Pupille del gatto: che cosa ci possono dire gli occhi del nostro amico felino
Le pupille del gatto si dilatano o restringono a seconda della luminosità ma anche delle sue emozioni o di eventuali problemi di salute
L’ammaliante sguardo felino nasconde mille sorprese, le pupille del gatto ad esempio non solo reagiscono alla luce ma ci dicono tanto del suo umore e delle sue emozioni.
Gli occhi del micio funzionano più o meno come i nostri, solo che possiedono una speciale membrana che gli consente di vedere al buio.
Si tratta del tapetum lucidum (ne abbiamo parlato qui) che è in grado di riflettere anche il più piccolo e impercettibile raggio luminoso e provoca quel fantastico scintillio che fa sembrare gli occhi del gatto dei fari accesi nella notte.
È così che i gatti riescono a vedere e a orientarsi al buio (anche se si aiutano con le vibrisse per regolarsi con le distanze), ed è così che si spiega in parte perché le pupille del gatto si dilatano e si restringono.
Il meccanismo è molto semplice: quando c’è molta luce si restringono fino a diventare delle sottilissime fessure, quando invece c’è pochissima luce si dilatano per raccoglierne la maggior quantità possibile.
Ma le pupille del gatto non si limitano di certo a questo lavoro e con i loro movimenti riescono a farci capire tanto dell’umore e delle emozioni del nostro amato felino.
Le pupille del gatto sono strette: cosa vuol dire
Quando le pupille del nostro gatto si restringono fino a diventare delle sottilissime fessure (anche un po’ inquietanti) vuol dire prima di tutto che ci troviamo in condizioni di buona luminosità.
Le pupille reagiscono in base alla quantità di luce presente nell’ambiente e durante il giorno diventano piccole perché non hanno bisogno di raccoglierne molta affinché il micio riesca a vedere.
Ma il fatto che siano così strette non dipende esclusivamente dalle condizioni di luminosità o dall’ora del giorno. C’è molto altro.
Non dobbiamo dimenticare che i gatti comunicano con un linguaggio molto particolare in cui ogni singolo gesto o movimento del corpo vuole significare qualcosa.
Del resto non possono parlarci (anche se utilizzano i miagolii e i vocalizzi per esprimersi) e si affidano al linguaggio del corpo per farci capire cosa stanno provando in quel determinato momento.
Quando le pupille del gatto sono strette fino a diventare fessure significa che il micio è eccitato.
Emozione che non è necessariamente positiva perché l’eccitazione può emergere in diverse situazioni: quando il micio è arrabbiato, quando è spaventato ma anche quando prova piacere.
Dunque le pupille del gatto reagiscono alle sue emozioni e sensazioni e si dilatano o restringono anche in base a queste.
Caccia e gioco
Possiamo fare qualche esempio facile per capire meglio il meccanismo. Prima di tutto analizziamo la situazione dell’agguato, parecchio frequente nei nostri piccoli felini.
I gatti sono dei predatori naturali e quando incrociano un animale di piccole dimensioni istintivamente lo cacciano.
Si appostano per fare l’agguato senza esser visti dalla preda e al momento giusto si lanciano in un repentino scatto per acciuffarla senza farsela scappare.
Perciò osservando un micio che individua un piccolo topino, ad esempio, possiamo notare che le sue pupille si restringono e diventano fessurine nel momento in cui si prepara ad attaccarlo.
Stessa cosa accade quando il micio vive in casa e gioca con i suoi giocattoli o vuole acciuffare i nostri piedi sotto le coperte.
Anche nel gioco accade che le pupille si restringano perché il gatto è eccitato, perciò lo possiamo sentire anche sibilare o ringhiare ed emettere vari vocalizzi.
Calma o aggressività
Vi sorprenderà di certo l’accostamento tra questi due termini diametralmente opposti, ma quando si parla di pupille del gatto tutto può succedere!
E infatti se il micio è eccitato vuol dire non solo che è felice ma c’è anche la possibilità che sia arrabbiato e contrariato.
Così le pupille del gatto si restringono quando ad esempio si accovaccia sulle nostre gambe o sul petto per prendersi le meritate coccole.
In questo caso il micio ci osserva con gli occhi socchiusi e contestualmente inizia a farci le fusa e a compiere altri gesti con cui ci dice che ci vuole bene.
Ci annusa la faccia, ci lecca i capelli e inizia a “impastare” con le zampine sulla nostra pancia come un gattino che preme sulle mammelle di mamma gatta.
Se però da una parte prova piacere, la stessa combo pupille strette-occhi socchiusi può voler dire che il gatto è decisamente arrabbiato.
Naturalmente in questa situazione non vedremo fusa né tanto meno “impastamenti”, piuttosto il micio si metterà in posizione di guardia pronto a difendersi da un eventuale attacco.
Gatto con le pupille dilatate: ecco perché
Vediamo adesso il caso opposto, quando cioè le pupille del gatto sono in parte o completamente dilatate e al micio compare sul muso quello sguardo un po’ “spiritato” che spesso ci spaventa.
Innanzi tutto la dilatazione delle pupille dipende dalla quantità di luce presente nell’ambiente: in condizioni di buio o semi-buio gli occhi del micio devono catturare la maggior quantità di luce possibile affinché possa vedere.
Ma anche in questo caso gli occhi ci dicono che il gatto è eccitato e questa emozione può essere sia negativa che positiva.
Per interpretare l’emozione del momento dobbiamo osservare il contesto ma anche il linguaggio del corpo del nostro gatto.
Le pupille del gatto si dilatano, ad esempio, quando il micio è incuriosito da qualcosa che sta guardando oppure quando sa che gli stiamo dando la sua pappa preferita.
Curiosità, fame, tutte sensazioni positive o che comunque richiamano a oggetti o sensazioni che gli portano beneficio.
Al contrario, invece, le pupille del gatto possono dilatarsi in situazioni di forte stress o di ansia, quando il micio in sostanza non sta affatto bene.
In questo caso, però, il linguaggio del corpo è ben diverso perché ha il corpo irrigidito, agita convulsamente la coda e spesso incurva la schiena e raddrizza il pelo.
È la situazione tipica di quando lo portiamo dal veterinario e si agita dimenandosi perché non è esattamente la sua attività preferita.
Idem per quando c’è un temporale oppure ci sono i fuochi d’artificio o ancora scoppia un palloncino. Il micio si spaventa e questo terrore puro si traduce in un allargamento delle pupille.
Le pupille del gatto possono dirci molto della sua salute
I movimenti delle pupille del nostro gatto non ci dicono solo quanta luce c’è nella stanza o se il micio è eccitato, spaventato o arrabbiato.
Talvolta sono indice di un possibile problema di salute per cui dobbiamo correre immediatamente dal veterinario per un controllo.
In genere i gatti hanno le pupille dilatate quando stanno male, se provano dolore e si sentono a disagio.
È l’unico modo che hanno per farci comprendere il loro malessere insieme alla postura del corpo, il miagolio strano o il fatto che ululano.
Può capitare che le pupille del gatto abbiano dimensioni diverse e questa condizione è chiamata anisocoria.
L’anisocoria non è una malattia in sé, piuttosto il sintomo che nel nostro micio c’è qualcosa che non va e dobbiamo immediatamente correre ai ripari.
Quando le pupille del gatto hanno dimensioni diverse può indicare che soffre di una lesione cerebrale dovuta a un trauma come una caduta, dopo essere stato investito da un’auto oppure dopo un ictus.
Potrebbe avere una lesione alla superficie dell’occhio oppure un problema del sistema nervoso, e ancora glaucoma, infiammazione, malattie della retina.
Nei casi più gravi l’anisocoria può essere sintomo di cancro felino o della sindrome della pupilla spastica, un disturbo associato al virus della leucemia felina.