Gatto Dwelf

Gatto Dwelf
gatto dwelf

Esemplare di Gatto Dwelf

Dati generali
Etimologia Il nome significa “elfo nano” e si riferisce al suo particolare aspetto
Genitori American Curl + Sphynx + Munchkin
Presente in natura No
Longevità 8-12 anni
Impieghi Animale da compagnia
Riproduzione
Fecondità Sono consentiti tutti gli incroci con American Curl, Sphynx e Munchkin
Caratteristiche
Pelo Nudo, senza pelo
Colori Sono ammesse tutte le varianti di colore
Peso Tra 2 e 3 kg
Informazioni
Prezzo Circa 2.000 – 3.000 €
Origine Stati Uniti d’America

Un piccolo elfo dalle zampe cortissime. Potremmo descrivere così il gatto Dwelf, una simpatica creatura che deriva dall’incrocio di tre razze particolarissime: American Curl, Sphynx e Munchkin. Il risultato? Un Micio che cresce pochissimo, completamente nudo e con le orecchie arricciate, dotato di un carattere affettuoso e al contempo molto curioso.

Scheda informativa del Birmano
Taglia Piccola
Per bambini Sì, adora giocare con i piccoli di casa
Con altri gatti Sì, non ha problemi a socializzare con i suoi simili

Con cani Sì, anche con i cani si mostra socievole e amichevole
Anallergico
Tendenza al sovrappeso
Tendenza a fuggire No

Origini storiche della razza

Il gatto Dwelf è apparso per la prima volta nel 2005, contemporaneamente al gatto Bambino. Si tratta di una razza felina che non esiste in natura ma che è stata appositamente creata a partire dall’incrocio di American Curl, Sphynx e Munchkin. Attualmente non è riconosciuta come razza a sé ma come razza “sperimentale” (Experimental New Breeds per la TICA).

Prezzo

Considerata la rarità degli allevamenti, presenti per lo più solo su territorio americano, gli esemplari di questa razza costano tra i 2.000 e i 3.000 euro.

Carattere

Il gatto Dwelf è piccolo nella taglia ma anche nella personalità! Questo adorabile Micio dall’aspetto strano è molto affettuoso e giocherellone, di quelli che vogliono stare sempre in compagnia delle persone ma anche di altri animali.

Proprio per tale ragione tende a soffrire la solitudine se non stimolato a sufficienza e se lasciato da solo per troppo tempo. C’è chi paragona il gatto Dwelf a un cagnolino per via del suo carattere socievole, quindi possiamo dire a gran voce che sia il perfetto animale da compagnia per le famiglie (anche con bambini).

Caratteristiche fisiche

Senza dubbio il gatto Dwelf è uno dei più insoliti e particolari che esistano. Ha un fisico minuto con zampe cortissime e orecchie arricciate, oltre al musetto da “elfo” tipico delle razze che derivano dallo Sphynx.

Corpo

Il corpo del Dwelf è compatto e massiccio, con una buona muscolatura e il pancino ben pronunciato.

Peso e altezza

In genere gli esemplari di questa razza hanno un peso compreso tra 2 e 3 kg e sono alti al massimo 23 cm.

Testa

La testa è di forma triangolare con zigomi pronunciati e grandi occhi espressivi e luminosi. Per questo viene paragonato a un piccolo elfo! Dall’American Curl ha ereditato le orecchie arricciate mentre dallo Sphynx la totale assenza di pelo e anche di vibrisse e sopracciglia.

Zampe

Le zampe sono corte come quelle del Munchkin e in genere non superano i 7 cm di lunghezza.

Coda

La coda è lunga e sottile, ancor di più sulla punta e come il resto del corpo priva anch’essa di pelo.

Pelo

Il gatto Dwelf non ha neanche un pelo! Caratteristica ereditata dallo Sphynx che è il gatto “nudo” per eccellenza.

Colore

La razza Dwelf ammette tutti i colori e non esistono delle particolari varianti associate a questi esemplari.

Cuccioli

I cuccioli di Dwelf sono piccoli ma resistenti, ma hanno bisogno di attenzioni specifiche viste le loro peculiarità. Non dimentichiamo che si tratta di gattini senza pelo, perciò maggiormente esposti a lesioni, problemi della pelle e agli sbalzi di temperatura. Ricordiamo, inoltre, che prima di adottare un gattino di qualsiasi razza sarebbe opportuno che avesse raggiunto almeno le 12 – 15 settimane di vita.

Salute

Nonostante l’aspetto, il gatto Dwelf è piuttosto resistente e muscoloso, ma dobbiamo fare attenzione ad alcuni problemi di salute tipici della razza. Il fatto di essere privo di pelo lo rende maggiormente esposto a problemi e malattie della pelle ad esempio, così come agli sbalzi di temperatura (in estate potrebbe scottarsi al sole!). Ma c’è di più perché, date le zampe corte come il Munchkin, gli esemplari di questa razza tendono a sviluppare problemi alla colonna vertebrale come la lordosi spinale.

Indicazioni sull’alimentazione

Il gatto Dwelf è tutto fuorché schizzinoso e adora mangiare, anche perché ha bisogno di tante energie per mantenere una temperatura corporea accettabile. Se a questo aggiungiamo la voglia di giocare e muoversi, ci ritroviamo di fronte a un Micio goloso che potrebbe ingerire troppo cibo rispetto al suo fabbisogno. Meglio optare per pasti sani e non troppo pesanti, con ingredienti che favoriscano il mantenimento della pelle.

Toelettatura

Anche il gatto Dwelf ha bisogno della toelettatura, anzi gliene serve una quotidiana molto più rispetto ad altri gatti! L’assenza di pelo fa sì che produca grandi quantità di sebo che devono essere gestite al meglio. Dobbiamo fargli il bagnetto almeno una volta al giorno usando prodotti specifici per gatti nudi, che possiamo farci suggerire dal veterinario.

Allevamenti

Gli allevamenti di gatto Dwelf sono piuttosto rari e la gran parte di essi si trovano negli Stati Uniti d’America, dove la razza è stata creata.

Prendersi cura

Adottare un gatto deve essere una scelta fatta con grande consapevolezza e responsabilità, specialmente quando si tratta di un Micio come il Dwelf che ha esigenze particolari.

Se è vero che è il gatto perfetto per la vita in appartamento, d’altra parte dobbiamo fornirgli tutto ciò che gli occorre per essere felice a cominciare dalla compagnia, dai momenti di gioco e da posti al calduccio in cui sonnecchiare senza risentire delle basse temperature.

Curiosità

C’è stato un tempo in cui si credeva a creature minuscole come elfi e folletti dei boschi, dotati di poteri magici. La stessa cosa si è pensata a lungo dei gatti, creature a tratti mistiche e spirituali, capaci di penetrarti con uno sguardo. E poi c’è lui, il gatto Dwelf, il cui nome deriva dall’unione delle parole “dwerf” ed “elf” che si traduce come “elfo nano” o “mezzo elfo”.