Somalo | |
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Esemplare di gatto Somalo |
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Dati generali | |
Etimologia | Il nome ne indica la zona d’origine |
Genitori | Razza che deriva direttamente dall’Abissino |
Presente in natura | No |
Longevità | 13-15 anni |
Impieghi | Animale da compagnia |
Riproduzione | |
Fecondità | È possibile farlo accoppiare con l’Abissino e con esemplari della stessa razza |
Caratteristiche | |
Pelo | Medio-lungo |
Colori | Lepre, Rosso, Blu, Fulvo, Sorrel |
Peso | da 4 kg a 6 kg |
Informazioni | |
Prezzo | Da 700 a 1000€ |
Origine | Stati Uniti |
Il Somalo è un gatto a pelo lungo, che ha ottenuto un ufficiale riconoscimento nel 1978. Deve le sue origini a seguito di vari incroci fatti in Inghilterra, zona di prima e maggiore diffusione. Il suo più antico antenato è il gatto Abissino, dal quale ha ripreso moltissime caratteristiche sia fisiche che caratteriali. È vivace, allegro e molto affettuoso con padroncini e amici umani: ama stare in compagnia ma spesso ha bisogno anche di momenti di solitudine e privacy.
Scheda informativa del Somalo | |
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Taglia | Media |
Per bambini | Va trattato con il dovuto rispetto ma può essere un ottimo compagno di giochi |
Con altri gatti | Non preferisce la compagnia dei suoi simili, ma può conviverci serenamente |
Con cani | Può diventare un ottimo amico per un cane, è consigliato, però, offrirgli dei luoghi in cui fuggire o nascondersi quando ne sente il bisogno |
Anallergico | No |
Tendenza al sovrappeso | Questa tendenza può essere scongiurata offrendogli del regolare esercizio fisico |
Tendenza a fuggire | Molto curioso, può avere una tendenza ad allontanarsi, ma difficilmente fugge, è molto affezionato al padrone |
Il Somalo è un gatto con una storia particolare. Deve i suoi natali all’Inghilterra, in un periodo che si concentra nel secondo dopo guerra. Dunque le sue origini sono abbastanza recenti.
Si giunse all’attuale esemplare di gatto Somalo a seguito dell’incrocio fra un Abissino (suo più diretto antenato) e un gatto sicuramente a pelo lungo. Sulla stessa origine più remota dell’Abissino stesso, ci sono moltissimi dibattiti in corso, ancora non sanati da nessuna notizie certa.
C’è chi pensa che sia l’Abissino sia il Somalo siano gatti originari della vecchia Abissinia, ovvero l’attuale Etiopia e delle zone della Somalia; qualcun altro, invece, sostiene che queste due razze non siano altro che i reduci degli antichissimi gatti sacri ai Faraoni, venerati e divinizzati in tutto l’Egitto.
Fino ad oggi, queste rimangono teorie non troppo accreditate, o almeno che non hanno un fondamento storico certo. La somiglianza fra l’Abissino e il Somalo con i gatti egiziani antichi è assolutamente certa e indiscussa, ma è altrettanto sicuro che queste non sono le uniche razze che presentano caratteri del genere.
Forse, allora, qualunque razza di gatto che conosciamo al girono d’oggi ha qualche gene che riprende la morfologia più antica del gatto egiziano? La storia non ci aiuta molto da questo punto di vista, dato che è molto difficile stabilire con certezza alcuni avvenimenti.
Ciò che rimane certo è il fatto che il Somalo fu chiamato così per la sua incredibile somiglianza all’Abissino (razza più antica), in base dunque alla vicinanza geografica fra i due presunti paesi d’origine.
Molto simili ma non uguali, i due gatti hanno una grande differenza: il pelo. Generalmente, nei vari accoppiamenti, il gene a pelo lungo è quello recessivo, tanto che infatti nell’Abissino notiamo il pelo decisamente molto corto.
Per chissà quale modifica genetica particolare, dall’accoppiamento fra un Abissino e un gatto a pelo lungo, invece, fu proprio quest’ultimo gene a dominare. Così, dunque, si presentò la necessità di creare una nuova razza che, nonostante avesse delle caratteristiche simili a quelle dell’Abissino, si differenziava da essa in un aspetto palese e importante: il pelo lungo.
Anche su questo, ci furono diversi pareri discordanti. C’è stato addirittura chi credeva che non fosse così necessario dividere le due razze. Sarebbe bastato considerarle come due varianti di una stessa tipologia di gatto: una a pelo corto, l’altra, più recente, a pelo lungo.
Come arrivò in Inghilterra? Probabilmente l’Abissino giunse in tempi ancora più antichi, durante l’Ottocento a seguito del rientro in patria di alcune truppe britanniche di ritorno dall’Africa. Qui si diffuse, fu allevato e si mischiò sicuramente con altre razze.
Qualcosa di certo lo sappiamo. Dopo il secondo conflitto mondiale, come spesso avvenne per moltissime razze di tanti animali, anche l’Abissino stesso rischiò l’estinzione. Qualche appassionato provò a portare avanti la razza, anche con discreto successo, tentando la riproduzione sulla base dei pochi esemplari rimasti.
Fu proprio in questo momento che si mischiarono Abissini e gatti a pelo lungo. In questo frangente, dunque, il gene del pelo lungo iniziò a diventare dominante e contribuì alla creazione di quello che oggi è il nostro gatto Somalo.
Un’allevatrice britannica, poi, portò esemplari di gatto Somalo in altre zone del mondo, quali l’Australia, la Nuova Zelanda e il Nord America, dove divennero subito molto famosi e richiesti.
Mano a mano che la nuova razza si diffondeva ed era sempre più richiesta, si cominciò a parlare di riconoscimento ufficiale. Il Somalo ottenne un nome ufficiale e un suo vero riconoscimento soltanto nel 1963 quando, durante un’esposizione, un giudice lo considerò qualitativamente valutabile come uno standard di razza.
Il prezzo di un gatto Somalo si aggira fra i 600€ (per un gatto da compagnia) ai 1300-1400€ per un gatto perfettamente aderente allo standard richiesto nelle esposizioni.
Le prima parole che vengono in mente in riferimento al gatto Somalo sono vivacità e intelligenza. Ha un carattere dolcissimo ma allo stesso tempo testardo e furbo.
È socievole con tutti, sia con i componenti della sua famiglia, sia con gli estranei: sarà sempre pronto a giocare, dare e ricevere coccole e cercare compagni di avventure con cui trascorrere le giornate in allegria.
La sua dolcezza è tale da portarlo perennemente alla ricerca di attenzioni, costanti e incessanti: stabilità un rapporto strettissimo col padrone, il quale arriverà quasi a “stancarsi” di giocare tutto il giorno con lui, senza mai avere un attimo di pace.
Ha sicuramente bisogno dei suoi momenti di privacy e solitudine da dedicare a sé stesso e alla cura del suo corpo, ma questo non significa che ama stare solo, anzi! Decide lui, ovviamente, quando sente il bisogno di isolarsi dal resto del mondo e rilassarsi in autonomia, ma questi momenti durano sempre molto poco.
Per il resto della giornata, vuole compagnia e attenzioni: se ci fosse necessità di lasciarlo solo tante ore al giorno, per motivi differenti fra lavoro e impegni vari, è importante abituarlo fin da cucciolo a questa condizione.
Solamente così, ci potremo ritrovare in casa un gattino dolce e affettuoso che non ci distruggerà tutto per ripicca e vendetta di essere rimasto da solo. Anche perché, fra l’altro, questo avviene raramente dal momento che il Somalo è un gatto essenzialmente tranquillo e non rumoroso. È sì vivace, vispo e molto attivo, ma non è un distruttore di case!
Fa pochissimo rumore in casa e ha sempre voglia di scoprire oggetti da scovare dietro i mobili o nascosti chissà dove. Si diverte poi ad acciuffare qualunque tipo di preda, che sia essa un animaletto o un giochino che si muove da rincorrere.
Il rapporto che instaura con il suo padroncino è davvero incredibile. Dolcissimo, affettuoso e molto tenero, arriverà ad avere una condizione quasi di simbiosi con colui che sceglie che modello da seguire. Si distaccherà difficilmente da questa persona, anzi non la lascerà sola neanche un istante!
Anche dentro casa, seguirà il suo amico umano in ogni stanza, senza mai allontanarsi troppo da lui: vive per il suo umano e ha paura che lo possa lasciare solo troppo tempo o abbandonarlo. Per evitare questo, se lo tiene il più stretto possibile ogni volta che può.
Non dimentichiamoci che il Somalo rimane comunque un gatto e per sua indole è un felino predatore: questo lo porta ovviamente a voler essere sempre in movimento, sempre alla ricerca di qualcosa da trovare.
Così, se decidiamo di prendere un cucciolo di gatto Somalo da tenere in un appartamento, dovremo assicurarci che lui abbia uno spazio all’aperto sufficiente per sfogare le sue energie e divertirsi come meglio può. Dunque, un giardino è sempre molto consigliato.
È molto disponibile nei confronti sia dell’uomo sia di altri animali, specialmente se gatti. Anzi, sarà felicissimo di condividere la casa con qualche amico a 4 zampe. Questo, però, ad una condizione: lui ha un carattere dominante, quindi il rapporto che stabilità con gli altri eventuali gattini deve essere di “sottomissione”.
A lui le redini del gioco, a lui il dominio degli spazi e della casa: gli altri si dovranno quindi adattare. Per questo motivo, se volessimo adottare un compagno di vita per il nostro gatto Somalo, sarà importante scegliere un esemplare tranquillo e pacato, che non si faccia problemi da questo punto di vita.
Il gatto Somalo è una razza a pelo lungo di taglia media, con un’aspettativa di vita che si aggira fra i 13 e i 16 anni.
Le zampe del gatto Somalo sono abbastanza lunghe e magre, snelle e slanciate, con piedi di forma ovale. Danno al gatto un’andatura elegante e una posa fiera e degna.
Il tronco è snello e longilineo: è slanciato e con un portamento raffinato e fine. In generale, è una razza molto proporzionata.
Il peso per un esemplare maschio di razza pura di gatto Somalo si aggira intorno ai 5-6 kg; quello per una femmina sta fra i 4 e i 5 kg.
L’altezza si aggira intorno ai 20-25 cm per un maschio, 17-20 cm per le femmine.
La testa è piccolina, con un musetto allungato e perfettamente proporzionato. Le orecchie sono grandi, hanno una forma triangolare, sono dritte e sempre pronte a percepire qualunque suono o movimento. Ricoperte qua e là di pelo.
Gli occhi sono grandi, generalmente verdi o tendenti al giallo o color ambra, con sguardo vispo, dolce e sempre vigile.
La coda è abbastanza lunga, con pelo foltissimo e si arriccia verso la fine. È simile a quella di una volpe: verso la fine, il pelo è morbidissimo al tatto e fittissimo.
Il pelo è di lunghezza medio-lunga, fitto e folto, è molto morbido al tatto e di un colore vividissimo e lucente. È caratterizzato dal cosiddetto effetto “ticking”, termine inglese che indica una particolarità del colore: ogni 2 o 3 ciuffi, c’è una tendenza ad avere tonalità e sfumature diverse. Questo avviene soprattutto sulla coda o sulla testa.
I colori per un gatto Somalo sono i più svariati. Quello più comune e diffuso è il rossiccio-marroncino, con varie sfumature sparse qua e là e le zampe di colore scuro, di solito nero. Possiamo anche trovare esemplare di colore grigio- argento scuro tendente al blu o beige-crema tendente al rosa chiaro.
I cuccioli sono molto teneri e dolci, ma anche vispi e iper attivi. Amano le coccole e passare le giornate in compagnia a divertirsi con i loro amici umani o animali. Se la spassano simulando combattimenti o lotte varie, “gare” che devono assolutamente e necessariamente vincere per uscirne soddisfatti a pieno.
Sono intelligenti e curiosi a tal punto da voler esplorare ogni singolo angolo della casa e del giardino. Curiosi e furbi al punto giusto, amano giocare a nascondino e ingegnarsi nel trovare la soluzione al tutto.
Come ogni gattino, l’attività che il cucciolo di Somalo preferisce in assoluto è quella del rincorrere oggetti in movimento, palline, gomitoli o qualunque altro giochino per gatti fatto appositamente per il loro divertimento.
Piace molto la compagnia, sia degli umani che degli altri cuccioli, ma è importante abituarli a questo fin da piccoli, in modo da sviluppare un rapporto di amicizia sano e reciproco. Da cuccioli sono molto agitati e iper attivi, ma poi con gli anni placano la loro agitazione e diventano più tranquilli e pacati.
Non ha grossi problemi a livello di salute: bisogna però fare attenzione all’esemplare di gatto Somalo che si va a prendere. Essendo una razza che deriva da accoppiamenti di Abissino e altri esemplari di gatti a pelo lungo non ben definitivi, sarà bene chiedere che i genitori abbiamo tutto in salute.
Assicuriamoci dunque se il nostro Somalo abbia ereditato particolari imperfezioni o malattie genetiche dovute a incroci venuti male.
Per quanto riguarda l’alimentazione, non ci sono grosse avvertenze da consigliare, se non controllare che abbia sempre cibo di ottima qualità che gli dia il giusto fabbisogno necessario al sostentamento quotidiano.
Fare attenzioni alle dosi: al gatto Somalo piace mangiare, dunque sarà bene controllare i pasti e fare in modo che non diventi troppo ingordo. La sua furbizia lo porta spesso a prendere o cercare cibo in ogni parte della casa e approfittare dell’assenza dell’umano per impadronirsene, facendo poi finta di niente. Sarà bene quindi non lasciare mai qualcosa da mangiare nei paraggi.
Il pelo del gatto è molto folto e lucente, dunque necessita di essere spazzolato una o due volte a settimana, per togliere i peli in eccesso e fare in modo che ci sia una perdita eccessiva sparsa per la casa.
Le orecchie vanno controllate costantemente, visto anche che il gatto spesso tende a gironzolare in giardino o in spazi esterni: potrebbe entrare qualcosa che disturba il suo equilibrio e benessere. Lavarle con prodotti appositi è consigliabile.
Le unghie vanno tenute sempre sotto controllo e, in caso di crescita eccessiva, vanno spuntate con adeguate forbicine.
Il gatto Somalo è una razza non troppo richiesta o conosciuta in Italia, comunque sembrerebbe ci siano un po’ di allevamenti nel nostro paese: in Lombardia, in Piemonte e in Trentino.
Il gatto Somalo è un felino di cui non risulta difficile prendersi cura. È affabile e dolcissimo, sempre disponibile con l’uomo e con i suoi amici umani o animali per giocare e condividere le cose di casa. Amichevole coi bambini e con gli anziani, ottimo per stare in casa.
Socializzare con lui non sarà difficile dal momento che, fin da cucciolo, è il primo a venirci incontro e fare in modo che venga stabilito un bel rapporto duraturo di amicizia.
Gli unici accoppiamenti permessi con questo tipo di razza sono quelli con gli Abissini, i suoi diretti antenati.
Il gatto Somalo è così vivace, vispo e giocherellone che spesso si ha quasi l’impressione di avere in casa non un gatto, ma un cane! Riguardo l’idea più comune riguardo ai gatti, che sono schivi, riservati e vivono sostanzialmente in solitudine la maggior parte del tempo, il gatto Somalo è tutto il contrario! Disponibile con l’uomo sempre, pronto a giocare e divertirsi in compagnia in ogni momento della giornata.
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