Quando lo hanno visto pensavano di gettarlo via perché non c’era più niente da fare, invece il gattino ha respirato debolmente – Video
Seppur flebile, il micino andava avanti a respirare
Mentre tornava a casa, ha visto un gattino appena nato, ancora ricoperto dalla placenta. All’inizio pensava che fosse morto e si stava preparando a seppellirlo. All’improvviso, però, il colpo di scena: si è mosso. Un piccolo movimento, quasi impercettibile, ma sintomatico circa la sua voglia di vivere. Così il buon samaritano lo ha condotto velocemente a casa. Le probabilità di salvarlo saranno state pure scarse, ma avrebbe tentato in ogni modo di dargli una seconda chance. Glielo imponeva il suo buon cuore, sensibile ai diritti degli animali, qualunque essi siano. Una volta arrivati, gli ha pulito il corpo e ha scoperto quanto era bello: un principino!
Prima gli era stato impossibile notarlo, poiché versava nella totale incuria. Dimenticato da tutti, meritava ben altro trattamento e lui glielo avrebbe garantito, a cominciare da un posto caldo e confortevole, lontano dalle minacce della strada. L’ha nutrito con latte di pecora usando un biberon e, una volta mangiato, si è addormentato. Il giorno dopo sembrava essere cresciuto un po’. I mici domestici erano curiosi di conoscerlo. Al quinto giorno aveva la pancia piena, ma aveva comunque intenzione di rifocillarsi ancora un po’: davvero insaziabile!
Aveva scambiato la mano per un capezzolo e poppava che era una meraviglia. Il recuperato proseguiva benissimo, fino al decimo giorno dal ritrovamento. Allora le condizioni di salute hanno avuto un crollo drastico. Il “batuffolo di pelo” ha cominciato a soffrire di diarrea e a urinare senza controllo. Rifiutava pure di bere il latte e si è raggomitolato a palla. Trasferito in clinica, si è rifiutato di mangiare anche quando il veterinario gli ha dato del glucosio.
Il medico continuava a massaggiargli il corpo, ciononostante rimaneva immobile e respirava a malapena. Il dottore era perplesso, così il buon samaritano lo ha riportato nella propria abitazione. Ha tentato di dargli del latte: niente da fare. Che stesse aspettando la morte? Non poteva permetterlo, perciò ha usato la siringa per dargli i nutrienti di cui aveva bisogno. Gli stimoli hanno avuto l’effetto desiderato: sentitosi amato, il micino ha ripreso a combattere e nelle settimane successive è migliorato a vista d’occhio, fino a essere fuori pericolo.