Khao Manee | |
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Esemplari di Khao Manee |
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Dati generali | |
Etimologia | Dalla lingua thai, Khao Mani che letteralmente significa “gemma bianca“ |
Genitori | Antica e rara razza di origine thailandese |
Presente in natura | No |
Longevità | 10-15 anni |
Impieghi | Animale da compagnia |
Riproduzione | |
Fecondità | Molto raro, sono vietati gli incroci con altre razze |
Caratteristiche | |
Pelo | Corto |
Colori | Bianco |
Peso | Tra 2 e 5 kg |
Informazioni | |
Prezzo | Circa 10.000€ |
Origine | Originario della Thailandia |
Il Khao Manee, tradotto “gemma bianca”, è una razza particolarmente rara e dall’aspetto misterioso. Ha origini molto antiche, e viene citata in testi del XIV secolo.
Particolarmente apprezzato dai Reali del Siam, che ne avevano l’esclusiva, questo gatto ancora oggi è considerato un portafortuna. Il nome lo deve al suo manto e ai suoi occhi che somigliano a due gemme preziose.
Scheda informativa del Khao Manee | |
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Taglia | Media |
Per bambini | Splendido compagno di giochi per i più piccoli |
Con altri gatti | Preferisce il rapporto col suo padrone umano, ma non disdegna la compagnia dei suoi simili |
Con cani | Se adeguatamente presentati possono andare d’accordo |
Anallergico | No |
Tendenza al sovrappeso | Non esente dal rischio se non alimentato adeguatamente, ma di base non ha una grossa tendenza ad ingrassare |
Tendenza a fuggire | Gatto curioso ma sempre molto attaccato al suo padrone |
Proviene dalla Thailandia e, prima che gli venisse dato il nome odierno, si chiamava Khaao Plort, letteralmente “tutto bianco”. I primi documenti che ne parlano sono poesie sui felini, nella fattispecie è citato nel Tamra Maew.
Questo amico a quattro zampe era il preferito del Re del Siam, Chulalongkorn Rama V, che ha regnato sulla Thailandia dal 1868 al 1910. La leggenda narra che durante l’invasione dei francesi e degli inglesi, il Re abbia nascosto tutti gli esemplari di questa razza presenti a corte per paura che gli venissero sottratti.
Non è facile da trovare e, fino al 1999, nessun esemplare è mai uscito dal Paese d’origine. È l’anno in cui Colleen Freymuth, un’americana specializzata nella salvaguardia delle specie in via di estinzione, ha inserito il Khao Manee in un programma ad hoc. Successivamente il testimone è passato a Frédéric Goedert, allevatore francese.
Questo fattore dipende dalla disponibilità e dalla linea di sangue, il cosiddetto pedigree. Il costo di un esemplare ancora cucciolo si aggira attorno ai 10 mila euro. Questo a dimostrazione del valore e dalla rarità di questa razza.
Non sono presenti centri certificati in Italia, ma il consiglio è sempre quello di affidarsi a allevamenti riconosciuti, così da evitare di imbattersi in truffe online. Soprattutto quando si tratta di certe cifre, la purezza deve essere più che certa.
Chi decide di adottare un Khao Manee non se ne pentirà. Si tratta di un gatto in grado di esternare i propri sentimenti verso chi considera famiglia come pochi altri suoi simili. Fosse per lui sarebbe un’ombra dell’uomo, letteralmente.
Ama giocare e questo aspetto lo rende perfetto anche per la convivenza con i bambini. Per certi versi ha dei comportamenti simili al cane: è in grado di riportare indietro una palla esattamente come il migliore amico dell’uomo.
Come tutti i felini, ha i propri momenti di follia e lo si può sorprendere a correre in giro per casa senza che abbia una meta precisa. Rimane comunque un animale molto equilibrato e capace di mantenere la calma.
È un amico a quattro zampe curioso e sempre di buon umore. Dimostra la propria intelligenza in ogni sua manifestazione. Riesce a essere socievole anche nei confronti di chi non conosce.
Questo felino si presenta con una corporatura slanciata ed elegante, tipica dei felini che provengono dall’oriente.
Oltre a essere di ottima compagnia, è anche molto bello esteticamente. Dà un’idea di regalità. Il dimorfismo sessuale è molto importante.
Gli arti anteriori sono leggermente più corti di quelli posteriori. Il Khao Manee riesce ad avere l’effetto propulsivo tipico dei felini, capaci di grandi salti (sia in altezza che in lunghezza). I cuscinetti delle zampe sono rosa.
Lo scheletro risulta essere molto sottile; la schiena e i fianchi sono ben arcuati.
Sono variabili che cambiano soprattutto a seconda del sesso dell’esemplare che ci si ritrova di fronte. Di solito le femmine sono più minute e leggere dei maschi. Ecco perché l’altezza, al garrese, si aggira intorno ai 25/30 centimetri per le prime; ai 30/35 per i secondi.
Per quanto riguarda il peso, invece, si parla di un range che va dai due ai cinque chili per le femmine; dai tre ai cinque per i maschi. Le dimensioni da gatto adulto le raggiunge al compimento del primo anno di età.
La testa risulta essere fine ed elegante, di forma triangolare. I lineamenti si presentano molto arrotondati, ma con degli zigomi accentuati lateralmente.
Il naso, in sagittale, è leggermente ricurvo, e questo gli conferisce un profilo leonino. Il muso è rosa.
Le orecchie, di taglia media, sono molto aperte, soprattutto nelle femmine.
La particolarità del Khao Manee, però, è rappresentata dagli occhi. Sono a forma di gemma e ricordano dei gioielli incastonati nel marmo. Lo standard di razza si concentra su questo aspetto in special modo. Lo sguardo è penetrante, ha la capacità quasi di ipnotizzare.
La coda in genere è grossa, spessa all’attaccatura. L’estremità, di solito, è arrotondata.
Il manto di questo amico a quattro zampe è corto e sottile. Al tatto risulta setoso e denso. Il motivo del pelo è solido e uniforme.
Stando a determinate documentazioni, il pelo – quando è carico di elettricità statica – potrebbe addirittura diventare fosforescente carezzandolo in una notte di luna piena.
Tra i colori ammessi c’è solo il bianco, viene tollerata una sola eccezione: una macchia grigia tra le orecchie del cucciolo di Khao Manee, che sparisce completamente da adulto.
Il colore degli occhi, di cui abbiamo già parlato, è una caratteristica imprescindibile dello standard di razza. Può variare dal blu molto chiaro allo zaffiro, passando per il verde smeraldo e quello peridotite, fino al giallo zaffiro. Inoltre, non è rara l’eterocromia: occhi di colori differenti l’uno dall’altro.
Se nascono con un mantello diverso dal bianco, non vengono considerati come appartenenti alla razza. Verranno comunque conservati nei programmi riproduttivi, perché il gene W (responsabile del pelo chiaro) è dominante e nasconde il vero colore del pelo. Ecco perchè, in genetica, il bianco è considerato ‘assenza di colore’ e non una tinta in sé.
I veri Khao Manee sono omozigoti (WW) o eterozigoti (Ww). Da due genitori Ww, una percentuale bassa di gattini del gene W saranno colorati. Con loro si passerà quindi a un allevamento selettivo. Verranno fatti accoppiare con esemplari bianchi, così da ritrovare il cosiddetto “non colore”.
I cuccioli nascono tutti rosa all’inizio, soltanto in un secondo momento prendono il colore bianco ermellino che li contraddistingue.
L’aspettativa di vita media va dai 10 ai 15 anni. Questo amico a quattro zampe non riesce a sopportare le basse temperature, ecco allora che un’attenzione maggiore da parte di chi se ne prende cura potrebbe preservarlo da eventuali malattie.
Non è esente dal sovrappeso, anche se è raro che soffra di obesità, soprattutto se fa un corretto esercizio fisico. Gli servirà per mantenersi in forma e a incanalare correttamente le proprie energie: così non avrà ripercussioni dal punto di vista psicologico.
Non sono state registrate predisposizioni a patologie genetiche particolari, questo gatto può soffrire delle malattie comuni a tutti i felini. Anche se il colore del mantello farebbe pensare a una propensione alla sordità, questa condizione si verifica molto meno frequentemente che in altri felini dello stesso colore, ma di razza differente.
Come per qualsiasi amico a quattro zampe, bisogna fare attenzione che segua una alimentazione sana e bilanciata, che gli garantisca il giusto apporto di tutti i nutrienti di cui necessita: minerali, vitamine, proteine e fibre.
In commercio esistono delle linee di cibi confezionati creati appositamente per rispondere a questa esigenza. Ne esistono alcuni anche per contribuire all’igiene orale. Questo gatto è conosciuto per avere un palato non troppo esigente, ma l’utilizzo di scodelle interattive sarà il miglior modo di nutrirlo senza farlo annoiare.
Il gatto Khao Manee è estremamente vanitoso ed eccentrico. Di conseguenza si occuperà lui stesso della propria igiene. Tuttavia, è consigliabile passare un guanto umido sul pelo ogni tanto, così come spazzolarlo una volta a settimana. La perdita di pelo è quasi inesistente, considerata la pressoché assenza di sottopelo.
Inoltre si raccomanda di pulire gli occhi con delicatezza, quando necessario.
Gli allevamenti di questa razza sono ancora poco diffusi in Occidente. Questo gatto è riconosciuto solo dalla TICA – The International Cat Association – come “nuova razza non classificata”. Sono assolutamente proibiti gli incroci con le altre razze.
Visto che non è raro che si faccia passare un esemplare di gatto bianco comune per un Khao Manee, la prudenza non è mai troppa e bisogna esigere che tutta la documentazione sia in regola prima di procedere all’acquisto.
Al momento non risultano allevamenti riconosciuti sul territorio nazionale, ma è comunque opportuno verificare le credenziali dei centri che ci vendono un felino, considerando oltretutto che la cifra non è di poco conto.
Come il ‘cugino’ siamese è un gatto molto affettuoso e chiacchierone. Necessita di un corretto movimento fisico perché si mantenga flessibile e stimolato sia dal punto di vista organico che psicologico.
La fuga non è tra i suoi pensieri. L’attaccamento a chi considera famiglia è troppo forte per spingerlo a esplorare nuovi orizzonti. Tuttavia, non commettiamo l’errore di sottovalutare la curiosità propria di qualsiasi felino.
In genere non è molto goloso e va d’accordo con i suoi simili. Lo stesso vale per i cani, a patto che le presentazioni vengano fatte il più precocemente possibile e nel modo giusto: nel rispetto di tempi, spazi e indole di entrambi i soggetti in ballo.
Questo amico a quattro zampe ama passare il proprio tempo con i più piccoli, ma anche loro devono dimostrare di rispettarlo e di non prevaricare la sua natura. Il suo essere, a volte, particolarmente attivo non è detto che si sposi alla perfezione con proprietari anziani che hanno bisogno di tranquillità. Di qualsiasi età sia il suo amico bipede, è bene che sia moderatamente attivo.
L’arrivo di un gatto in casa, specialmente se si tratta della prima esperienza, non può essere una novità inaspettata: per il nuovo arrivato è infatti fondamentale preparare un’accoglienza adeguata e predisporre al meglio ogni dettaglio. Questo vale per qualsiasi felino, ma soprattutto per questa razza dagli occhi magnetici.
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