo.
La nuova razza è stata riconosciuta ufficialmente nel 1979, sia dalla TICA che dalla CFA, le due associazioni feline più importanti a livello internazionale.
Questo fattore dipende dalla disponibilità e dalla linea di sangue, il cosiddetto pedigree. Il costo di un esemplare ancora cucciolo si aggira attorno ai 600/900 euro. Questo a dimostrazione della rarità di questa razza, soprattutto in Italia.
Non sono presenti centri certificati nel nostro Paese, ma il consiglio è sempre quello di affidarsi ad allevamenti riconosciuti, magari quelli del Paese d’origine, così da evitare di imbattersi in truffe online. Soprattutto quando si tratta di certe cifre, la purezza deve essere più che certa.
Con un temperamento amabile ed estremamente socievole, è il gatto ideale per chi cerca compagnia e attenzioni reciproche extra. In questo assomiglia un po’ al cane: segue ovunque il padrone, anche a letto e – se gli venisse concesso – in bagno.
Dimostra una grande intelligenza e voglia di giocare: è perfetto per i più piccini. Attenzione, perché se si prefigge un obiettivo ‘studia’ finché non lo raggiunge (aprire porte e stipetti è una sfida che ama vincere).
Soffre molto la solitudine, se il suo amore non viene ricambiato e se viene lasciato a lungo da solo. Non miagola e non cerca di attirare l’attenzione come il Siamese, ma la sua presenza in casa non passa certo inosservata.
Il Tochinese racchiude il meglio sia del Burmese che del Siamese. Possiede la corporatura proporzionata e muscolosa del secondo e presenta delle rotondità piacevoli, per niente esagerate. Dal primo ha delle macchie caratteristiche sulle estremità (coda, zampe e muso). Rappresenta un ‘compromesso’ tra la silhouette del Siamese e la forza fisica del Burmese.
Gli arti, sia quelli anteriori che quelli posteriori, risultano essere sottili, ma sufficientemente muscolosi.
Il corpo è di media lunghezza e presenta un’ossatura massiccia. È proporzionato rispetto alle zampe e alla testa.
Sono variabili che cambiano soprattutto a seconda del sesso dell’esemplare che ci si ritrova di fronte. Di solito le femmine sono più minute e leggere dei maschi. Ecco perché l’altezza, al garrese, si aggira intorno ai 25/30 centimetri per le prime; ai 30/35 per i secondi.
Per quanto riguarda il peso, invece, si parla di un range che va dai due ai quattro chili per le femmine; dai cinque ai sei per i maschi. Le dimensioni da gatto adulto le raggiunge anche dopo il compimento del primo anno di età e può continuare nei mesi successivi.
La testa del Tonchinese risulta essere obliqua e presenta un muso leggermente squadrato. Il naso è moderatamente bombato e con uno stop leggero.
Le orecchie sono mediamente grandi e larghe alla base, terminano con punte ovali.
Gli occhi sono obliqui e azzurri, ma di loro parleremo nel dettaglio più avanti.
La coda è molto particolare: è lunga tanto quanto il resto del corpo.
ll motivo del mantello può essere solido (unicolore e tabby), a strisce, colourpoint, mink (visone) e seppiato.
Lo standard di razza del Tonchinese contempla una grande varietà di motivi per il pelo di questo amico a quattro zampe, ma gli ultimi tre sono quelli più facili da reperire. Può essere sia corto che lungo.
Anche il mantello è una via di mezzo tra le due razze che hanno dato vita al Tonchinese: questo vuol dire che c’è sempre un contrasto cromatico tra le estremità scure e il resto del corpo. Essendo però un mantello dal colore molto intenso, il tutto non sarà poi così netto ed evidente. Allo stato attuale i colori riconosciuti sono:
Nella variante Milk ha gli occhi chiari (“acqua marina”, una tonalità verde-azzurro) e le punte sono meno marcate con il resto del corpo. In quella Point ha gli occhi blu-azzurri e le punte sono piuttosto marcate rispetto al resto del corpo. Il Solido, invece, ha gli occhi verdi-gialli e le punte del manto sono pressocche invisibili: crea l’illusione di avere un colore omogeneo.
Il Tonchinese, sin dai primi mesi di vita, mostra il carattere amorevole e dolce che mantiene da adulto. I cuccioli nascono sempre rosa, il colore del pelo sarà visibile più avanti, ed è più pallido rispetto a quello di chi ha raggiunto la maturità: si intensifica con il passare del tempo e si stabilizza a circa due anni di vita.
L’accoppiamento è possibile tra due esemplari della stessa razza, con un Burmese e (stando alle regole imposte dagli standard al 2020) con un Asian Longhair. Le gravidanze in media portano alla nascita di quattro piccoli.
L’aspettativa di vita media è di 13/15 anni, anche se alcuni esemplari possono superare i 20 anni d’età. Visto che ha poco sottopelo, non riesce a sopportare il freddo e, in generale, non gradisce gli sbalzi di temperatura.
Essendo molto energico e quasi sempre in movimento, raramente soffre di obesità (a meno che non segua una alimentazione scorretta). Non si ammala facilmente e non sono mai state registrate predisposizioni a determinate malattie genetiche. Può contrarre le malattie comuni a tutti i gatti.
Tuttavia, è bene fare attenzione all’igiene orale e controllare periodicamente gli occhi: può soffrire di atrofia progressiva della retina. Nei casi più gravi, può portare alla cecità, ma è diagnosticabile con un test studiato ad hoc.
Come per qualsiasi amico a quattro zampe, bisogna fare attenzione che segua una alimentazione sana e bilanciata, che gli garantisca il giusto apporto di tutti i nutrienti di cui necessita: minerali, vitamine, proteine e fibre. Considerato il suo grande dispendio di energie, una dieta di qualità – che si adatti alla sua età e al suo stato di salute – è indispensabile.
In commercio esistono delle linee di cibi confezionati creati ad hoc per rispondere a questa esigenza. Ne esistono alcuni anche per contribuire all’igiene orale.
Le cure di cui necessita sono minime. È sufficiente spazzolarlo e passare sul manto un panno di camoscio una volta alla settimana.
Le orecchie devono essere pulite, solo quando necessario, con prodotto specifico. Le unghie possono essere spuntate con apposite forbicine e bisogna essere sempre certi che i suoi denti siano in salute.
Al momento non risultano allevamenti riconosciuti sul territorio nazionale, ma è comunque opportuno verificare le credenziali dei centri che ci vendono un felino, considerando oltretutto che la cifra non è di poco conto.
Necessita di molto esercizio fisico, che dovrà soddisfare con opportune sessioni di gioco. Non è raro che voglia uscire a esplorare, vista la sua spiccata curiosità.
Anche l’appetito dipende dalla sua notevole energia. Con le ciotole interattive potrà seguire una dieta sana, combinata al movimento.
Se il Tonchinese segue una corretta socializzazione ed è abituato al contatto con altri suoi simili, allora la convivenza con i gatti è possibile. Assicuriamoci che siano avvenute le presentazioni nella maniera migliore e che gli spazi diano loro modo di avere un rifugio, un luogo più intimo dove sentirsi al sicuro.
Lo stesso vale per la convivenza con i cani. Questo amico a quattro zampe è un buon candidato a stringere legami con altre specie, sempre a patto che l’introduzione sia graduale e tenga conto dell’indole e dei bisogni di tutti gli attori in gioco. In generale, comunque, ama le interazioni sociali.
La creatività dei più piccoli è pane per i denti di un felino di questa razza. Il rapporto con i bambini è destinato a essere ricco di sorprese e, per questo, estremamente stimolante. In ogni caso, visto che si tratta pur sempre di un animale istintivo e per certi versi selvatico, è bene monitorare le sessioni di gioco e intervenire qualora ce ne fosse bisogno.
Al contrario, non è adatto agli anziani, a chi non ha più l’energia necessaria per stargli dietro. Ha sempre bisogno di essere coccolato e tenuto in considerazione. La vita tranquilla non fa per lui.
La sua indole molto incline al contatto umano ha fatto sì che il Tonchinese che venisse scelto, e addestrato, per la pet therapy. È una pratica molto diffusa negli Stati Uniti d’America, dove alcuni esemplari tirano su il morale agli anziani nelle case di cura e ai pazienti nelle corsie degli ospedali.
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