Prendersi cura del pelo del gatto: accortezze speciali e rimedi naturali
Prendersi cura del pelo del gatto è semplice, basta avere strumenti e prodotti giusti e seguire alcuni passaggi: vediamo come si fa
Pappa, lettiera, veterinario ma anche toelettatura: prendersi cura del pelo del gatto è d’obbligo quando accudiamo Micio.
La toelettatura svolge una funzione davvero molto importante nella vita dei nostri piccoli felini, anche se conosciamo bene la loro ossessione per l’igiene!
I gatti, infatti, passano intere ore a leccarsi il mantello, pettinandolo e pulendolo da cima a fondo con la loro particolarissima lingua ruvida.
Ma questo non basta e, specialmente se teniamo il micio in casa, dobbiamo dargli un aiutino in più e assicurarci che abbia pelo e pelle sempre sani e puliti.
Quindi teniamolo bene a mente: prendersi cura del pelo del gatto non lo rende soltanto più bello ma soprattutto lo mantiene in salute.
Prendersi cura del pelo del gatto: iniziamo sin da cucciolo
Tra graffi e morsi tenta sempre di scappare via impedendoci anche solo di spazzolarlo un po’: succede quando il micio non è stato abituato alla toelettatura.
Ci sono razze di gatti molto calme e tranquille con una naturale predisposizione al contatto fisico che le porta ad accettare di buon grado spazzole e pettini.
La maggior parte dei gatti, però, non ama essere presa in braccio e maneggiata dall’uomo perciò la toelettatura può diventare un vero inferno!
L’errore in questi casi è del tutto nostro. Il gatto va abituato sin dai primi mesi di vita, gradualmente e con tanta pazienza.
Ma soprattutto non dobbiamo mai costringerlo a lasciarsi spazzolare tenendolo fermo di forza o strattonandolo.
Così non facciamo altro che innervosirlo e renderlo ansioso ottenendo esattamente quel che non vogliamo: diventa aggressivo!
La toelettatura deve essere un’esperienza piacevole che il gatto associa, quindi, a sensazioni assolutamente positive.
Deve diventare un momento di cura e igiene ma soprattutto di intimità tra il gatto e il padroncino. Quasi quasi deve essere lui a chiedervela!
Per farlo dobbiamo innanzi tutto evitare le giornate in cui siamo particolarmente stressati, le classiche “giornate no” in cui ci potrebbe irritare anche la più innocua cosa.
Assicuriamoci di essere tranquilli e rilassati così da trasmettere al gatto una piacevole sensazione di calma.
Dopodiché prendiamo il nostro bel gattino e iniziamo con delle brevissime sessioni di toelettatura, che aumenteremo di volta in volta fino a quando per Micio non diventerà un’abitudine.
Dato che per spazzolarlo e pulirlo dobbiamo toccare parti del corpo sensibili come la pancia, le zampe, le orecchie e il musetto, cerchiamo di abituare il gattino a questo tipo di contatto.
Così facendo prendersi cura del pelo del gatto una volta adulto sarà sicuramente più semplice e il nostro micio non proverà ad aggredirci per scappare via.
Spazzolare il pelo del gatto: cosa occorre e come farlo
Prendersi cura del pelo del gatto vuol dire prima di tutto spazzolarlo ma per farlo occorrono degli strumenti ben precisi.
La scelta delle spazzole e dei pettini dipende soprattutto dal tipo di mantello del micio che può essere, come ben sappiamo, a pelo lungo o a pelo corto.
In entrambi i casi il pelo dovrebbe sempre avere un aspetto sano e lucente, essere forte e senza nodi o grovigli ma soprattutto morbido al tatto.
Se così non fosse potrebbe esserci qualcosa che non va e dobbiamo immediatamente portare il gatto dal veterinario per verificare il suo stato di salute.
Spesso non è soltanto l’incuria a danneggiare il mantello ma possono esserci dei problemi di salute di cui siamo all’oscuro.
Ecco perché è fondamentale spazzolare e prendersi cura del pelo del gatto, proprio perché in questo modo teniamo mantello e pelle sempre sotto controllo.
Utilizzando un pettine a denti stretti possiamo accorgerci della presenza di pulci o altri parassiti oppure di anomale zone prive di pelo, ferite e lesioni della pelle.
Spazzolare un gatto a pelo corto
Le razze di gatti a pelo corto sono perfette per chi non vuole (o non può) occuparsi giornalmente della toelettatura del micio.
I gatti a pelo corto richiedono poca manutenzione ma comunque vanno spazzolati almeno due volte alla settimana.
Dapprima con un pettine di metallo a denti stretti da passare lungo tutto il mantello dalla testa in direzione della coda.
Questo ci consente di eliminare il sottopelo in eccesso e di verificare la presenza di nodi, grovigli o altri problemi della pelle.
Dopodiché possiamo procedere con una spazzola a setole morbide, in modo che sia più delicata sulla pelle del gatto e non gli faccia male.
La spazzola serve a eliminare tutto il pelo in eccesso e inoltre lucida il mantello e lo mantiene sempre morbido perché distribuisce uniformemente gli oli naturali.
Spazzolare un gatto a pelo lungo
Prendersi cura del pelo del gatto a pelo lungo è certamente più impegnativo e richiede una frequenza giornaliera.
Le razze di gatti a pelo lungo vanno spazzolate tutti i giorni almeno una volta al dì (in alcuni casi anche due) perché è facile che il pelo si aggrovigli ma anche perché ne perdono in abbondanza.
Questa volta il pettine di metallo può fare ben poco, anzi avremmo proprio difficoltà a passarlo in mezzo a quella massa voluminosa di peli.
Meglio optare per una spazzola a setole lunghe che ci consente di spazzolare per bene, dalla testa alla coda, tutto il mantello eliminando il pelo in eccesso.
Facciamo attenzione soprattutto alla pancia e alle zampe del micio dove è facile che si formino nodi e grovigli.
Se i nodi sono troppo duri e difficili da sciogliere non insistiamo con la spazzola altrimenti rischiamo di far male al micio strappandogli il pelo!
Piuttosto quando siamo in difficoltà è meglio rivolgersi a un toelettatore professionista che sa come risolvere ogni problema.
Fare il bagno al gatto: sì o no?
Molti pensano che non occorra fare il bagno al gatto e in parte, effettivamente, hanno ragione.
Il gatto è un animale maniaco dell’igiene che passa intere ore a prendersi cura del proprio mantello in ogni sua parte.
Tuttavia se il micio ha la possibilità di uscire fuori da casa e trascorre del tempo in giardino è probabile che si sporchi e che il pelo si riempia di fango, polvere e detriti.
Potrebbe entrare a contatto con qualcosa di appiccicoso o puzzolente quindi un bagno è sicuramente quello che ci vuole!
Ricordiamo però che il bagno è necessario per il gatto solo in queste particolari situazioni e che farlo troppo spesso potrebbe danneggiarlo.
Bagni troppo frequenti tendono a seccare il pelo ma soprattutto la pelle del gatto, modificandone il naturale PH e rendendolo più esposto a problemi come le dermatiti.
Anche per il bagnetto vale la stessa premessa che abbiamo fatto parlando di spazzole e pettini: il gatto va abituato gradualmente e sin da giovane.
I nostri amati felini non sono proprio dei grandi amanti dell’acqua – a parte qualche rara eccezione – e potrebbe essere traumatico ritrovarsi inzuppati e insaponati.
Molti toelettatori consigliano di tagliare le unghie al gatto prima di fare il bagno in modo da evitare spiacevoli e “dolorosi” incidenti.
Bagnetto: tutti i passaggi
Per prima cosa indossiamo dei guanti di gomma che ci proteggono da eventuali graffi e morsi del micio.
Scegliamo un momento in cui il gatto è rilassato per fare il bagnetto, magari dopo aver giocato oppure dopo averlo spazzolato.
Appoggiamo un tappetino di gomma sulla base del lavandino (o di una bacinella) in modo che non scivoli mentre lo puliamo.
Controlliamo la temperatura dell’acqua che non deve essere mai troppo calda o troppo fredda e riempiamo il lavandino fino a circa 5 – 6 centimetri.
Adesso possiamo adagiare delicatamente il micio all’interno iniziando a bagnarlo delicatamente e poco alla volta.
Applichiamo una piccola quantità di shampoo per gatti (facciamoci consigliare dal veterinario) e massaggiamo lungo tutto il corpo fino a formare la schiuma ed evitando zone delicate come occhi e muso.
A questo punto possiamo risciacquarlo, sempre con acqua tiepida, facendo attenzione a eliminare ogni residuo del prodotto.
Se il gatto è a pelo corto possiamo direttamente asciugarlo con un’asciugamani pulita mentre se è a pelo lungo è meglio spazzolarlo un po’ prima di procedere.
Prendersi cura del pelo del gatto con prodotti naturali
Per prendersi cura del pelo del gatto esistono tantissimi prodotti in commercio studiati appositamente per le esigenze del micio.
I detergenti di origine naturale sono assolutamente sicuri perché non provocano allergie o reazioni cutanee nel gatto e in genere sono a base di calendula, camomilla, aloe vera, argilla verde, tea tree oil e olio di ricino.
Ma se non volessimo acquistare questi prodotti esistono delle alternative tutte naturali che ci faranno risparmiare qualche soldino ma soprattutto salvaguardare l’ambiente.
Parliamo di erbe, oli essenziali e prodotti che si trovano un po’ in tutte le case ma naturalmente prima di procedere consultiamo il veterinario per avere il via libera!
Possiamo preparare un bagnetto naturale per il micio diluendo un cucchiaio di aceto di mele, succo di limone od olio di Neem per ogni mezzo litro di acqua.
Questi tre ingredienti rendono il pelo del gatto lucidissimo e morbido e, inoltre, sono utilissimi per allontanare i parassiti.
Se vogliamo aggiungere un tocco profumato possiamo completare il bagno con qualche goccia di olio essenziale di lavanda o di geranio.