Cymric | |
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Esemplare di gatto Cymric |
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Dati generali | |
Etimologia | Il nome deriva dal termine “Cymru“, parola in gaelico per dire “Galles“ |
Genitori | Sono definiti a tutti gli effetti dei Manx a pelo lungo, è quindi da loro che hanno origine |
Presente in natura | no |
Longevità | 13-15 anni |
Impieghi | animale da compagnia |
Riproduzione | |
Fecondità | Accoppiamenti possibili con esemplari della stessa razza, Manx, British Shorthair, British Longhair |
Caratteristiche | |
Pelo | Medio |
Colori | Tabby, Tigrato, Nero, Seal, Blu, Ardesia, Cannella, Daino, Rosso, Bianco. Sia Bicolore che Tricolore. |
Peso | Tra 3 e 5 kg |
Informazioni | |
Prezzo | Tra 1000 e 1500€ |
Origine | Mutazione genetica del Manx |
Il Cymric è una razza di gatto di taglia media, conosciuto in genere come gatto Manx a pelo lungo. Non a caso è stata selezionata proprio a partire da quest’antichissima razza con la quale ha in comune la sua caratteristica peculiare, cioè l’assenza di coda.
È un gatto originario degli Stati Uniti d’America molto affettuoso e vivace, un inguaribile giocherellone con un’andatura davvero particolare e buffa che lo fa somigliare a una palla da bowling che rotola quando si muove.
Scheda informativa del Gatto Cymric | |
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Taglia | Medio/Grande |
Per bambini | Sa essere un compagno molto paziente per loro |
Con altri gatti | Con i suoi simili basterà che ognuno rispetti tempi e spazi reciprocamente per una convivenza tranquilla |
Con cani | Se adeguatamente presentati sa convivere serenamente con i cani |
Anallergico | No |
Tendenza al sovrappeso | Questa è una tendenza nota in questi gatti e spesso dovuta ad un fattore genetico |
Tendenza a fuggire | Generalmente si tratta di esemplari molto attaccati alla famiglia adottiva e poco propensi alla fuga |
Il Cymric fino a non molto tempo fa non era riconosciuto come razza a sé, bensì come semplice mutazione genetica del più antico Manx, il gatto senza coda per antonomasia.
Sulle origini del Manx esistono tante storie diverse una delle quali addirittura biblica che racconta che questo gatto dormiva mentre Noè caricava gli animali sull’Arca rischiando di rimanerne fuori. Svegliatosi di colpo, con un balzo felino riuscì appena in tempo ad entrarvi ma le porte si stavano già chiudendo e perciò vi rimase incastrata la coda, che fu mozzata.
Un’altra leggenda racconta, invece, che il Manx proveniva da uno dei vascelli dell’Invincibile Armada spagnola, quella radunata dal re di Spagna Filippo II nel 1587 per contrastare la crescente potenza marittimo-commerciale dell’Inghilterra e per porre termine alla cosiddetta “guerra degli ottant’anni”, che affondò davanti alle coste dell’Isola di Man nella terribile Battaglia di Gravelinga nel 1588.
Le reali origini del Manx sarebbero, invece, legate agli scambi commerciali via mare tra Fenicia e Giappone. In quest’occasione i marinai crearono inavvertitamente questa nuova razza felina quando portarono a bordo alcuni gatti giapponesi con la coda avvitata allo scopo di catturare i topi che infestavano le navi.
A partire dagli anni Trenta negli Stati Uniti d’America iniziarono ad allevare i primi gatti Manx importati dalla Gran Bretagna e soltanto circa trent’anni dopo, negli anni Sessanta, apparvero i primi esemplari di Cymric proprio a partire da questa razza. Il Cymric non è altro che una mutazione genetica naturale del Manx in cui il carattere genetico del pelo lungo è presente in forma recessiva.
A distanza di tanti anni il Cymric non è ancora riconosciuto come razza felina a sé dalla gran parte delle associazioni che lo considerano semplicemente un Manx a pelo lungo, ma alcune come la TICA – The International Cat Association ne hanno stilato lo standard.
Il Cymric è una razza di gatto poco diffusa, anzi piuttosto rara, perciò il suo costo è maggiore rispetto a quello di altre razze feline e per un esemplare proveniente da un allevamento riconosciuto si aggira in media tra i 1000 e i 1500 euro.
È un gatto che potremmo definire spumeggiante: è sempre allegro e giocherellone con tutti, adora stare in compagnia ed è sempre pronto a elargire coccole e fusa a destra e a manca.
Il gioco per il Cymric non è soltanto un’occasione per socializzare e legare con i membri della sua famiglia e con gli estranei, ma anche un modo per mettere a frutto il suo naturale istinto da cacciatore.
Proprio la socializzazione è uno dei punti di forza di questo morbidissimo gatto che non solo riesce ad adattarsi con facilità alla vita in famiglia, ma sa anche gestire bene il rapporto con gli estranei con i quali, dopo un’iniziale e comprensibile diffidenza, si comporta amichevolmente. Tutto dipende dal riuscire a guadagnarsi la sua fiducia.
Si dimostra anche un gatto molto intelligente, in grado di imparare in autonomia molte cose e di apprendere velocemente comandi e abitudini in casa. È un animale perspicace con un ottimo spirito di osservazione che riesce a valutare sempre la situazione nel momento specifico, dimostrandosi un gatto senza paura come pochi.
Se da un lato il Cymric è molto vivace, dall’altro sa anche godersi la tranquillità della casa. Quando non gioca e non è impegnato a “rincorrere” i membri della sua famiglia, si comporta come il gatto più docile e tranquillo che ci sia.
È un gatto di taglia media e a pelo lungo, quasi identico al gatto Manx del quale non è altro che una variante genetica. Ha una corporatura solida e robusta caratterizzata dalla tipica testa rotonda e dall’assenza di coda, proprio come il Manx. In generale possiamo dire che il Cymric sia un gatto tutto tondeggiante, tanto che quando si muove somiglia a una buffa palla che rotola per terra!
Le zampe sono robuste e muscolose, con un’ossatura pesante. Come nel Manx quelle anteriori sono corte e ben distanziate a differenza delle zampe posteriori che sono molto più lunghe e massicce. Questa differenza di lunghezza tra zampe anteriori e posteriori conferisce al Cymric la tipica postura con il dorso rialzato, considerevolmente più alto rispetto alle spalle.
Il corpo è massiccio, con un’ossatura robusta e muscoloso quanto basta per dare già alla vista un senso di resistenza e solidità.
Il torace è largo mentre il tronco è tarchiato, con la groppa più alta delle spalle e i fianchi molto più larghi rispetto a tutte le altre razze di gatto. Tenendo conto delle proporzioni, quindi del rapporto tra lunghezza e spessore delle zampe e della coda, circonferenza e forma del torace, oltre che della testa, possiamo dire che il Cymric rientri nella struttura morfologica dei Cobby.
Come accade nella gran parte delle razze feline, anche nella razza Cymric il peso ideale varia a seconda del sesso dell’esemplare.
In genere le femmine sono leggermente più piccole dei maschi per questo le prime pesano intorno ai 3 – 5 chilogrammi mentre i maschi pesano tra i 4 e i 5 chilogrammi. L’altezza, invece, non cambia in base al sesso dell’esemplare e si attesta in media tra i 30 e i 35 centimetri.
La testa del Cymric è rotonda, leggermente più lunga che larga e con la fronte arrotondata. Il muso è leggermente più lungo che largo con un naso di media grandezza, zigomi sporgenti, guance e mascelle prominenti e, infine, mento forte e robusto.
Le orecchie sono più larghe alla base che alla punta e leggermente rivolte all’esterno, ben distanziate tra loro e ricoperte all’interno da un folto ciuffo di pelo.
Anche gli occhi sono rotondi, come il resto del corpo del Cymric, grandi e dei più svariati colori sempre in armonia con il colore del mantello.
La coda nel Cymric è determinante non soltanto perché definisce e rende riconoscibile la razza felina, ma anche perché in base alla conformazione di essa possiamo distinguere tre diverse varianti di questo gatto:
Il mantello del Cymric è di media lunghezza, dovuto alla presenza di un gene recessivo che lo distingue dal più antico gatto Manx. Il pelo è molto soffice al tatto, più lungo all’esterno e con uno spesso sottopelo, e si allunga progressivamente dalla testa alla groppa.
Il Cymric può essere di diversi colori sia monocolore e tabby che tigrato, bicolore oppure tricolore e sono ammessi i colori nero (seal, blu), grigio ardesia, cannella (cinnamon, faon), daino, rosso e bianco.
Il motivo colourpoint, ovvero la tipica colorazione a motivo siamese, non è molto comune.
Il gene del pelo lungo è recessivo nella razza di gatto Manx, normalmente a pelo corto, perciò il Cymric geneticamente prende vita da due genitori Manx che posseggano entrambi questo gene recessivo.
La genetica non è generosa con questa razza di gatto e determina in parte la scarsa diffusione di esemplari sia di Manx che di Cymric.
In genere le femmine producono cucciolate con pochi gattini che difficilmente sopravvivono a causa del gene che provoca l’assenza della coda, un gene considerato semi-letale: se i piccoli omozigoti hanno ereditato questo gene da entrambi i genitori non riescono a completare lo sviluppo già in fase fetale e muoiono nel grembo materno.
I pochi gattini che riescono a sopravvivere, invece, sono quelli che ereditano dai genitori soltanto un gene dell’assenza di coda, mentre l’altro è normale.
Questa storia genetica ci spiega perché gli allevatori incrociano esemplari senza coda con esemplari con la coda e, soprattutto, perché è assolutamente sbagliato far accoppiare tra di loro i Cymric. Ciò causerebbe non solo la morte prematura di un quarto dei gattini della cucciolata, ma anche l’insorgere di numerose malattie e difetti genetici.
Il Cymric è una razza di gatto dalla sana e robusta costituzione che, se si esclude l’incidenza di alcune patologie particolari, riesce a vivere molto a lungo, in media intorno ai 15 anni.
Come accade per la gran parte delle razze anche il Cymric può essere soggetto ad alcune malattie legate alla sua eredità genetica.
In particolare in questo gatto è molto comune in rischio di contrarre la Sindrome di Manx che si manifesta quando il gene mutato blocca in un certo senso la crescita della colonna vertebrale causando delle pericolose anomalie sia della colonna che del midollo spinale (la spina bifida ad esempio) ma anche a livello della vescica, dell’intestino e delle zampe posteriori.
In questo caso l’aspettativa di vita del gatto si abbassa notevolmente riducendosi addirittura a 5 anni.
Tra e altre patologie a cui è soggetto il Cymric troviamo il megacolon, una malattia spesso di origine nervosa che porta il colon a non riuscire più a contrarsi per eliminare le feci. Il megacolon talvolta può essere una conseguenza della Sindrome di Manx.
Questo gatto può soffrire, inoltre, di intertrigine, ovvero un’infezione alle pieghe della pelle, di distrofia della cornea, una brutta malformazione dell’occhio, e può essere particolarmente sensibile alle comuni malattie orali come gengivite e tartaro. Per questo si raccomanda un’accurata e costante igiene orale.
L’alimentazione del Cymric deve essere sana e bilanciata, mai affidata al caso soprattutto perché si tratta di un gatto estremamente goloso che, se non controllato, potrebbe mangiare enormi quantità di cibo con la conseguente tendenza a ingrassare.
Per evitare che il gatto diventi sovrappeso dobbiamo fornirgli pochi pasti non troppo abbondanti e a base di ingredienti semplici e salutari.
Possiamo nutrire il Cymric utilizzando tre diversi approcci, da scegliere sia in base alle nostre abitudini e al tempo che possiamo dedicare alla preparazione dei pasti sia tenendo conto delle eventuali indicazioni del veterinario, per scongiurare l’insorgere o l’aggravarsi di eventuali problemi di salute.
L’approccio più classico è la dieta a base di croccantini rigorosamente di ottima qualità, ai quali possiamo affiancare le scatolette di cibo umido. Il cibo secco non è soltanto un modo “veloce” per alimentare il nostro gatto ma anche molto efficace per mantenere i denti puliti e le gengive in salute.
L’importante è sempre regolarsi con le quantità seguendo le istruzioni indicate nella confezione per regolarci con le porzioni. Non dimentichiamo mai che il gatto abbia sempre dell’acqua fresca a disposizione.
Alcuni proprietari di felini scelgono di alimentare il proprio gatto seguendo la dieta BARF, ovvero con un’alimentazione principalmente a base di carne (pollo, coniglio, cuore, fegato) oppure pesce crudo. Si tratta di un’alimentazione più “univoca” che a detta di molti produce degli ottimi effetti sulla salute del gatto.
Entrambi gli approcci sono giusti se seguiti con intelligenza e oculatezza ma è pur vero che l’ideale sarebbe optare per una dieta mista, che alterna croccantini, cibo umido e pietanze preparate in casa. In questo modo il gatto sarà anche più invogliato a mangiare (anche se il Cymric è talmente goloso che di certo alimentarlo non sarà mai un problema) perché gli offriamo un’ampia gamma di nutrienti e sostante che fanno bene alla salute e allo stesso tempo stuzzichiamo le sue papille gustative variando tra sapori, profumi e consistenze sempre diverse.
Il mantello a pelo semi-lungo del Cymric richiede un’accurata manutenzione, di certo è meno impegnativo rispetto a quello di altre razze di gatti a pelo lungo ma pur sempre bisognoso di cure e attenzioni.
Specialmente nei periodi di muta, perde parecchio pelo caratteristica che può diventare un problema fastidioso in casa. A prescindere dagli inconvenienti domestici, è buona norma spazzolarlo almeno un paio di volte alla settimana per mantenere il pelo sempre lucido e pulito.
In Italia attualmente non sono attivi allevamenti di Cymric riconosciuti dall’ANFI né dalle altre associazioni o club di razza. Questa razza di gatto è parecchio rara e gli unici allevamenti che si occupano della sua selezione si trovano principalmente in Nord America e in Gran Bretagna.
Il Cymric è un gatto dal temperamento tranquillo e allo stesso tempo allegro e vitale, che ben si adatta alla vita domestica e che adora trascorrere il suo tempo a giocare e divertirsi in compagnia dei suoi amici umani.
Com’è proprio dei gatti, ha una invidiabile capacità di adattamento in tutti i sensi, anche a livello di socializzazione. Il suo carattere amichevole fa sì che non abbia problemi a legare con la famiglia e allo stesso tempo che non abbia minimamente paura di alcun ché, nemmeno degli estranei con i quali dopo un’iniziale diffidenza si comporta in modo amorevole.
Alla luce di queste caratteristiche possiamo affermare che il Cymric sia un’ottima compagnia per i bambini, con i quali si mostra sempre pronto a giocare ma allo stesso tempo coccolone e affettuoso.
Anche se si tratta di un gatto molto paziente non dimentichiamo mai, però, che è pur sempre un gatto ed è giusto che vi sia sempre un adulto a supervisionare la situazione per evitare spiacevoli incidenti.
Generalmente non ha difficoltà a convivere con gli altri gatti ma ha bisogno dei suoi tempi per abituarsi alla presenza di un suo simile in casa. Stessa cosa vale per i cani, con i quali può tranquillamente dividere la casa a patto che, in ogni caso, vengano fatte le dovute presentazioni in modo graduale e tranquillo e che a ogni amico a quattro zampe della casa vengano riservati i giusti spazi e la giusta autonomia.
Questa razza non ama molto la solitudine, anzi soffre parecchio se viene lasciato da solo in casa per troppo tempo. Per questo la compagnia di una persona anziana sarebbe l’ideale: avrebbe a disposizione quasi 24 ore su 24 una compagnia, tante coccole e le attenzioni che richiede.
Il nome deriva dall’antica lingua celtica e si può tradurre letteralmente “paese della Gallia”, anche se in realtà questo gatto non ha nulla a che vedere con la provincia romana corrispondente all’attuale Francia.
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