Lykoi | |
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Esemplare di Lykoi |
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Dati generali | |
Etimologia | Il nome deriva dalla parola greca lycos, che significa “lupo” |
Genitori | Mutazione genetica apparsa nell’allevamento di Johnny Gobble in Tennessee |
Presente in natura | Sì |
Longevità | 12-15 anni |
Impieghi | Animale da compagnia |
Riproduzione | |
Fecondità | Accoppiamenti ammessi con gatti domestici a pelo corto |
Caratteristiche | |
Pelo | Molto corto o nudo |
Colori | Roano |
Peso | da 3 kg a 6 kg per i maschi, da 2 a 5 kg per le femmine |
Informazioni | |
Prezzo | Da 900 a 1400 € |
Origine | Stati Uniti D’America |
Da una mutazione genetica spontanea è nato un gatto dall’aspetto davvero unico: il Lykoi ha un nome particolare che si riferisce proprio alle sue caratteristiche fisiche. Infatti si tratta di un Micio che, a dispetto delle apparenze un po’ “inquietanti”, ha un temperamento allegro e socievole.
Un piccolo gatto “spelacchiato” che sembra quasi un canide selvatico, ma che racchiude un cuoricino tutto giochi e coccole.
Scheda informativa del Lykoi | |
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Taglia | Medio-piccola |
Per bambini | Sì, ma attenzione a non invadere troppo il suo spazio personale |
Con altri gatti | Sì, socievole e tranquillo |
Con cani | Sì, specie se abituato sin da cucciolo |
Anallergico | No |
Tendenza al sovrappeso | Sì, deve pertanto seguire sempre una dieta sana |
Tendenza a fuggire | No, è piuttosto abitudinario e domestico |
La razza Lykoi è stata riconosciuta nel 2012 dalla TICA (The International Cat Association). Nonostante sia così recente, però, non si tratta di un gatto “creato” apposta dagli allevatori. Nel 2011 il signor Johnny Gobble e la moglie si accorsero che alcuni gattini nati dalle loro cucciolate avevano un aspetto molto strano: il loro mantello non era come quello di tutti gli altri gatti e sembrava quasi che avessero un problema alla pelle.
Il motivo? Era molto corto e rado in alcune zone del corpo, mentre in altre – come attorno agli occhi e al muso – era decisamente più lungo. Insomma, una vera rarità che all’inizio li mise in allarme ma che poi, effettuando i dovuti test, rivelò un’altra verità: quei due cuccioli avevano una mutazione genetica rarissima che li faceva somigliare, appunto, a dei gatti-lupo.
Da quel momento decisero di tramandare questo gene ad altre cucciolate, incrociando questi gatti-lupo con normali gatti domestici a pelo nero e scuro. Da quel momento è nato il Lykoi come razza, inserita anche nel Livre Officiel des Origines Félines nel 2017.
La mutazione genetica del Lykoi è recessiva, dunque ancor più rara di quanto si possa credere. Trovarne un esemplare è molto difficile ma, stando alle informazioni sugli allevamenti esistenti, il prezzo varia tra i 900 e i 1.400 euro.
Il Lykoi è un gatto con un carattere che non corrisponde affatto al suo aspetto a detta di alcuni un po’ “inquietante”. Apparentemente potrebbe sembrare selvaggio, poco propenso al contatto umano e con uno sguardo penetrante che non promette niente di buono. Ma sono solo pregiudizi!
In realtà il gatto-lupo è dolcissimo e molto più socievole della maggior parte degli esemplari di altre razze feline. Adora giocare e fare amicizia praticamente con tutti, persino con i cani.
Il gatto Lykoi è perfetto per la vita domestica, ma non disdegna stare all’aria aperta per dar libero sfogo a tutte le sue energie.
L’aspetto del Lykoi è davvero unico nel suo genere. Non per niente viene chiamato gatto-lupo, proprio perché non è come gli altri suoi simili: ha un aspetto selvatico e arruffato che lo fa somigliare a un canide più che a un gatto.
È un gatto di taglia medio-piccola, dalla corporatura agile e snella ma al contempo muscolosa e resistente.
Si stima che in media un esemplare di Lykoi pesi tra i 3 e i 5 kg, mentre l’altezza in genere non supera i 20-25 cm.
Il Lykoi ha una sorta di macchia glabra sul viso con il pelo che cresce più lungo nell’area attorno a occhi, naso e muso. Le orecchie sono grandi e glabre, proprio come il naso, mentre gli occhi sono di media grandezza e di forma ovale.
Le zampe sono snelle e ben proporzionate al resto del corpo.
La coda è lunga e si assottiglia alla punta, ricoperta da pochissimo pelo.
Il mantello è il pezzo forte del Lykoi, ricoperto da pochissimi peli e anche piuttosto radi. Per via della mutazione genetica il pelo non cresce uniformemente, il centro del muso è “nudo” così come altre zone del corpo come le orecchie. Nonostante l’aspetto “scombinato” e arruffato, però, il Lykoi è morbidissimo! Alcuni Lykoi sono completamente glabri, come gli Sphynx.
Il mantello del Lykoi è roano, composto cioè da una base nero-grigia con una miscela di peli bianchi e neri.
Come tutti i gattini, anche i piccoli Lykoi sono energici e vitali. Adorano giocare e combinarne di ogni, ma hanno bisogno di qualche attenzione in più. Non dimentichiamo che si tratta di gattini glabri o con pochissimo pelo alla nascita e quindi sono più delicati dei propri simili.
Non ci sono problemi di salute noti a proposito di questo gatto, fatta eccezione per le malattie e i disturbi della pelle. Avendo pochissimo pelo è particolarmente sensibile alle temperature estreme e non può stare alla luce diretta del sole.
Il Lykoi tende a mangiare più del dovuto, visti la mancanza di pelo e il conseguente bisogno di riscaldare il corpo. Un esemplare adulto non dovrebbe mangiare più di due pasti al giorno, nelle quantità giuste e senza eccedere, evitando così obesità e problemi correlati a essa.
Se è vero che col poco pelo che si ritrova il Lykoi non ha bisogno di essere spazzolato quotidianamente, d’altro canto necessita di molti più bagnetti. Come lo Sphynx, la mancata protezione del pelo fa sì che produca maggiori quantità di sebo (anche maleodorante), perciò si deve pulire in modo costante e con i prodotti giusti.
Il web non segnala attualmente allevamenti di Lykoi attivi in Italia.
Un Lykoi vuole prima di tutto la compagnia della famiglia, specialmente dei bambini, che sono i suoi umani preferiti. È molto amichevole e socievole ma anche giocherellone ed energico, perciò non aspettatevi il classico gatto che sta a poltrire tutto il giorno sul divano.
È bene fornirgli giocattoli e spazi per giocare, soprattutto tiragraffi o mensole in cui saltare e arrampicarsi. Vanno bene anche i giochi interattivi, data la sua spiccata intelligenza.
Quando sono apparsi i primi Lykoi, si pensava che avessero un qualche disturbo della pelle per via del loro essere così “spelacchiati”. Da alcuni test è risultato, però, che si trattava di un gene recessivo che provoca appunto il diradamento del pelo. Lo stesso che gli allevatori hanno cercato di trasmettere ad altre cucciolate, creando la nuova razza.
Il gene in questione provoca quella che viene chiamata in medicina ipotrichia, ovvero la carenza congenita di follicoli piliferi. Ecco perché a questo gatto non cresce normalmente tutto il pelo!
Per via del suo aspetto peculiare, il Lykoi è stato soprannominato “gatto mannaro”.
C’è un fascino del tutto speciale nel Lykoi, il “gatto lupo” dall’aspetto inconfondibile. Non è un caso che venga chiamato così: guardandolo saltano agli occhi…
Il gatto Lykoi è una di quelle creature le cui apparenze potrebbero ingannare e, ad esempio, quasi nessuno si aspetta che abbia un carattere affabile…