Ragdoll, malattie comuni e come prendersene cura
Se volete prendere con voi un Ragdoll tenete a mente che è particolarmente predisposto ad alcune malattie comuni. Scopriamole insieme
Prendere in adozione un quattro zampe significa prendersi cura di lui completamente. Il Ragdoll ha delle malattie comuni che è bene conoscere per poterle prevenire o curarle tempestivamente. Fondamentale è saperne riconoscere i sintomi, per poter correre ai ripari ai primi segnali. Meglio un controllo ‘a vuoto’ che sottovalutare un eventuale problema di salute.
Non si tratta solo di coccole e momenti di armonia, ma anche fare in modo che stia al meglio delle proprie possibilità. Ecco allora che non saltare mai i controlli periodici dal veterinario, fare sempre i richiami dei vaccini e applicare l’antiparassitario con regolarità diventano pratiche fondamentali.
Conoscere la genetica e la predisposizione del proprio esemplare è fondamentale. Tutte le razze, infatti, hanno delle patologie a cui sono maggiormente soggette. Sapere a cosa si può andare incontro è un atto di responsabilità nei confronti di chi dipende in tutto e per tutto da noi. Bisogna esser certi di avere tutti gli strumenti – economici ed emotivi – per essere di supporto.
Indice
Ragdoll, indole e caratteristiche
Ragdoll e le malattie più comuni di questa razza
Ragdoll, altre malattie comuni
Molte persone ci hanno chiesto anche
Ragdoll, indole e caratteristiche
Di norma, la salute di questo amico a quattro zampe è buona. Soprattutto se viene curato come si deve sin dai primi mesi di vita, è probabile che la sua aspettativa di vita sia di tutto rispetto. Purtroppo, però, ci sono delle questioni che hanno a che fare con la genetica e le probabilità che è bene conoscere.
Più si è preparati e si seguono i consigli del veterinario di fiducia, più è facile arginare e prevenire eventuali disagi psicofisici di colui che fa parte della famiglia a tutti gli effetti. D’altra parte, si tratta di peloso davvero amorevole e di buon cuore, merita tutte le nostre attenzioni: avremo la sua gratitudine totale.
Non è un caso, per esempio, il suo nome. Ragdoll sta per “bambola di pezza” perché, in braccio, si lascia andare alle coccole proprio come un peluche. Tuttavia, a dispetto di questa particolare caratteristica che lo fa somigliare molto al cane, non si tratta di un pupazzo, ma di un essere vivente che ha bisogno di essere seguito.
Ragdoll e le malattie più comuni di questa razza
Il Ragdoll, al di là delle sue malattie più comuni, è un felino di stazza medio-grande: il suo peso va dai 6,5 chili ai 9,5. Gli esemplari di sesso femminile, in genere, sono più mingherline rispetto ai maschi. Ha una comporatura possente, muscolosa: nel complesso appare massiccio e forte. Le apparenze però sono una cosa, la realtà può essere ben diversa ed è importante conoscere le patologie a cui può essere maggiormente soggetto.
Cardiomiopatia ipertrofica
È una patologia che, come è facilmente intuibile, colpisce il cuore del nostro amico a quattro zampe. Di norma, i primi sintomi compaiono fra i quattro e i sette anni di vita. La sua insorgenza dipende da una o più mutazioni genetiche.
Non è altro che un ispessimento della parete ventricolare cardiaca del gatto. Questa, però, non è l’unica causa di questa situazione. È fondamentale, quindi, che lo specialista escluda altre condizioni facilmente confondibili. Fra queste:
- Pressione alta del gatto cronica;
- Stenosi della valvola aortica;
- Ipertiroidismo.
Arrivare a una diagnosi è particolarmente difficile, perché spesso si tratta di una malattia priva di sintomi. Fra le soluzioni per individuarla tempestivamente c’è quella di sottoporre il felino a un’ecografia del gatto. In questo modo si può comprendere lo stato del muscolo cardiaco e se c’è bisogno di un intervento o se sia tutto nella norma. Per risolvere il veterinario dovrà intervenire sulle cause primarie.
Ragdoll, diabete e sovrappeso
Il diabete nel gatto è una patologia che – se non viene ottenuta sotto controllo come si deve – porta a conseguenze anche di una certa entità sulla salute generale della nostra piccola palla di pelo. Inoltre l’obesità nel gatto è una condizione che può mettere a dura prova molti organi vitali. Insomma, non è certo una situazione da sottovalutare.
Fondamentale è che, indipendentemente dal fatto che si opti per un’alimentazione naturale del gatto o meno, Miao segua una dieta sana, bilanciata e idonea a età, stato di salute e stile di vita che conduce. Inoltre è importante che faccia una corretta attività fisica. Non serve solo a incanalare correttamente le energie e a salvaguardare un buono stato di salute mentale, ma serve anche a tenere sotto controllo il peso.
Occlusione intestinale totale
Il nostro amico a quattro zampe è molto attento alla propria igiene, è autonomo in questo. Tuttavia è importante supervisionare. L’abitudine di leccarsi quotidianamente, infatti, porta inevitabilmente a ingestione involontaria di peli. Questi, se sono troppi, rischiano di creare un vero e proprio tappo a livello gastrico. Qualora non venisse individuato per tempo, le ripercussioni possono essere anche gravi.
Inoltre, se Micio ingoia per errore un corpo estraneo, i rischi possono essere elevati. In primis si può dover soccorrere un gatto che soffoca, in secondo luogo dover eliminare ciò che finisce nello stomaco e che non riesce a fuoriuscire in maniera naturale.
Quando si tratta di un’occlusione intestinale parziale, il transito è difficile ma ancora possibile: ecco perché si parla di subocclusione. In base alla gravità, lo specialista suggerisce un’operazione chirurgica, tuttavia è più comune che si intervenga nei casi di ostruzione completa.
Ragdoll, altre malattie comuni
Il Ragdoll, oltre alle malattie comuni appena citate, può essere soggetto ad altre condizioni che hanno a che fare con la salute della bocca e del cavo orale. Fra queste ci sono:
- Gengivite nei gatti;
- Periodontite: un’infezione che si manifesta con la fuoriuscita di pus dalle gengive, che il gatto può anche ingerire;
- Riassorbimento dentale: una condizione che riduce la capacità si mangiare e si manifesta con una produzione eccessiva di saliva, succede quando la parte che ricopre il dente si è consumata completamente;
- Assorbimento dello smalto: quando si stacca e viene ingoiato (bisogna preoccuparsi quando si notano delle macchie rosse sui denti;
- Stomatite del gatto;
- Tartaro: quando residui di cibo (e non solo) si uniscono ai batteri e creano la placca (a tal proposito, ecco come pulire i denti al gatto);
- Carcinoma: un tumore che colpisce le mucose della bocca. I sintomi sono: escrescenze, ulcere e desquamazione dei tessuti.
Si tratta di condizioni più o meno gravi, ma che comunque meritano l’attenzione dello specialista che ci potrà consigliare il modo migliore per intervenire.
Molte persone ci hanno chiesto anche
Chi adotta con senso di responsabilità, vuole vedere il Ragdoll lontano dalle sue malattie più comuni e in un’ottima salute psicofisica. Ecco allora che ci sono dei dubbi e delle domande più frequenti di altri.
Come accudire al meglio il Ragdoll?
Il Ragdoll può avere una salute di ferro, ma ha anche bisogno di attenzioni superiori alla media. Oltre alle visite veterinarie di routine, che servono a tenere d’occhio il benessere fisico, dobbiamo occuparci anche dell’equilibrio psicologico.
Ogni cura pratica – dall’alimentazione alle gite fuoriporta in sicurezza (se il carattere lo consente) e alla condivisione di parte del letto – si può tradurre in una coccola emotiva. Se Miao vede che ci preoccupiamo per lui, capisce senza dubbio di essere amato.
Quando andare dal veterinario?
Al primo segnale fisico o comportamentale più o meno chiaro, è bene contattare lo specialista telefonicamente ed esporgli le nostre perplessità. Una anamnesi il più possibile dettagliata riesce ad aiutare il medico a farsi un quadro generale completo.
Sarà lui a dirci se è opportuno fare una visita e a consigliarci gli step successivi, in base agli esiti. Il consiglio è sempre quello di non ricorrere al fai da te o al sentito dire, ma di avvalersi di un parere autorevole.