Quale acqua dare al gatto, naturale o di rubinetto?
Sapere quale acqua dare al gatto è importante. Scopriamo se è meglio quella della bottiglia o quella del rubinetto. Ecco la risposta scientifica
Quale acqua dare al gatto per farlo stare al meglio ed evitare eventuali problemi al tratto urinario? Sono di quelle domande che ogni proprietario, almeno una volta nella vita, si è posto. Rientra in quegli argomenti che salvaguardano la salute del nostro amico a quattro zampe. Una corretta idratazione, insieme a una alimentazione sana e bilanciata, rappresenta l’abc per mantenere forte e sano il nostro amato Miao.
In fin dei conti, si tratta di un quesito che molto spesso riguarda anche noi esseri umani. Tra residuo fisso e Ph, bisogna imparare a leggere l’etichetta delle bottiglie. E anche perla nostra piccola palla di pelo è importante stabilire cosa fa più al caso suo.
Non c’è una risposta univoca
Quale acqua dare al gatto? Innanzitutto, partiamo dal presupposto che non esiste una sola risposta, ma che può cambiare da esemplare a esemplare e da situazione a situazione. Un amico a quattro zampe con problemi renali, per esempio, avrà delle esigenze diverse da un cucciolo in perfetta salute o da un gatto anziano che comincia a presentare i primi acciacchi.
Se il nostro amato Micio ha bisogno di bere acqua minerale oppure è sufficiente quella del rubinetto non possiamo stabilirlo autonomamente. Si tratta di una questione da affrontare con il veterinario di fiducia, che conosce anche eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza. Non affidiamoci al fai da te o ai consigli degli amici, potremmo allontanarci da un obiettivo di guarigione oppure causare dei disagi alla nostra piccola palla di pelo non di poco conto e dover correre ai ripari in un secondo momento. Il detto “prevenire è meglio che curare”, in questo caso, è quanto mai azzeccato.
Ci sono, in ogni caso, alcuni parametri da riscontrare e controllare, a seconda della salute del nostro amato cucciolo o del suo stile di vita. Per capire se sia meglio l’acqua del rubinetto o l’acqua in bottiglia, dobbiamo innanzitutto mettere in chiaro alcuni aspetti. Giusto per fare un esempio di che acqua in bottiglia stiamo parlando? Non tutte le etichette sono uguali. E, allo stesso modo, di che acqua del rubinetto stiamo parlando? Non tutti i Comuni erogano la medesima acqua. Quindi non dipende tutto da fattori strettamente legati al nostro amico a quattro zampe, ma da fattori esterni.
Residuo fisso nell’acqua per gatti
Ecco allora che diventa impossibile dare una risposta generale, ma solo nello specifico. Quindi sorge un problema: quali sono i parametri più importanti da controllare per capire quale sia quella che fa maggiormente al caso di un determinato esemplare? Cominciamo con chiarire il fatto che, comunque, il residuo fisso che siamo abituati a controllare non può darci indicazioni sulla probabilità minore o maggiore di formazione di calcoli all’interno dei reni del nostro amico a quattro zampe.
I minerali che dobbiamo controllare maggiormente sono il calcio e il magnesio. Questi ultimi, infatti, hanno un forte impatto sulla formazione dei calcoli. E, visto che vengono assunti in prevalenza attraverso la tipologia alimentare scelta per il nostro amico a quattro zampe, è tramite la dieta che si possono tenere sotto controllo i valori e capire se ci sono delle modifiche da apportare per fare rientrare un dato fuori norma.
La questione, però, riguarda anche la paura che venga ingerita una quantità di minerali eccessiva e la differenza in termini di sicurezza fra i due tipi acqua: quella in bottiglia o del rubinetto.
Tipologia, acqua Fiuggi al gatto
Quale acqua possiamo dare al gatto? Differisce tanto tra le due tipologie sotto analisi e non è possibile fare una valutazione universale. Persino dal punto di vista legale, sono regolamentate in maniera differente:
- L’acqua del rubinetto è “destinata al consumo umano”non include le minerali naturali;
- L’acqua in bottiglia è “minerale naturale”, così come da sorgente e immediatamente imbottigliata.
Sono i trattamenti al centro della questione, ma tutte e due le acque vengono controllate per accertarsi che non siano pericolose per la salute. Sotto esame ci sono sostanze chimiche come l’arsenico e la presenza di batteri che possono causare determinate malattie.
A definire la qualità dell’acqua sono dei parametri mircobiologici, chimici, fisici e organolettici standard che riguardano il sapore e l’odore. Sono tutti dati pubblici e consultabili. A tal proposito, perché i gatti bevono l’acqua del rubinetto?
Il mio gatto ama l’acqua, la durezza
Indispensabile per comprendere la qualità da destinare alle nostre palle di pelo è prendere in considerazione dei particolari valori dei minerali: l’ossalato e il fosfato di calcio, il magnesio.
Poi c’è da considerare la durezza dell’acqua per conoscere la presenza di sali. Infatti, queste molecole, nello stomaco di gatto e cane, si scompongono e vengono assorbite dall’organismo. Questo parametro può incidere sul sapore negativamente e anche sulla voglia che Miao ha di bere. Non dimentichiamo, infatti, che le papille gustative dei felini rispondono a dei criteri differenti dai nostri e il loro gusto non può essere paragonato a quello degli esseri umani. A tal proposito, qual è il cibo preferito dal gatto?
I gatti possono bere acqua distillata?
Meglio di no, perché priva di qualsiasi tipo di minerale. Per quanto riguarda il calcio, non c’è un limite specifico indicato dalla normativa, ma quanto pesa nella dieta spesso carente? Generalmente nell’acqua in bottiglia ce n’è 30 mg/L, un terzo rispetto a quello presente nell’acqua da rubinetto. Gli alimenti secchi spingono l’animale a bere di più, mentre quelli umidi rendono l’impatto dell’acqua sull’organismo meno importante.
Ecco allora che le quantità si influenzano a vicenda e di esse bisogna tenerne conto. Ciò vale soprattutto nelle situazioni patologiche in cui si deve prevedere una restrizione di calcio nella dieta. Torna prepotente la figura del veterinario di fiducia.
Acqua Sant’Anna per gatti
Per sapere quale acqua dare al gatto si deve tenere conto anche del magnesio. 50mg/L è il valore medio in Italia. Anche in questo caso va analizzato insieme allo specialista per vedere quanto incide dal punto di vista alimentare e se è necessario un aggiustamento anche attraverso una determinata tipologia di acqua.
Teniamo sempre a mente che i croccantini hanno di solito valori di magnesio superiori rispetto a quelli contenuti in una dieta casalinga. Cosa fa al caso del nostro amico a quattro zampe lo dice il suo stato di salute e il bisogno che ha di questo minerale. Ecco perché è importante non saltare le visite periodiche dal veterinario e i controlli ematici: ci dicono come sta il nostro adorato Miao e se ha bisogno di qualcosa di specifico.
In generale però è meglio bere di più, fornire più acqua o più alimenti ricchi di acqua, con un po’ più di magnesio, che il contrario. Ne va della salute dei reni del nostro fedele amico. Inoltre da evitare in tutti i modi è che il gatto sia disidratato. Alla luce di quanto espresso, il magnesio è il valore da tenere maggiormente in considerazione. A tal proposito, può tornare utile saperne di più sulle FLUTD nel gatto.
La sicurezza microbiologica
Da questo punto di vista c’è tolleranza zero. Ci sono acque controllate e acque non controllate. In definitiva, però, non viene riscontrata una differenza sostanziale tra l’acqua del rubinetto e quella in bottiglia. Sono pressoché alla stessa stregua.
A incidere, insomma sono la comodità di somministrazione, il sapore e la questione meramente economica. Questo se la salute del nostro amico a quattro zampe non richiede degli accorgimenti in particolare. Prima di decidere, sentiamo il parere del veterinario di fiducia. In definitiva, quale acqua è meglio far bere al gatto?