Razze di gatti bianchi: le più belle
Le razze di gatti bianchi, spesso, sono state bersaglio di maldicenze e convinzioni errate: proprio come è successo ai neri. Scopriamole insieme
Le bellezza delle razze di gatti bianchi è straordinaria. Emanano un fascino straordinario, un po’ come il loro alterego: lo yin e lo yang. Anche se qui di male non ce n’è proprio.
Anche loro sono state attaccate per delle dicerie più o meno negative. Se da un lato il mantello soffice e candido come la neve viene visto come simbolo di purezza e ottimismo, dall’altro si pensa siano poco brillanti e reattive.
Solo maldicenze
Le credenze popolari sulle razze di gatti bianchi sono figlie dell’ignoranza sul mondo felino. L’indole pacata, infatti, molto spesso dipende dal fatto che siano sordi. Si tratta di un problema genetico.
Non è stupidità, come erroneamente si è pensato per anni, ma semplicemente non possono rispondere a determinati input perché non li avvertono.
British shorthair
Tra le razze di gatti bianchi, e tra le più comuni nel nostro continente, c’è lui: il felino dal mantello multicolore. Ha un carattere tanto mite e che si adatta a qualsiasi situazione. Può stare da solo senza il timore che distrugga tutto ed è raro che morda o graffi.
La pelliccia di questo esemplare può presentare differenti sfumature interessanti: vanno dal blu/nero al rosso, crema, fino al bianco; di solito sono almeno bicolore, ma esistono varianti monocolore. Nella versione bianca, il british shorthair può avere gli occhi azzurri, negli altri colori vanno dal bronzo all’arancione.
Cornish rex
Si tratta di un felino che proviene della Cornovaglia, dove apparve per la prima volta nel 1950. È noto per il suo pelo arricciato e corto, abbastanza folto. Ha un fisico possente ma agile.
Il cornish rex può essere completamente bianco con occhi chiari di diverse tonalità, o presentare diverse combinazioni: nero, cioccolato, grigio, dorato, a macchie o striature.
Il munchkin
Questo adorabile micio è tra le razze di gatti che rimangono piccoli. Ancora poco diffuso, lo si conosce con il soprannome di ‘gatto bassotto‘. Ha una storia abbastanza recente, che risale agli anni ’40, quando un veterinario racconta di avere adottato e vissuto con un felino dagli arti corti per 11 anni.
Il nome originale deriva da alcuni personaggi nani del libro Il Mago di Oz, proprio per mettere in evidenza la particolarità principale: la bassa statura. Nonostante le apparenze, è molto dinamico e attivo; gli piace arrampicarsi e correre, anche se è capace di adattarsi alla vita in casa.
Sphynx
Lo Sphynx ha origini russe che risalgono agli anni ’80. Ha il pelo talmente corto da dare la sensazione di esserne privo; ed è tra le razze di gatti più belle in assoluto. Ha un corpo magro e snello, con delle pieghe, e due simpatiche orecchie triangolari e appuntite.
Tra i colori del suo mantello troviamo il bianco (accompagnato da occhi cristallini), ma esistono anche combinazioni di nero, cioccolato e rossiccio con macchie o striature di diverse tonalità.
Il carattere e la personalità
Vale la pena conoscere quelli del gatto bianco, se ancora non si hanno esperienze dirette. Si potrebbe decidere di adottarne uno. Il temperamento è dato da diversi fattori: l’età, la razza, l’indole specifica.
Nel caso dei felini più candidi in circolazione, una caratteristica che li accomuna è la dolcezza. Sono molto riservati, tranquilli e pacati. Questo succede perché spesso, lo abbiamo già accennato, sono sordi.