Quanti cuccioli può avere un gatto? Numeri e indicazioni di una gestazione normale
L'arrivo dei gattini è un lieto evento, a meno che non siano destinati a vivere per strada e a rischiare la vita; ma quanti cuccioli può avere un gatto?
Quanti cuccioli può avere un gatto? Non esiste una regola predefinita e che non possa presentare delle eccezioni. Ci sono però delle statistiche che ci dicono quali sono le probabilità. Le maggior parte delle future mamme danno alla luce in media tre gattini. Degli scriccioli che riempiono di versi, miagolii e gioia la casa.
Sempre parlando di possibilità, il numero può andare da un massimo di dieci a, ovviamente, un minimo di uno. A incidere possono essere tanti fattori, tra i quali le dimensioni della gatta e la razza. Esistono anche aspetti esterni come l’ambiente e lo stato di salute. Tutto questo magari per scoprire che Madre Natura ci sorprende e non fa nulla di quello che ci saremmo aspettati.
Una gatta può rimanere incinta di due gatti
Quanti cuccioli può avere un gatto? Gli esemplari che vivono in appartamento e stanno bene, di taglia media possono arrivare a partorire anche cinque cuccioli. Più giovane è mamma gatta, più è alta la probabilità che la cucciolata sia numerosa. Man mano che gli anni passano, invece, questa si riduce. Inoltre, è bene fare attenzione, perché un po’ come succede alle donne i rischi per la vita di mamma e figli aumentano in maniera esponenziale.
Un aspetto che può lasciare di stucco, ma che è assolutamente normale nel mondo felino è che una stessa gatta possa aspettare dei gattini da padri diversi. Non è raro, infatti, soprattutto se ha la libertà di uscire all’aperto, che durante lo stesso ciclo di calore l’accoppiamento sia più di uno e che vadano a buon fine. In tutti i casi avviene l’ovulazione e non è detto che i cuccioli siano tutti dello stesso papà. A tal proposito, potrebbe essere interessante sapere perché i gatti urlano quando si accoppiano.
I quattro zampe randagi, inoltre, difficilmente hanno più di tre o quattro gattini. Il motivo è da ricercare in gestazioni particolarmente stressanti e in condizioni della vita non sempre favorevoli. Non dimentichiamo, infatti, che sia la mamma che i cuccioletti sono soggetti vulnerabili che non sempre hanno le risorse per sopportare le difficoltà che si incontrano in esterno e al freddo. A tal proposito, può tornare utile sapere perché il gatto sente sempre freddo.
Per quanto riguarda i gatti che vivono in casa, a incidere è il numero delle libere uscite. Meno ci alletta l’idea di una dolce attesa, più dobbiamo fare attenzione alle eventuali fughe. Se non c’è il minimo controllo c’è il rischio di una gravidanza anche ogni tre mesi. Ecco perché è bene saperne di più sui pro e i contro della sterilizzazione della gatta femmina.
Fino a che età può partorire un gatto
Lo abbiamo già accennato, sono tanti i fattori da prendere in considerazione in contesti del genere. L’età incide non poco e il numero dei piccoli e inversamente proporzionale all’età della loro mamma. Oltretutto è bene specificare che la prima cucciolata difficilmente è molto numerosa: in media ci si deve aspettare da uno a tre cuccioletti.
Anche la razza e le dimensioni incidono. Gli esemplari più piccoli e determinate razze tendono ad avere un numero inferiore di gattini. Il gatto Persiano è uno di questi, mentre il Siamese mediamente dà alla luce cinque piccoli.
L’alimentazione e le condizioni di salute non sono aspetti di poco conto in gravidanza. Più è sana mamma gatta più probabilità ha di mettere al mondo un numero considerevole di cuccioli e di avere una gestazione tranquilla e senza rischi.
A incidere negativamente sulla possibilità di rimanere incinta o sulla sopravvivenza dei cuccioli possono essere tante patologie, una fra tutte è la peritonite. Se il veterinario di fiducia sospetta una patologia del genere, può consigliare di procedere con un’ecografia al gatto.
Se vogliamo avere degli eredi dobbiamo sapere come curare l’ansia del gatto. Lo stress e il nervosismo, infatti, possono avere un peso specifico sull’esito di una gravidanza. Inoltre, non è da sottovalutare il fattore genetico ed ereditario.
Come capire se la gatta ha finito di partorire
Quanti cuccioli può avere un gatto? Una volta stabilito con certezza che la gatta è incinta e a che mese è, lo specialista ci darà una data prevista per il parto. La gravidanza felina dura generalmente dai 60 ai 67 giorni. Per sapere il numero esatto dei cuccioli, dovremo chiedere al veterinario che, un po’ come accade a noi donne, procede con un’ecografia e ci dice quanti piccoli Miao dovremo coccolare una volta nati. Questa informazione si può cominciare ad avere già dopo 16 giorni dall’accoppiamento, presunto o accertato.
Il numero dei gattini può dipendere da quello delle eventuali gravidanze precedenti. L’ecografia è certamente l’esame diagnostico più preciso, ma anche attraverso la palpazione si può determinare quanti cuccioli stanno crescendo nel grembo di mamma gatta. Saperlo non è solo un fattore legato alla curiosità: si tratta di un’informazione importante. Se solo uno rimane in grembo morirà e metterà in pericolo la vita della sua mamma. Le dimensioni per esempio possono rappresentare un rischio per tutti gli attori in gioco durante il parto ed essere preparati, magari con un cesareo programmato, può fare la differenza.
Quante gravidanze può avere una gatta in un anno
Quanti cuccioli può avere un gatto? La nostra piccola palla di pelo, se non interveniamo in nessun modo, visto che ogni tre mesi può rimanere incinta, rischia fino a quattro gravidanze in un anno. Questi numeri non sono certo raccomandabili in un’ottica di salvaguardia della salute.
Ma è ovvio che con i randagi il controllo delle nascite è certamente più difficile, per quanto gattili e canili abbiano dei programmi di sterilizzazione per combattere il fenomeno del randagismo e i rischi ad esso connessi.
Per quanto non ci siano rischi legati all’età direttamente, una gravidanza può essere pericolosa a seconda delle condizioni di salute che – con il passare degli anni – possono non essere più ottimali.
In media, un felino può vivere dai 13 ai 15 anni (e anche di più). Dai tre ai cinque cuccioli per volta, ogni tre mesi: si parla dell’ordine di grandezza delle centinaia. Ecco perché è importante non lasciare che la natura agisca incontrollata in un momento storico dove le risorse sono limitate.