Quanti snack posso dare al gatto durante il giorno?
La salute di Miao è una priorità e il meccanismo del rinforzo positivo molto utile, ma quanti snack posso dare al gatto senza che stia male? I dettagli
Quanti snack posso dare al gatto? Questa è una domanda che si sono fatti almeno una volta nella vita tutti i proprietari di quattro zampe. L’attenzione alla dieta, infatti, è un fattore determinante sia per lo stomaco di Micio che per quello di Fido. Entrambi, anche se in modo diverso, hanno uno stomaco sensibile che va salvaguardato.
Il felino non riesce a comprendere la punizione e il rimprovero. Il metodo migliore per insegnargli qualcosa è creare nella sua mente delle associazioni positive che sostituiscano quelle negative. Quindi, ignoriamolo quando fa qualcosa di sbagliato o riprendiamolo con un tono risoluto ma tranquillo, ma puntiamo a quando mette in atto un comportamento virtuoso. In quel caso diamogli uno snack goloso a mo’ di ricompensa, così che possa capire che lo apprezziamo in quel determinato contesto. Miao va preso per la gola.
Snack per gatti
Quanti snack posso dare al gatto? Gli spuntini golosi rappresentano una strategia vincente per premiare il nostro amico a quattro zampe durante la fase di socializzazione. Sono un ottimo pretesto anche per migliorare il rapporto tra bipede e quadrupede, ma non devono essere una scorciatoia. Infatti, quando vogliamo insegnare qualcosa a un pet, la coerenza è fondamentale. Lo stesso vale per la pazienza e la perseveranza.
Le leccornie sono un valido strumento che va usato con moderazione. Il fabbisogno giornaliero dei nutrienti è specifico e la dieta di Miao deve essere pianificata in base a questo aspetto. Proteine di origine animale in primis, seguite da minerali, vitamine e fibre ma nelle giuste quantità. Non dimentichiamo in tal senso il validissimo contributo del veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere.
Nonostante ciò, l’ultima cosa a cui pensa la maggior parte dei proprietari di gatti quando dà al gattino un trattamento gustoso sono le calorie aggiuntive alla dieta di ogni giorno. Un dettaglio non di poco conto che va tenuto in debita considerazione. I dolcetti devono diventare un vantaggio che non metta a repentaglio la salute del nostro amico a quattro zampe.
Gli snack per gatti fanno male?
Dipende dall’utilizzo che ne facciamo e dalle quantità che finiscono nello stomaco del felino in questione. Ormai in commercio ne esistono di tutti i tipi e per tutte le esigenze, già calibrati per non nuocere al benessere di Miao. Questo però non vuol dire che le dosi non debbano essere controllate e concordate con lo specialista. Una confezione intera di bocconcini in un pomeriggio, giusto per fare un esempio, non è raro che possano provare episodi di diarrea che poi vanno contrastati con una terapia e un’alimentazione ad hoc.
Oltre a non dovere contenere alimenti tossici per i gatti, questi snack non dovrebbero essere usati in maniera incondizionata. Infatti, non presentano lo stesso apporto nutritivo della carne o delle verdure (anche qui moderate e selezionate). Ricordiamo sempre che, per quanto sia addomesticato, il nostro amico a quattro zampe resta un predatore. Gatti e caccia avranno un legame indissolubile per sempre.
Sebbene non ci sia una regola precisa su quanti dolcetti dare a un gatto o con quale frequenza, di solito non dovrebbero superare il 10% dell’apporto calorico giornaliero della nostra piccola palla di pelo. In ogni caso, l’ultima parola spetta al veterinario di fiducia, l’unico ad avere un quadro generale completo e che può valutare tutti i pro e i contro di una determinata situazione.
Snack premio per gatti
Quanti snack posso dare al gatto? Adesso che ci siamo fatti un’idea, possiamo procedere con maggiore consapevolezza, ma sempre previo nulla osta da parte del nutrizionista. Possiamo usarli in addestramento, per migliorare il legame con il nostro adorato Micio. Per quanto, infatti, non sia obbediente come Fido, insegnargli i comandi base e il rispetto delle regole di convivenza civile è possibile. È certamente più difficile da conquistare, ma la gola è un punto debole anche per lui. A seconda dell’età, dello stile di vira, del peso e di eventuali problemi di salute, il veterinario ci consiglierà i bocconcini più adatti al nostro amico a quattro zampe.
Per quanto ci siano tanti falsi miti sui gatti che sarebbe ora di sfatare, questo stereotipo ha un fondo di verità. Se usata con raziocinio, questa arma non ci permetterà solamente di educare Miao, ma anche di conquistare la sua fiducia e il suo rispetto (se a questo affianchiamo anche noi un comportamento rispettoso e sincero).
I dolcetti sono un’ottima strategia per mostrare affetto e creare utili associazioni positive nella mente della nostra piccola palla di pelo. Tuttavia, è bene non usarli per curare l’ansia nel gatto o qualsiasi altra forma di nervosismo e/o stress. In questi casi, facciamogli sentire il nostro affetto e la nostra vicinanza pulendo la lettiera o preparandogli un giaciglio comodo e dove possa sentirsi al sicuro. A tal proposito, ecco come abituare il gatto al trasportino affinché non lo veda solamente come un mezzo di trasporto ma anche come una comfort zone.
Premietti per gatti cuccioli
Le leccornie per i nostri amici a quattro zampe vanno considerati come un complemento ai pasti, non possono rappresentare una sostituzione. Non solo agiremmo negativamente sul loro appetito, ma anche sul sacrosanto equilibrio gastrointestinale, che rappresenta anche il termometro di quello che è il benessere in generale delle nostre piccole palle di pelo.
Esagerare potrebbe renderlo particolarmente schizzinoso, esigente e poco incline ai cambiamenti alimentari, che comunque vanno concordati prima con il veterinario di fiducia. Attenzione anche al peso. L’obesità è una vera e propria malattia che può portarne con sé altre correlate altrettanto importanti e da non prendere sottogamba.
Se abbiamo il dubbio che la massa grassa del nostro adorato Micio non sia commisurata al suo fisico, portiamolo a visita dal nutrizionista. Se non abbiamo potuto prevenire eventuali disfunzioni, cerchiamo di agire su di esse il prima possibile. Non basta improvvisare con dosi diverse di crocchette e umido, il piano alimentare va concordato e seguito con attenzione. Oltre al cibo, anche goloso, non dimentichiamo l’importanza di una ciotola di acqua fresca sempre piena. A tal proposito, ecco come capire se il gatto è disidratato.