Come pulire i denti al gatto?
Il benessere di Miao passa anche da una corretta igiene orale, spesso sottovalutata. Pulire i denti al gatto invece è prioritario in ottica preventiva
L’igiene orale del nostro amico a quattro zampe è importante, esattamente come lo è la nostra che non va mai sottovalutata se non vogliamo dover combattere con carie, tartaro e gengiviti.
Qualora chiedessimo a un dentista qualsiasi, o anche al veterinario di fiducia di Micio, qual è il miglior modo per prevenire la proliferazione di virus e batteri in bocca e per mantenere le gengive sane, la risposta che sentiremmo è che è possibile attraverso una pulizia corretta e accurata dei denti. Vale sia per gli animali che per gli esseri umani.
Pulire i denti al gatto, quelli del nostro che fa parte della famiglia a tutti gli effetti, quindi, non è un dettaglio di poco conto, non si può improvvisare o ricorrere al sentito dire e al fai da te. Bisogna essere preparati e consapevoli di quello che si sta facendo e perché.
Indice
Denti del gatto, i nemici
L’importanza della pulizia dei denti del gatto
Cosa serve per pulire i denti del gatto
La frequenza con cui si puliscono i denti del gatto La tecnica migliore Questione di prevenzione
Denti del gatto, i nemici
Il tartaro e le carie nel gatto, per esempio, non fanno per nulla bene: possono portare a gengiviti e infezioni di varia natura. Ecco perché è importante non tralasciare l’igiene orale.
sapere come pulire i denti al gatto nel migliore dei modi è una conoscenza non di poca importanza. Per far sì che la nostra piccola palla di pelo possa avere sempre un alito fresco e pulito e affinché si prevengano problemi legati ai denti e alla bocca in generale. A tal proposito, può tornare utile saperne di più sul gatto con alito cattivo e su come poter rimediare.
L’importanza della pulizia dei denti del gatto
Ancor prima di parlare di frequenza, è bene capire perché è così importante non prendere sottogamba l’igiene orale. E quali sono gli effetti negativi che, a lungo termine, potrebbero danneggiare in maniera permanente Micio. Si tratta, oltretutto di strumenti fondamentali per la difesa, per il nutrimento e non solo. Tutti fattori primari.
Già lo abbiamo accennato, i batteri presenti nella cavità orale possono proliferare e provocare problemi di salute molto gravi, tra questi troviamo le malattie parodontali e ossee. Patologie che potrebbero avere un forte impatto sull’aspettativa di vita del nostro amico a quattro zampe. Insomma non si tratta di questioni di secondaria importanza.
Cosa serve per pulire i denti del gatto
Prima di cominciare a pulire i denti al gatto, sentiamo il veterinario di fiducia, colui che conosce eventuali pregressi clinici e caratteristiche di razza che possono incidere negativamente sulla sua salute. Se alle volte scoccia anche a noi esseri umani e ai bambini lavare i denti, figuriamoci quanto possa essere noioso per un esemplare dalla forte componente istintiva. Poi, non dimentichiamo che fra bipedi si può parlare più facilmente. Mentre il linguaggio dei gatti è ben diverso e non sempre ci si capisce sino in fondo.
Prima di tutto muniamoci di uno spazzolino da denti per il gatto. In commercio ne esistono di tutti i tipi e per tutte le esigenze. Se abbiamo qualche dubbio o incertezza chiediamo il parere dello specialista. Gli esperti consigliano quelli resistenti per evitare che si rompa nella bocca di Miao. Inoltre, per i più pigri e testardi, non sottovalutiamo l’utilità degli snack pensati appositamente per favorire l’igiene orale. L’obiettivo è che tutto venga visto come un gioco e che subito dopo ci sia un rinforzo positivo, un premio.
È necessario usare anche il dentifricio, una formula pensata appositamente per l’organismo del nostro amico a quattro zampe. Infatti, è importante non usarne uno per uso umano. Contiene sostanze come lo xilitolo, presente anche nello zucchero e quindi fra gli alimenti tossici per i gatti.
Teniamo conto dei gusti della nostra piccola palla di pelo. Il gusto alla menta, infatti, non è fra i suoi preferiti, meglio il dentifricio al sapore di carne o di pesce. Se invece si preferisce il fai da te, si può creare un dentifricio fatto in casa. Mescoliamo un cucchiaio di bicarbonato di sodio con un cucchiaio d’acqua.
La frequenza con cui si puliscono i denti del gatto
L’uso dello spazzolino deve essere anticipato a una fase di addestramento. Un periodo di assestamento in cui il nostro amico a quattro zampe si abitua. Tuttavia questa abitudine non deve cominciare in maniera precoce. I cuccioli più piccoli di otto settimane non devono essere sottoposti all’igiene orale. Di contro, con un cane adulto o anziano ci vorrà una dose di pazienza in più.
Più si puliscono i denti, meglio è. In teoria, si dovrebbe intervenire quasi quotidianamente. Nonostante ciò, però, può risultare difficile gestire questa operazione ogni giorno. Niente paura, pulire i denti al gatto due o tre volte a settimana dovrebbe bastare. È importante cominciare presto con la pulizia dei denti. Le malattie parodontali, infatti, compaiono intorno ai tre anni.
Qualora Miao fosse particolarmente spaventato o irritato dallo spazzolino, possiamo sostituirlo con un panno. Non potrà mai sostituire l’efficacia dell’accessorio, la pulizia è molto più approssimativa, ma comunque è meglio di un’assenza totale di igiene orale.
Esistono, poi, i giocattoli masticabili fabbricati con lo scopo di eliminare la placca in eccesso. Ci sono anche degli snack che rendono più rendono più bianchi i denti. Nel caso in cui dovesse essere necessario, è consigliabile rivolgersi al veterinario per fare una pulizia extra in ambulatorio. Pratici ed efficaci sono i bastoncini per l’igiene orale. Alcuni di essi, infatti, contengono la clorexidina oppure enzimi che ripuliscono la bocca.
Come lavare i denti al gatto
Pulire i denti al gatto vuol dire abituarsi a una sorta di routine, sarà utile per noi che dobbiamo pensare al benessere del nostro amico a quattro zampe, e aiuterà lui che si abituerà alla pratica senza vederla più con timore. Si tratta di un’operazione da portare avanti step by step e che deve essere resa piacevole, una sorta di gioco da condividere con Miao. In questo modo, oltre all’igiene orale cureremo il rapporto tra bipede e quadrupede, sempre più simbiotico.
L’ultima cosa da fare è essere bruschi e improvvisi nei movimenti. Cominciamo lentamente, facciamolo abituare gradualmente, prima di iniziare a lavargli i denti tocchiamogli la bocca, solleviamo il labbro, tocchiamo le gengive e i denti e facciamo una specie di massaggio con il dentifricio. Alla fine, ovviamente, non dimentichiamo di premialo con un rinforzo positivo. Intingiamo una garza o uno straccio in qualcosa di gustoso, quando Micio avrà capito che potrebbe essere un esperimento goloso e divertente, sarà più interessato a provare lo spazzolino.
Prima di procedere però assicuriamoci che gli alimenti prescelti non facciano male allo stomaco, che non facciano allergie e che il nostro amico a quattro zampe non rischi di star male. Se si tratta di sostanze mai provate prima, facciamo una prova allergica con piccolissime quantità. Se non succede nulla di anomalo possiamo procedere secondo le indicazioni dello specialista, altrimenti troviamo un’alternativa.
La nostra piccola palla di pelo potrebbe aver bisogno di un po’ di tempo per abituarsi alla pulizia dei denti. Quindi, all’inizio, assicuriamoci di fare spesso delle pause quando li spazzoliamo, soprattutto se ci sembra che non si senta tranquillo. Insistere, nei casi più gravi, potrebbe provocare ansia e stress, fino a un attacco di panico nel gatto.
La tecnica migliore
Per pulire i denti al gatto ci vuole metodo, altrimenti i nostri sforzi e la sua pazienza saranno vani. Inoltre, aspettiamo le fasi della giornata in cui ha incanalato correttamente le proprie energie ed è stanco. L’ideale è subito dopo una bella sessione di gioco. Facciamo questa operazione quando Miao non ha più energie per opporsi, quando sarà più rilassato e predisposto a un nostro intervento che difficilmente non vedrà come fastidioso.
Quando il nostro amico a quattro zampe si sarà abituato, potremo iniziare a spazzolargli i denti con maggiore regolarità. È importante concentrarsi sulla parte esterna dei denti: è quella in cui sono presenti maggiori residui ed è il modo più sicuro per intervenire sulla sua igiene orale. La parte interna non è solo più difficile da raggiungere, ma il nostro adorato Micio potrebbe avere l’istinto di mordere, spezzare il manico e soffocare o incidere il nostro dito.
Questione di prevenzione
Se lo spazzolino rimane un nemico anche dopo una fase iniziale di assestamento, possiamo provare somministrando al felino crocchette e dolcetti secchi che, a differenza del cibo in scatola, rallentano l’accumulo di placca e tartaro. Inoltre, ci sono dei prodotti specifici a tale scopo; tuttavia tutti questi sono dei palliativi che non potranno mai sostituire l’efficacia di una pulizia dei denti con spazzolino e dentifricio.
Per maggiori informazioni e delucidazioni è consigliabile rivolgervi al proprio veterinario di fiducia che potrà a sua volta consigliarci dei prodotti specifici ed efficaci per non tralasciare l’igiene orale del nostro amico a quattro zampe, nel caso in cui ci rendessimo conto che la pulizia risulta complicata. Ogni proprietario desidera che il proprio peloso sia sempre felice e in salute, ma non tutti sanno che una buona igiene orale è fondamentale per il benessere degli animali domestici. Quindi, se vogliamo che il gatto sia sempre in forma, dovremo pulirgli i denti con una certa frequenza.