Gatto d’Angora | |
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Esemplare di Gatto d’Angora |
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Dati generali | |
Etimologia | Il nome ne indica la zona d’origine ed il termine “angora” o “gatto d’Angora” viene talvolta utilizzato, impropriamente, per indicare gatti a pelo semilungo di origine incerta, o meticci. |
Genitori | Antica razza originaria della Turchia |
Presente in natura | No |
Longevità | 15-18 anni |
Impieghi | Animale da compagnia |
Riproduzione | |
Fecondità | È tollerata la riproduzione tra esemplari della stessa razza |
Caratteristiche | |
Pelo | Semi-Lungo |
Colori | Nero, Blu, Rosso, Tabby, Tabby-bianco, Lavanda, Cannella |
Peso | Circa 4-5 kg i maschi, 3-4 kg le femmine |
Informazioni | |
Prezzo | Tra 500 e 900€ |
Origine | Originario della regione di Ankara, in Turchia |
Col nome di gatto d’Angora Turco o semplicemente Angora si intende una razza naturale di gatti domestici di taglia media originaria della Turchia centrale e più precisamente della regione di Ankara, che presta il suo nome anche a specifiche razze di capre e conigli.
L’aspetto del gatto d’Angora è caratterizzato da un corpo elegante e sinuoso e da un pelo lungo e lucente.
Questo gatto è dotato di una grande agilità, che sfrutta al massimo assecondando il suo spiccato istinto di cacciatore ed esplorando a fondo ogni ambiente in cui si trova fino a rintanarsi in zone elevate e poco accessibili.
È un animale estroverso e affettuoso che si interesserà di qualunque cosa stiate facendo e si aspetterà di ricevere lo stesso livello di interesse da parte vostra.
Se viene ignorato per troppo tempo è probabile che cerchi di attirare la vostra attenzione con qualche dispetto, come rovesciare qualche oggetto giù dalla tavola finché non volgerete lo sguardo verso di lui.
Va perfettamente d’accordo con altri animali domestici, purché sia loro perfettamente chiaro che a comandare in casa è lui.
Scheda informativa del Gatto d’Angora | |
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Taglia | Media |
Per bambini | Sa affezionarsi ai bambini e giocare con loro, è ovvio che pretende un giusto rispetto dei suoi spazi |
Con altri gatti | Generalmente preferisce essere l’unico animale di casa, ma se cresciuto insieme ad un altro suo simile o dato il tempo giusto per conoscersi, la convivenza serena è possibile |
Con cani | Se ha spazi dove evadere e trovare il suo spazio e ha imparato a conoscere il cane, la convivenza è possibile |
Anallergico | No |
Tendenza al sovrappeso | Questa razza non ha una particolare tendenza all’aumento di peso, ma va tenuta comunque sotto controllo l’alimentazione e garantito l’esercizio |
Tendenza a fuggire | S’impegna a far valere la sua libertà quindi va tenuto d’occhio, ma di norma rimane molto affezionato alla sua famiglia |
Nessuno sa con certezza come o quando si sia originata questa razza antichissima.
Sono in molti a supporre che il gatto d’Angora turco sia un discendente del gatto di Pallas (Otocolobus manul), un felino selvatico a pelo lungo presente in Asia e dalle dimensioni simili a quelle di un gatto domestico, ma questa teoria non è considerata molto attendibile: il gatto di Pallas presenta delle differenze importanti rispetto a quelli domestici ed è improbabile che si sia ritrovato ad accoppiarsi con loro.
È invece molto più probabile che l’Angora turco discenda da dei gatti selvatici di origini africane. La mutazione a gene recessivo responsabile del pelo lungo si è probabilmente manifestata in modo spontaneo diversi secoli fa e si è mantenuta nelle generazioni successive in regioni – come quella di Ankara – montuose e relativamente isolate dall’esterno, che rendevano difficile l’accoppiamento tra razze diverse.
Nella seconda metà del 1700 il naturalista francese De Buffon sosteneva che i gatti a pelo lungo provenissero dall’Asia Minore, oggi denominata Anatolia e compresa nel territorio della Turchia.
Qualunque sia l’origine esatta di questa razza sappiamo quindi che essa si è sviluppata molto tempo fa in Turchia e nelle regioni limitrofe.
Secondo una leggenda lo stesso profeta Maometto (vissuto tra il VI e il VII secolo d.C.) era un grande amante dei gatti e un giorno arrivò a strapparsi via una manica del suo abito pur di non disturbare la sua adorata Muezza, gatta d’Angora che stava dormendo tra le sue braccia.
I gatti a pelo lungo vennero importati in Francia e Gran Bretagna da Turchia, Persia, Russia e Afghanistan almeno a partire dal 1600, e nel secolo successivo cominciarono a diffondersi anche in America.
Inizialmente i gatti d’Angora vennero considerati estremamente pregiati dagli appassionati e riscossero un discreto successo presso le prime associazioni feline: pare che a una esposizione londinese del 1890 un’allevatrice abbia rifiutato un’offerta di 5000 dollari per il suo esemplare preferito.
Col passare del tempo, tuttavia, il Persiano si impose come razza più popolare e amata in Europa e l’Angora fu incrociato ripetutamente con esemplari di questa razza per aumentare la lucentezza del loro pelo.
In un secondo momento vennero effettuati incroci indiscriminati tra Persiani, Angora e vari gatti russi a pelo lungo senza più distinguere attentamente tra le razze, riunite insieme in un’unica categoria denominata semplicemente Longhair. Per questa ragione l’Angora originario finì per scomparire entro la fine del XIX secolo, eccetto che nella sua terra natia.
All’inizio del XX secolo il governo turco, in collaborazione con lo Zoo di Ankara, avviò un meticoloso programma di allevamento per preservare la razza pura di gatti Angora dal pelo bianco e con gli occhi blu e ambra; si tratta di un programma che va avanti ancora oggi.
Lo zoo dava particolare importanza agli Angora con occhi di colore diverso tra loro perché erano considerati “toccati” da Allah: si pensava che anche Muezza, la gatta di Maometto, avesse questa caratteristica. Per questa ragione era diventato difficile importare dei gatti di questa razza, ma nel 1965 un’allevatrice di nome Liesa F. Grant riuscì a portarne una coppia in America.
Molto presto anche altri seguirono il suo esempio e procedettero a sviluppare la razza fuori dalla Turchia. Gli Angora bianchi vennero registrati dalla CFA nel 1968 e due anni dopo furono ammessi alle competizioni; gli altri colori furono riconosciuti ufficialmente solo nel 1978.
Il prezzo di un esemplare di gatto d’Angora turco varia dai 500€ ai 900€, costo variabile a seconda delle caratteristiche.
L’aspetto sinuoso ed elegante di questo gatto, con la sua ossatura leggera e sottile, potrebbe far pensare ad alcuni che si tratti di un animale fragile e delicato, ma l’Angora turco è in realtà molto atletico ed estroverso: si rivelerà ben presto un attento esploratore del suo ambiente, un ottimo osservatore e anche un nuotatore provetto, se dispone di uno specchio d’acqua in cui mettere alla prova la sua abilità.
È anche molto intelligente e socievole: ama essere al centro dell’attenzione e godere della compagnia degli esseri umani, anche estranei, lanciandosi anche in “conversazioni” piuttosto lunghe e articolate.
Ha generalmente un buon carattere ma sa essere determinato, se non testardo: se si mette in testa una cosa non c’è modo di indurlo a cambiare atteggiamento.
Ha anche un gran bisogno di giocare e a volte questo sfocia in qualche dispetto nei confronti del suo umano, soprattutto quando si accorge che non sta ricevendo tutte le attenzioni che sente di meritare.
Ecco le caratteristiche fisiche del gatto Angora Turco:
Le zampe sono lunghe, quelle posteriori più di quelle anteriori. I piedi sono piccoli, arrotondati e aggraziati.
L’Angora turco è di taglia media e i maschi sono leggermente più grandi delle femmine. Il corpo è longilineo e slanciato, sviluppandosi più in profondità che in larghezza. Le spalle sono larghe quanto il bacino, che però è leggermente più alto. La coda è lunga, parte da una base larga stringendosi progressivamente fino alla punta ed è completamente ricoperta di pelo. L’ossatura è leggera e la muscolatura solida.
Il gatto d’Angora Turco, come già accennato, è di dimensioni medie e per quanto riguarda il peso, le femmine possono pesare circa 3 – 4 kg, mentre il peso dei maschi oscilla tra i 4 e i 5 kg.
La testa è di dimensioni medio-grandi, in proporzione con la lunghezza del corpo e delle sue estremità. La forma è oblunga con lineamenti morbidi. Il naso è di lunghezza media, il collo snello e aggraziato, il mento dritto e arrotondato.
Gli occhi sono grandi e a mandorla, leggermente inclinati verso l’alto e piuttosto espressivi. Le colorazioni possibili includono il blu, dall’azzurro cielo allo zaffiro; il verde, dall’uva spina allo smeraldo; il verde-oro, oro o ambra con un anello verdastro; l’ambra, oro o rame ma senza anelli o sfumature verdi; l’eterocromia, con un occhio blu e l’altro verde, verde-oro o ambra.
Le orecchie sono grandi, larghe alla base, appuntite e munite di ciuffi di pelo. Sono piuttosto vicine tra loro e situate sulla parte superiore del capo, verticali e dritte.
Il manto ha un solo strato di pelo semi-lungo, setoso e che raramente forma dei nodi: basterà quindi una spazzolata settimanale per mantenerlo sano e lucente.
La lunghezza varia a seconda delle zone del corpo e delle stagioni ma coda e gorgiera hanno un pelo visibilmente lungo, fine e setoso. Sono visibili dei “calzoncini” (britches, zone a pelo più lungo) in corrispondenza delle zampe posteriori.
La coda è lunga, parte da una base larga stringendosi progressivamente fino alla punta ed è completamente ricoperta di pelo.
Il manto ha un solo strato di pelo semi-lungo, setoso e che raramente forma dei nodi: basterà quindi una spazzolata settimanale per mantenerlo sano e lucente.
La lunghezza varia a seconda delle zone del corpo e delle stagioni ma coda e gorgiera hanno un pelo visibilmente lungo, fine e setoso. Sono visibili dei “calzoncini” (britches, zone a pelo più lungo) in corrispondenza delle zampe posteriori.
Anche se il colore bianco è il più pregiato e popolare nel gatto d’Angora turco, sono ammesse più di 20 colorazioni diverse che includono nero, blu, rosso, tabby, tabby-bianco, lavanda e cannella.
Come tutti i cuccioli, anche questi risultano particolarmente delicati, nascono senza pelo e per tale motivo non devono essere toccati in nessun modo, soprattutto a mani nude; inoltre la cura e la manutenzione dei cuccioli spetta solo ed esclusivamente alla madre fino al momento dello svezzamento.
Soffrono molto il freddo e per questa risulterà indispensabile farli stare all’interno di un ambiente caldo e privo di umidità. Quando i gatti sono così piccoli sono particolarmente delicati e potrebbero contrarre facilmente il raffreddore, condizione che potrebbe risulterà anche parecchio grave.
L’Angora turco gode generalmente di buona salute ma gli esemplari di colore bianco e con gli occhi azzurri sono molto spesso sordi; i gatti bianchi che hanno gli occhi di colore diverso tra loro possono perdere l’udito da un solo orecchio.
Alcuni Turchi d’Angora possono poi sviluppare la cardiomiopatia ipertrofica, la più comune malattia cardiaca nei gatti, che provoca un progressivo ispessimento del cuore.
Come tutti i gatti, anche questi risultano particolarmente carnivori e amano tutte quelle pietanze a base di carne o di pollo, tuttavia risulta necessario non eccedere con i carboidrati e con i grassi.
Questi felini infatti tendono ad ingrassare, anche eccessivamente e risulta quindi fondamentale evitare tutti quei cibi che possono condurlo a tale condizione. Risulta quindi indispensabile avvalersi dell’aiuto e del supporto del veterinario; questi stilerà una dieta apposita per il gatto, prendendo in considerazione una serie di fattori, tra cui peso. stato di salute e stile di vita.
Fortunatamente questi felini non necessitano di cure particolari per quanto riguarda il pelo, una spazzolatura alla settimana infatti risulta più che sufficiente; questo perché questi gatti non sono dotati di sottopelo, quindi risulta quasi impossibile che possano presentarsi dei nodi.
Saranno necessarie spazzolature più frequenti, due o tre alla settimana, durante le stagioni di muta, ovvero in autunno e in primavera; questo per evitare che eccessivo pelo possa accumularsi e spargersi per il resto della casa. È consigliabile infine prestare particolare attenzione alla pulizia e alla cura delle orecchie e dei denti per riuscire a prevenire l’insorgenza di problematicità che possono compromettere l’udito e la funzionalità dentale.
Secondo il sito Anfi, in Italia non risultano presenti allevamenti che si occupano di questa razza e il motivo probabilmente risiede nella sua rarità.
Questi felini hanno generalmente un carattere molto gioioso e giocoso, amano moltissimo la compagnia dei propri padroni, sono molto intelligenti e altrettanto curiosi. Necessitano di costante esercizio e di continui stimoli che possano coinvolgerlo sia mentalmente che fisicamente.
Amano moltissimo la compagnia sia degli adulti in generale, che, in particolar modo, dei bambini; sono in grado di fare salti anche parecchio alti, per questo risulta necessario comprare loro un trespolo che può permettere loro di saltare in totale tranquillità e senza pericoli. È altresì consigliabile l’acquisto di un tiragraffi e di alcuni giochi allo scopo di tenerli impegnati, soprattutto durante i momenti in cui padroni non sono presenti in casa.
Secondo una famosa leggenda, lo statista Ataturk si sarebbe reincarnato in un gatto appartenente a questa razza. Anche la regina Maria Antonietta di Francia era particolarmente affezionata ad un gatto di questa razza, a tal punto da permettergli di entrare all’interno delle stanze reali.
Fortunatamente riuscirono a scampare dalla ghigliottina grazie ad una confidente della regina che li avrebbe portati in America e che avrebbe contribuito alla nascita della razza Maine Coon. Un’ulteriore leggenda vorrebbe questi gatti come realizzatori di desideri; sarebbero in grado di realizzare i desideri sussurrati alle orecchie dalle persone con cui il gatto si è legato di più.
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