Quanto deve mangiare il gatto per rimanere sempre in forma?
Quanto deve mangiare il gatto perché sia sano? È una delle prime domande che ci si quando si adotta un felino. La sua salute è una precisa responsabilità
Fra le prime questioni da affrontare con il veterinario di fiducia, quando si decide di adottare un amico a quattro zampe, è la dieta più adatta per lui.
Ci sono diverse opzioni e scuole di pensiero, l’importante però è non ricorrere mai al fai da te o al sentito dire. Meglio affidarsi al parere di un nutrizionista che lavora di pari passo con il veterinario di fiducia.
L’organismo è lo specchio di quello con cui lo nutriamo, questo vale sia per i bipedi che per i quadrupedi. Ecco perché è importante sapere quanto deve mangiare il gatto, al fine di garantirgli una vita lunga e duratura.
Indice
Quanto deve mangiare un gatto sano
Come e quanto deve mangiare il gatto
Quanto deve mangiare il gatto, tabella
Quanto deve mangiare un gatto al giorno
Molti ci hanno chiesto: quante volte deve mangiare il gatto
Quanto deve mangiare un gatto sano
Le formule per nutrire il proprio amico a quattro zampe: dieta industriale, naturale, cotta, Barf e chi più ne ha più ne metta. Indipendentemente da quella che il veterinario ritiene la più idonea a Miao, tutte devono avere una determinata caratteristica: essere sane e bilanciate.
Indispensabile è che il nostro adorato Micio assuma tutti i nutrienti di cui ha bisogno: in primis proteine, seguite da minerali, vitamine e fibre. Il tutto deve essere nelle dosi consigliate e che tengono conto di una serie di fattori.
Come e quanto deve mangiare il gatto
La dieta industriale ha il vantaggio di essere già pronta: dosi e formule sono pensate e confezionate in base all’età, allo stile di vita e alla salute dell’amico a quattro zampe.
Se si opta per un’alimentazione casalinga, per quanto possa essere più sana non fosse altro per il fatto di avere la certezza di conoscere gli ingredienti che mette nello stomaco il nostro amico a quattro zampe, è bene fare un’analisi costi e benefici.
Se da un lato, infatti, abbiamo la sicurezza di scegliere con attenzione e cura gli alimenti, dall’altra c’è la difficoltà di dover bilanciare correttamente tutti i nutrienti, ogni singolo giorno. Un discorso a parte merita la dieta BARF per gatti.
Questione di età
Il palato del nostro amico a quattro zampe è certamente più facile da gestire mentre è ancora cucciolo: durante i primi sei o sette mesi, infatti, Miao è più incline alle novità e gli piace sperimentare.
Un altro approccio hanno gli esemplari adulti e anziani: migliorare la dieta del gatto, infatti, può essere necessario in seguito a determinati problemi di salute che non ci consentono di continuare con quelle standard. In questo caso, però, bisogna procedere per gradi e monitorare la risposta di Miao.
Quanto deve mangiare il gatto, tabella
Il parere del veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza, è importante per mettere ordine in un campo molto vasto e insidioso. Per aiutarci ci sono delle tabelle che possono fare un minimo di chiarezza, ma che non possono sostituirsi al consiglio dell’esperto.
I felini da due a 18 mesi d’età, infatti, devono seguire un’alimentazione diversa da quella degli esemplari adulti. Nello specifico è bene che assumano:
- 70/100 grammi di carne o pesce;
- 10/20 di cereali stracotti;
- Stessa quantità di verdura bollita;
- Vitamine e minerali;
- Un cucchiaino di olio di semi.
Le quantità e le proporzioni variano nel lasso di tempo che va dai due agli otto anni. La razione quotidiana, al netto di patologie particolari che vanno riscontrate dal veterinario nel corso delle visite di routine, prevede:
- 120/150 grammi di carne o pesce;
- 23/35 grammi di cereali stracotti;
- 25/35 grammi di verdura lessa;
- Un cucchiaino di olio di semi;
- Vitamine e minerali.
Nel periodo che va dai nove anni in su, contrariamente a quanto si pensi, le proteine sono ancora importanti per contrastare la perdita di peso fisiologica e l’indebolimento muscolare. Bisogna quindi considerare:
- 60/90 grammi di carne o pesce;
- 15 di cereali stracotti;
- 35 grammi circa di verdura bollita;
- Minerali e vitamine e il solito cucchiaino di olio.
Una precisazione è d’obbligo però: le tabelle si riferiscono a un felino che sta bene e non è né in sovrappeso né denutrito. Inoltre, le quantità vanno considerate a crudo. Non dimentichiamo di servirci dell’esperienza del veterinario e di scoprire insieme a lui quali sono gli alimenti tossici per i gatti da evitare assolutamente.
Quanto deve mangiare un gatto al giorno
Quanto deve mangiare il gatto dipende dal fabbisogno giornaliero del nostro amico a quattro zampe, che – per esempio – è nettamente diverso da quello umano o dei cani.
L’alimentazione deve essere prevalentemente a base di proteine di origine animale. Pesce e carne in primis, ogni tanto anche i loro derivati: come formaggi e uova. Per le dosi affidiamoci agli esperti in materia.
Il gatto, oltretutto, può mangiare sia il riso che la pasta, a patto che siano stracotti, abbastanza morbidi da essere digeriti. Tra i carboidrati ammessi, poi, ci sono le patate (sempre cotte, mi raccomando).
I vegetali rappresentano un’importante fonte di fibre, sali minerali e vitamine per eccellenza. Importante è scegliere solo quelle adatte per l’apparato digerente dei felini: le carote e le verdure a foglia larga soprattutto. Banditi invece aglio, cipolla, avocado, peperoni verdi, uva e uvetta.
Di norma vengono sottovalutati i grassi, che invece sono fondamentali per una dieta sana e bilanciata di Miao. Possono essere ingeriti sotto forma di olio o attraverso i tagli di carne non troppo magri e le interiora. A tal proposito gatti e proteine devono camminare a braccetto: non dimentichiamo che per natura i felini sono dei predatori.
Seppur i felini bevano poco, i liquidi sono indispensabili (al netto del latte che può provocare episodi di diarrea a causa di una certa difficoltà ad assimilare correttamente il lattosio).
Per le vitamine e i minerali, soprattutto se non si opta per un’alimentazione industriale, è indispensabile seguire le prescrizioni del veterinario e sottoporre a visite periodiche il nostro amico a quattro zampe.
Molti ci hanno chiesto: quante volte deve mangiare il gatto
Quanto deve mangiare il gatto è una domanda che chi è alle prime armi si fa subito. Ecco allora che le domande più frequenti in materia riguardano quello che gli esperti considerano l’abc nella cura del felino.
Quante volte i gattini
Il numero di pasti giornalieri cambia in base a stazza, età, stile di vita e abitudini, peso. Il gattino, nella fattispecie, ha uno stomaco piccolo e deve mangiare poco e più frequentemente rispetto a un esemplare adulto. In media si parla di cinque/sei volte al giorno, che diminuiscono gradualmente durante la crescita.
Quante volte i gatti adulti
Si considera tale un felino che ha compiuto un anno. Ci si deve muovere in base alle quantità consigliate giornalmente in base al peso. Di norma si parla di due volte al giorno, ma si può decidere anche di lasciare del cibo sempre a disposizione (in maniera tale che sia Miao ad autogestirsi all’interno delle dosi consentite).
Quante volte gli anziani
Il gatto anziano ha sette/otto anni. Una fase della vita delicata la sua, che coincide con i primi acciacchi e le difficoltà digestive. Inoltre, si muove di meno e tende a ingrassare se le dosi non cambiano in base al fattore attività fisica.
In ogni fase, comunque, c’è un denominatore comune che non va sottovalutato: la qualità del cibo. La sua di Miao dipende molto dal tipo di alimentazione che segue, e questa è una nostra precisa responsabilità.