Questi due gattini hanno lasciato di stucco chiunque, proprio per essere nati nella stessa cucciolata
Le probabilità che ciò accada sono quasi inesistenti. Già, quasi!
I rifugi di gattini pullulano di continuo di nuovi ospiti. Tra le difficoltà nel contenerne la proliferazione e la pratica dell’abbandono, purtroppo ancora oggi attuale, allora c’è poco di cui sorprendersi. Ogni membro ha tanto amore da offrire e una storia da raccontare. Ma alcuni hanno un qualcosa in più, che li rendono unici e speciali. Prendete ad esempio la cucciolata di gattini calicò, portata alla The Cat House on the Kings. Le loro particolari caratteristiche sono talmente sorprendenti da aver colto impreparato persino loro.

L’allegra famigliola composta da cinque piccolini è stata portata a Parlier, in California, dove una squadra di volontari se ne sta prendendo cura. Con totale dedizione e massimo rispetto, il personale operativo ha cercato di far sentire subito a loro agio i tenerissimi baffuti. Due dei cinque membri sono maschi e, se ciò non vi pare nulla di speciale, aspettate di scoprire cosa dice la scienza!
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I mici di tipo calicò hanno la particolarità di avere un mantello di tre colori. Il bianco è quello prevalente, accompagnato da vistose macchie arancioni e nere (o crema e grigie) di grosse dimensioni. Secondo quanto riferisce Love Meow, le probabilità che uno sia di sesso maschile sono di appena uno su 3 mila.
Ora capirete la rarità di trovarne ben due nello stesso gruppo! Sotto il profilo genetico, i gattini devono avere due cromosomi X per avere il tipico colore e motivo. Ciò poiché è un gene recessivo. Alla pari dell’essere umano, i felini dispongono di un paio di cromosomi: le femmine sono XX, i maschi XY. E dunque in che modo un calicò è un lui invece di una lei? La causa sta nella presenza di un cromosoma X aggiuntivo (XXY). La condizione è molto rara e viene chiamata “sindrome di Klinefelter” nella specie umana, per cui le probabilità risultano a loro volta basse, pari a uno o due esemplari di sesso maschile su 1.000 nati vivi.