Quasi congelato, la povera gattina randagia continuava a stare sotto l’auto pur di riscaldarsi – Video

Dal gelo alla speranza: la storia di una gattina che ha trovato il calore di una casa e di un cuore

L’inverno non perdona. Il gelo si insinua ovunque, e può rivelarsi complicato trovare riparo. Al confine tra la vita e la morte, una povera gattina randagia lottava disperata, con le poche energie rimaste. Fino ad allora, gli incontri con le persone le avevano riservato più dispiaceri che gioie. E aveva smesso di credere in un destino felice. A furia di sentirsi trascurata, dubitava di aver diritto a un’esistenza serena, in una famiglia amorevole. In una notte fredda, ha trovato rifugio sotto un’auto.

Gatto randagio abbandonato a sé stesso

Il motore spento ancora caldo. L’illusione di un riparo, dopo infinite battaglie per procurarsi il cibo. Poi, il calare del buio e il gelo che torna a mordere senza dare tregua. Quel miagolio, debole, sembrava un sussurro, un appello disperato a chiunque passasse di lì. Quasi per caso, i volontari l’hanno sentito. In mezzo al silenzio, hanno provato una stretta al cuore.

Si sono avvicinati, con il fiato che si condensava nell’aria e il cuore che batteva più forte. Due occhi enormi e spaventati li hanno fissati, pochi istanti prima di sparire sotto la vettura. Era combattuta la povera gattina randagia, se fidarsi degli sconosciuti oppure battere in ritirata. Hanno provato ad attirarla con cibo, parole sussurrate piano, gesti lenti.

Primo piano gatto

All’inizio lei rifiutava le avances. E se le avessero voluto fare del male? Il solo pensiero la immobilizzava. Poi, però, ha abbandonato ogni remora. Non sapeva cosa le sarebbe successo, ma incaponirsi avrebbe significato andare incontro a una fine prematura. Con passi insicuri, si è così spinta fuori. Puntava la ciotola che i volontari le avevano preparato. Un boccone furtivo, uno sguardo diffidente, infine un sospiro di resa. I volontari l’hanno avvolta in una coperta e portata in un rifugio.

Tempo qualche giorno e la micetta ha cominciato a sbloccarsi. Le fusa sono diventate il suo modo di dire grazie e oggi trascorre le giornate in una casa amorevole. Quando si accoccola sul divano, con il ventre finalmente pieno e il cuore al caldo, pare quasi abbia dimenticato il gelo di quella notte. Ma i suoi salvatori no. A volte basta un solo istante di altruismo per cambiare il corso degli eventi.

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