“Quando il gatto non c’è i topi ballano”: il significato
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“Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco“, “Non c’è trippa per gatti” e tanto altro ancora: si sa, sono tantissimi i proverbi e le espressioni popolari che fanno riferimento ai gatti e al loro mondo. “Quando il gatto non c’è i topi ballano” è un altro di questi, e forse qualcuno lo usa senza conoscerne davvero il significato. Scopriamolo insieme.
Il gatto e il topo
Molte persone che non hanno mai avuto un gatto probabilmente pensano che il modo in cui fumetti, vignette e cartoni animati rappresentano il rapporto “conflittuale” tra i felini e questi roditori sia semplicemente uno stereotipo. In realtà esso è estremamente accurato, poiché i topi rappresentano le prede perfette per i nostri amici pelosi: piccoli, indifesi e relativamente facili da raggiungere e catturare, essi costituiscono lo stimolo giusto all’istinto da predatore del micio, che ama cacciarli per poi cibarsene… o presentarli amorevolmente all’umano di turno!
È per questo motivo che i topi hanno ormai imparato a tenersi alla larga dai gatti, se non addirittura a spostarsi in un’altra area se un felino si stabilisce nei paraggi. I gatti, dal canto loro, si sono guadagnati la fama di perfetti cacciatori di topi.
Il proverbio
E quando il gatto non c’è, magari perché assente in quel momento o perché finalmente i topi sono riusciti a seminarlo, è facile immaginarli talmente contenti e sollevati all’idea di non dover più temere per la propria vita… da mettersi a ballare!
È appunto da una dinamica di questo tipo che trae la sua origine questo celeberrimo proverbio, che simboleggia una situazione in cui, in assenza di pericolo o vigilanza, qualcuno può finalmente tirare un sospiro di sollievo e fare ciò che vuole, magari ignaro o noncurante del fatto che “il gatto” prima o poi tornerà e ci saranno amare conseguenze da pagare.
Versioni in altre lingue
Inglese: “When the cat’s away, the mice will play”;
Francese: “Quand le chat n’est pas là, les souris dansent”.