Quando hanno portato questo gatto in clinica, i veterinari non riuscivano a spiegarsi come si fosse ridotto così – Video
Sotto una montagna di pelo, il suo cuore pulsava, però, ancora
Ritrovato per strada in condizioni disperate, Matty aveva ancora tanto da offrire al mondo. Bastava che qualcuno gliene desse l’opportunità, senza fare come le persone incontrate in precedenza. Avvolto da chili di pelo, quasi immobilizzato, il gatto poi trasferito in clinica portava impresse le tracce di un passato doloroso. Nonostante la purezza d’animo, aveva rimediato cocenti delusioni, fino a perdere la gioia di vivere. Guardandolo negli occhi si percepiva un chiaro disagio.
Persa la fiducia nei confronti dell’essere umano, l’unico suo desiderio era rendersi invisibile. Piuttosto di mostrare le proprie vulnerabilità, e permettere così a qualcuno di approfittarne, aveva accettato l’idea di passare il resto dei giorni in solitaria. Guai a biasimarlo: chi mai lo aveva conciato in quello stato? Di sicuro, una persona crudele e meschina.
L’intervento degli operatori del rifugio è stato tempestivo e decisivo. Senza lasciarsi dissuadere dalle difficoltà, hanno tosato il gatto, un processo durato diverse ore, e affidato a una clinica. Sotto quella pesante coperta di filato, si celava un cuore pulsante.
La storia di Matty ha fatto presto il giro dei social, toccando il cuore di migliaia di persone. Tra queste, un’infermiera veterinaria, conquistata dalla forza di volontà del micio, ha deciso di adottarlo. Grazie all’atto di compassione, il quadrupede condurrà un’esistenza piena e felice, lontana anni luce dalla vecchia agonia. Circondato dalle cure e dall’affetto meritati, ha ricevuto l’occasione quando pareva sul punto di soccombere.
Il personale accorso in aiuto ha compiuto un’azione bellissima, alla pari della nuova mamma umana. E – ne siamo certi – lui coglierà al volo la preziosa opportunità concessagli. Memore delle ristrettezze di un tempo, acquisirà fiducia in sé, recupererà la piena salute e si rivelerà un ottimo compagno di avventure. Il migliore su piazza.
La toccante storia salita alle cronache del web è un monito sulla responsabilità che abbiamo verso gli animali. Invece di ostinarci a guardare il pedigree, apprezziamone lo spirito. E, se non ci sentiamo pronti ad accoglierne uno in casa definitivamente, passiamo la mano. Garantirgli una vita dignitosa dovrebbe avere la priorità.