Quante parole capiscono i gatti?
I gatti comunicano tra loro e con noi attraverso il corpo e i suoni. Ma cosa succede quando siamo noi a comunicare con loro? Ci capiscono davvero? Quante parole capiscono i gatti?
Abbiamo più volte affrontato la questione sul linguaggio dei gatti: come e quando ci capiscono e come loro riescono a comunicare con noi.
Abbiamo scoperto che riconoscono il tono di voce, meno le parole.
E sappiamo per certo che comunicano costantemente con noi attraverso il linguaggio del corpo, lo sguardo e particolari movimenti.
Ma se gli parliamo, ci capiscono? Ma soprattutto quante parole capiscono i gatti?
Non ne abbiamo ancora la certezza assoluta, ma sappiamo che in qualche modo ci capiscono e comunicano costantemente con noi.
Come comunicano i gatti?
Sia con gli umani che con altri loro simili, i gatti comunicano costantemente e lo fanno assumendo molteplici comportamenti.
Alcuni dei quali molto riconoscibili, altri un po’ meno.
Ma vediamoli nel dettaglio:
Coda: la coda è una parte fondamentale che serve al gatto per comunicare i suoi stai d’animo e i suoi desideri.
I vari movimenti che la coda può assumere indicano delle precise richieste.
Se la coda è dritta ma fa un ricciolo in alto, sappiate che il gatto in quel momento è particolarmente contento e curioso.
Se invece la coda si agita attraverso movimenti veloci e sistematici, significa che in quel momento il gatto si trova in una situazione di particolare disagio o nervosismo.
Ancora, quando la coda risulta gonfia e tesa, significa che sta per aggredirvi o è particolarmente arrabbiato.
Attraverso questi movimenti siamo in grado di interpretare segnali e comunicazioni che il gatto ci dà.
Le orecchie: anche le orecchie hanno un ruolo fondamentale nel rapporto tra gli umani e i gatti.
Ogni movimento significa qualcosa, sta a noi dare la giusta interpretazione e comportarci di conseguenza.
Ma vediamo nello specifico quali sono i movimenti più comuni e proviamo a dargli una interpretazione adeguata.
Se le orecchie sono ferme e leggermente spostate indietro significa che il gatto non comprende quello che gli sta succedendo attorno e le orecchie in questa precisa posizione stanno a significare che è particolarmente nervoso.
Se invece le orecchie sono tese ma gli occhi accompagno questo movimento assumendo una posizione serena e socchiusa, significa che invece si sentono a loro agio.
Gli occhi: gli occhi sono importantissimi. Oltre ad essere la loro parte più affascinante, lo sguardo dei gatti è l’elemento più comunicativo che esista.
Soprattutto le pupille giocano un ruolo molto importante: se sono dilatate significa che è successo qualcosa, se sono strette significa che il gatto è sereno.
Come avete potuto constatare i gatti comunicano molto con ogni parte del loro corpo.
Ma quali sono i suoni invece che ci aiutano ad ampliare e capire maggiormente quello che vogliono dirci?
Come comunicano i gatti? Attraverso i suoni
Non solo il corpo gioca un ruolo importantissimo nella comunicazione felina, ma i gatti comunicano anche attraverso dei suoni particolari.
Molti dei quali spesso, se in relazione ad un nostro richiamo o ad una nostra richiesta, appaiono come un grande segnale di comprensione da parte loro.
Ma cerchiamo di capire qualcosa in più.
Fusa: le fusa sono quel dolcissimo suono che proviene dal gatto quando è particolarmente tranquillo e a proprio agio.
Impossibile resistere al suono delle fusa, soprattuto perché per alcuni gatti sono davvero molto rare.
Miagolio: il miagolio è la voce del nostro micio. Accade sempre più spesso che il miagolio corrisponda ad un nostro preciso richiamo e allora ci viene naturale pensare che il gatto possa comprendere quello che gli diciamo tanto da risponderci.
Ma sarà vero?
Quante parole capiscono i gatti?
Sono stati effettuati molti studi, molti dei quali non hanno ancora dimostrato se i gatti capiscono quello che diciamo e se in particolare comprendono le parole.
Tuttavia è anche vero che spesso, chi ha un gatto in casa, è convinto che ad ogni precisa richiesta o richiamo il gatto possa comprenderla.
In realtà non è proprio corretto.
I gatti riescono a riconoscere il tono della nostra voce: se è affettuosa o meno, ma non siamo ancora in grado di confermare che capiscono tutto quello che gli diciamo.
Non hanno quindi un bagaglio di parole conosciute che al momento opportuno riprendono e riconoscono.
Piuttosto è più corretto dire che i gatti, oltre a riconoscere il nostro tono di voce, possono però associare ad un determinato suono familiare un determinato comportamento.
Non è raro infatti che un gatto si giri quando sente pronunciare il suo nome.
Non è detto che lo abbia riconosciuto, ma è altamente probabile che abbia associato un pensiero o un comportamento positivo al suo nome.
Per questo motivo è sempre molto importante iniziare un percorso di conoscenza comunicativa soprattutto quando i gatti sono molto piccoli.
Durante i primi giorni e i primi mesi di vita, i gatti imparano a socializzare.
Ciò comporta che iniziano a comprendere dove si trovano, con chi, imparano suoni, odori e iniziano a relazionarsi con altri loro simili, ma soprattutto con noi.
Quante parole capiscano i gatti dunque non è ancora impossibile dimostrarlo, ma è pur vero che con un’adeguata formazione e abitudine potrebbero stupirci ogni giorno di più.
Parlate col vostro gatto e fatelo spesso, per instaurare con lui un rapporto sereno ed equilibrato.
Ma come comunicano i gatti tra di loro?
La comunicazione tra simili è molto vicina alla comunicazione che i gatti utilizzano anche con noi.
A questo dobbiamo aggiungere la possibilità che hanno i gatti di comunicare tra loro attraverso i suoni ma soprattutto odori.
Non è così sconosciuta la parte relativa agli odori che i gatti lasciano, ma soprattuto la loro comunicazione è caratterizzata dal rilascio di particolari sostanze, come i feromoni, ai quali i gatti attribuiscono determinati significati.
Il rilascio dei feromoni, che avviene attraverso delle particolari ghiandole, serve al gatto per comunicare il suo passaggio in un determinato territorio, ma serve molto di più per segnare la proprietà di un oggetto, un umano, un ambiente, ma soprattutto un altro suo simile.
Soprattutto quando i gatti maschi riconoscono il calore di una gatta, sono soliti lasciare durante il loro passaggio dei feromoni.
In questo modo altri gatti non potranno appropriarsi della gatta d’altri.
La comunicazione felina è particolarmente interessante e affascinante.
Non ci stancheremo mai di amarli, capirli e parlargli!