Korat | |
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Esemplare di Korat |
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Dati generali | |
Etimologia | Prende il nome dalla regione thailandese d’origine, provincia di Nakhon Ratchasima, detta anche provincia di Korat |
Genitori | Antica razza di origine thailandese |
Presente in natura | No |
Longevità | 15-20 anni |
Impieghi | Animale da compagnia |
Riproduzione | |
Fecondità | Autorizzata la riproduzione solo tra esemplari della stessa razza |
Caratteristiche | |
Pelo | Corto |
Colori | Blu |
Peso | Tra 3 e 5 kg |
Informazioni | |
Prezzo | Non quantificabile |
Origine | Molto antiche, le prime testimonianze risalgono al 1350 |
Il Korat è una razza di gatti la cui provenienza è da collocare a Phimai, un comune ubicato nel nord – est della Thailandia, dove questo gatto prende viene chiamato “si sawat”, ovvero “colore del seme di sawat”. È una razza di gatto domestico a pelo corto, abbastanza longilineo e con poco grasso corporeo, anche se risulta parecchio pesante considerate le dimensioni.
Questo felino è di origine molto antica ed è anche soprannominato “gatto della buona fortuna”, venivano infatti dati come dono alle neo – coppie di sposi e alle persone che godevano di buona fama all’interno del territorio; per moltissimo tempo e fino a qualche tempo fa questo splendidi felini non venivano acquistati, ma semplicemente donati.
Scheda informativa del Korat | |
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Taglia | Medio/Piccola |
Per bambini | Adatto ai bambini che sanno essere abbastanza delicati e rispettosi, in quanto questo sensibile gatto tende a fuggire in seguito a movimenti bruschi |
Con altri gatti | Se presentati bene, la convivenza tra simili è serena |
Con cani | È una razza molto sensibile ai rumori, va fatto abituare per bene alla sua compagnia e, soprattutto, al suo abbaiare |
Anallergico | No |
Tendenza al sovrappeso | Se non fa abbastanza esercizio potrebbe incorrere in un eccessivo aumento di peso |
Tendenza a fuggire | Esploratore per natura ma, in genere, difficilmente abbandona casa sua |
Come già accennato il Korat è un gatto le cui origini sono molto antiche, le prime fonti che attestano la loro presenza risalgono ad un manoscritto del 1350, il “Thai Tamra Maew” tradotto in inglese in “The Cat – Books Poems”, ovvero un trattato sui gatti, famoso per contenere delle poesie e dei racconti sui felini considerati di buon auspicio e tali poesie erano accompagnare da vere e proprie descrizioni e illustrazioni visive.
Alla fine del 1800 questi felini comparvero in Gran Bretagna con il nome di “Blue Siamese”, ma non riscossero successo perché non considerati conformi dai giudici, i quali sostenevano che questi mici non avessero le caratteristiche dei siamesi; per tale motivazione i gatti scomparvero nel 1901.
Risulta pressoché impossibile stimare un prezzo per un esemplare di questa razza, non solo perché risulta quasi impossibile trovare un allevamento che si occupi di questa razza, ma anche perché questi gatti sono rari; per di più, questi, soprattutto nel loro Paese natio, venivano regalati e mai venduti.
Il Korat tendenzialmente è un gatto che ha un carattere parecchio forte e che non mostra mai segni di paura, sono inoltre parecchio indipendenti e non amano che qualcuno imponga loro qualcosa. Questo però non significa che non siano anche parecchio dolci; sono infatti molto malleabili e amano parecchio giocare con i bambini e sono in grado di convivere e di giocare anche con altri animali. Tendenzialmente in presenza di altri animali domestici tendono ad assumere il controllo e potrebbero esserci degli screzi se non viene accettato come animale alfa.
Sono gatti che miagolano moltissimo e che emanano suoni anche piuttosto forti, soprattutto in presenza di pericoli; anche durante i pericoli, non sono gatti che tendono a mostrare le unghie o essere aggressivi. Amano tantissimo giocare con tutti i membri della famiglia e con tutte le persone di tutte le età, tuttavia esistono alcune differenze tra i comportamenti di uno maschio e quello di una femmina; le ultime sia quelle che sterilizzate che non, risultato più indipendenti e volenterose dei maschi e hanno un modo di giocare che risulta più aggressivo di quello dei maschi. I maschi d’altro canto sono più tranquilli, soprattutto se sono castrati.
Le zampe sono ben proporzionate al reso del corpo, le zampe anteriori risultano leggermente più corte di quelle posteriori, sono ovali e permettono al gatto di muoversi con molta agilità ed eleganza. I cuscinetti sono di colore blu o grigio scuro oppure di colore lavanda con delle leggere sfumature di colore rosa.
Il corpo è abbastanza piccolo e non crescono moltissimo; per di più questi gatti anche in fase adulta non raggiungono le normali dimensioni di qualsiasi altro gatto della stessa età, a tal punto che anche in piena maturità il Korat viene confuso per un gatto cucciolo.
Il peso di un Korat maschio si aggira tra i 4 e i 5 kg, mentre per una femmina tra i 3 e i 4 kg; per quanto riguarda invece l’altezza, questa oscilla tra i 25 e i 30 cm, sia per i maschi che per le femmine, anche se alcune femmine possono essere leggermente più basse dei maschi. Sono quindi gatti abbastanza piccoli e che non superano generalmente il peso appena elencato.
Se la si vede da di fronte o da dietro, la testa tende a presentarsi a forma di cuore con discreta ampiezza tra gli occhi. Il mento e la mascella risultano parecchio pesanti e massicci. Le orecchie sono grandi e le punte tendono ad arrotondarsi, anche se la base risulta parecchio larga.
Per quanto riguarda gli occhi, questi risultano parecchio grandi e luminosi, sono rotondi e generalmente sono di colore verde con qualche sfumatura color ambra o di colore giallo. Il colore degli occhi risulta completo e definitivo non appena il gatto raggiunge l’età adulta, ovvero intorno ai quattro anni.
La coda è di media lunghezza, anche se risulta più pesante e più spessa alla base e tende ad assottigliarsi andando verso la punta, che risulta parecchio arrotondata.
Il pelo è molto corto e generalmente parecchio lucente; risulta anche parecchio sottile in tutta il corpo e per tale motivo necessita di parecchia attenzione. Più il pelo è corto e più tende ad essere particolarmente brillante e inoltre il Korat non è dotato di sottopelo.
Il colore del pelo è variabile; tendenzialmente è di colore blu e le punte sono di colore argento. Altra peculiarità è il colore dei capelli che tendono ad essere molto più chiari alla radice e presentano delle sfumature di colore blu scuro prima delle punte che risultano essere di colore argento. Non sono ammesse presenza di chiazze o sfumature di colore bianco.
I cuccioli, come tutti i cuccioli di gatto, sono particolarmente delicati e necessitano di vivere in un ambiente molto caldo. Le cure e le attenzioni, fino allo svezzamento, spettano solo ed esclusivamente alla madre; è vietato toccarli, soprattutto a mani nude, perché i gatti nascono senza pelo e sono parecchio delicati. Solo dopo lo svezzamento risulterà possibile accudire il gattino.
Il Korat tendenzialmente è un gatto molto robusto e forte, nonostante le ridotte dimensioni, tuttavia possono incombere in una malattia genetica che prende il nome di gagliosidiosi, una malattia rara e ti tipo congenito, caratterizzata dal deposito lisosomiale, enzima necessario per il metabolismo che può essere di forma lieve e grave e che porta inevitabilmente alla morte.
I primi sintomi solitamente compaiono intorno ai due – tre mesi di vita del gatto e comportano sintomi quali: tremori alla testa con difficoltà di coordinazione del corpo; si diagnostica con un esame del sangue e delle urine. Questa non si presenta necessariamente a tutti i gatti, ma è considerata una delle possibili malattie per questa razza. Tendenzialmente sono cani abbastanza longevi, la loro aspettativa di vita infatti oscilla tra i 15 e i 20 anni e sono stati riscontrati casi di gatti che hanno vissuto anche per 23 anni.
Il Korat necessita di un’alimentazione prettamente carnivora, tuttavia essendo anche gatti molto piccoli non necessitano di tanta quantità di cibo. Questi gatti inoltre non disdegnano altri alimenti quali merluzzo e nasello, che possono essere cucinati al vapore.
Circa due volte al mese è possibile somministrare loro anche un uovo, soprattutto durante i mesi invernali. Tuttavia risulta necessario chiedere al veterinario, il quale potrà stilare una dieta ben specifica, prendendo in considerazione una serie di fattori del peloso, quali età, stato di salute e stile di vita.
Questi gatti non necessitano di particolari cure per il pelo, soprattutto perché non sono dotati di sottopelo; risulterà quindi bastevole una spazzolatura regolare da fare una o massimo due volte alla settimana. Risulta indispensabile che si presti particolare attenzione alla cura delle orecchie e degli occhi, per evitare l’accumulo di cerume o sporcizia che possono compromettere anche la vista e l’udito del gatto.
Secondo il sito Anfi non risultano in Italia allevamenti che si occupano di questa razza; il motivo risiede infatti nella sua rarità non solo nel resto del mondo, ma anche nel suo Paese d’origine.
Il Korat come tutti i gatti tende a saltare parecchio, per questo risulterà necessario comprare loro un trespolo che permette loro di arrampicarsi in totale sicurezza; inoltre è consigliabile l’acquisto di un tiragraffi per permettere al gatto di limarsi le unghie ed è altrettanto consigliabile comprare dei giochi, per renderli attivi e per fare in modo che questi non si annoino.
Inoltre è importante che, come per tutti i gatti, questi siano muniti di lettiera ed è fondamentale che il terriccio utilizzato sia di buona qualità per permettere al gatto di espletare i propri bisogni senza disagio alcuno. Sono gatti che soffrono particolarmente il freddo, quindi risulterà necessario coprirli, soprattutto durante i mesi invernali e nelle giornate particolarmente fredde. Non è raro infatti vedere un Korat infilarsi sotto le coperte per cercare del calore; e se si decidesse di portarlo in giro è necessario coprirlo per evitare che possa raffreddarsi.
Il Korat comparve per la prima volta negli Stati Uniti d’America intorno agli anni ’50; nel 1959 infatti il primo allevamento ad importare una coppia di Korat per scopi riproduttivi, in questo territorio, fu il “Cedar Glen”. I gatti in questione erano un maschione di nome Nara e una femmina di nome Darra. Nel 1966 inoltre il Korat venne a tutti gli effetti accettato, grazie ai grandiosi sforzi di un allevatore del Maryland, nello status ufficiale di campionato.
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