Portare il gattino in vacanza, tutte le dritte e i consigli utili

Cosa sappiamo riguardo la possibilità di portare un gattino in viaggio? Ecco qualche informazione necessaria.

Scegliere di accogliere in casa un animale domestico non è di certo una passeggiata: dobbiamo tener presente, sempre, che l’impegno sarà davvero molto duro e che, soprattutto, dovremo occuparci di lui come un vero e proprio membro della famiglia. Chi ha esperienze nel settore, tuttavia, sa benissimo che non sarà di certo difficile affezionarsi ad un amico a 4 zampe!

L’amore e l’affetto che si svilupperanno saranno non solo reciproci, ma anche duraturi, saldi, profondi e veri. Infatti, né l’umano né il nuovo compagno di vita saranno ben felici di dividersi! Come funziona, allora, quando si decide di fare una gita fuori porta?

Oggi si cercherà di rispondere alla seguente domanda: è possibile portare il gattino in vacanza? Quali sono le accortezze da seguire nel momento in cui si sceglie di viaggiare insieme a lui, soprattutto se ancora molto piccolo? Ecco qualche suggerimento utile.

Viaggiare in compagnia di un gattino

gatto cucciolo sguardo tenero

Per capire tutto ciò che c’è da sapere riguardo il portare il gattino in vacanza, bisogna partire da un presupposto. Il gatto, come la maggior parte degli animali, soprattutto quelli domestici, è molto territoriale: il cambiamento di ambiente non lo aggrada particolarmente.

Tuttavia, sarà di certo più contento di essere in nostra compagnia, piuttosto che essere lasciato con qualche conoscente, oppure in qualche struttura, o ancora con una “catsitter. Dunque: cosa dobbiamo tenere presente quando scegliamo di non separarci da lui?

Sicuramente, prima di partire, è necessario il “lasciapassare” del veterinario: dobbiamo assicurarci che lo stato di salute di Micio sia adatto agli spostamenti e non abbia alcun tipo di complicazione. Oltre a questo, è imprescindibile prendere il libretto sanitario del gattino: in esso dovranno essere riportati e attestati tutti i vaccini obbligatori (o quelli eventualmente richiesti nella zona/paese meta del viaggio).

Comunque, tutto questo ci verrà suggerito dal veterinario: chiedere il suo aiuto e il suo supporto è sempre la scelta migliore! Oltre alla vaccinazioni, infatti, si dirà anche cosa serve nello specifico per il viaggio (in base anche al mezzo di trasporto che utilizzeremo).

È importante, ad esempio, essere provvisti di un prodotto anti-nausea, di strumenti che sono in grado di riprodurre feromoni per tranquillizzare il gatto e farlo abituare ai nuovi ambienti, del trasportino, di vari ed eventuali (da decidere in base all’esemplare). Avere con sé anche qualche giochino a lui familiare, magari da mettere all’interno dello stesso trasportino, potrebbe rendere il viaggio meno noioso o “spaventoso” e stressante.

Possiamo portare un gattino in vacanza? Ebbene, la risposta a tale interrogativo è la seguente: sì, ma con le dovute accortezze che il caso richiede. Ora andiamo ad analizzare gli eventuali mezzi di trasporto su cui far salire il nostro piccolo amico e tutto il necessario per rendere il viaggio il meno stressante possibile.

Auto

gatto guarda dal finestrino

Presa la scelta di portare il gattino in vacanza, di cosa dobbiamo preoccuparci? Viaggiamo in macchina? Benissimo: cosa serve? Condizione necessaria e imprescindibile: il trasportino! È importantissimo sia per la sua incolumità, sia per la nostra: lui, chiuso lì dentro per l’intera durata del viaggio, sarà ben sicuro e protetto da eventuali complicazioni; noi, invece, potremo guidare senza distrazioni particolari.

Altra determinante considerazione, che vale per qualunque tipo di mezzo trasporto, è questa: evitare di farlo mangiare nelle due ore precedenti alla partenza! Così sarà meno probabile che possa avere nausea o problemi di stomaco.

Qualora il viaggio fosse abbastanza lungo, è bene fare una pausa ogni oretta, al fine di fargli prendere aria, farlo rigenerare e dargli la possibilità di idratarsi. Portarsi dietro una lettiera, inoltre, potrebbe un’ottima decisione: nel caso in cui sentisse la necessità di fare qualche bisogno, questa accortezza risolverebbe ogni problema.

Treno

gatto piccolino

Portare il gattino in vacanza viaggiando in treno è possibile, ma bisogna seguire attentamente le indicazioni date dalla compagnia di trasporti con cui si sta viaggiando. Riporteremo di seguito, a titolo di esempio, le regole dettate da Trenitalia:

  • il gatto (in generale l’animale domestico) deve essere di piccola taglia e rientrare in un trasportino (obbligatoriamente) che abbia le misure di 70xx30x50. (Per i cani di taglia grande, vigono diverse indicazioni);
  • l’animale può viaggiare gratuitamente in tutte le classi e nei livelli di ogni servizio;
  • si può portare con sé soltanto un trasportino per ogni persona.

È necessario, inoltre, il certificato di iscrizione all’anagrafe e il libretto sanitario dell’animale che andranno esibiti al personale di bordo al momento del controllo biglietto. Nel caso in cui questi documenti dovessero mancare, è prevista una sanzione, con l’obbligo di discesa dal treno alla prima fermata disponibile. Questo è quanto si legge dallo stesso sito di Trenitalia; per quanto riguarda le regole vigenti nei paesi esteri, è necessario consultare gli appositi siti e chiedere le dovute informazioni.

Nave

gatto riposato al mare

Anche nel caso del viaggio in nave, la prima cosa da fare è preoccuparsi di contattare la compagnia con la quale siamo propensi viaggiare e chiedere tutto quello che ci potrà essere necessario. Ogni compagnia, infatti, ha delle precise regole che saranno sicuramente diverse e individuali.

In linea di massima, comunque, è certo che sia imprescindibile l’uso del trasportino, sia per evitare che il gatto, spaventato o troppo stressato, possa scappare, sia al fine di tenerlo al sicuro, sia per non disturbare eventuali “non amanti” degli animali presenti sulla nave. Comunque, al momento della prenotazione ci verranno date tutte le informazioni e, una volta saliti sul veicolo, sarà il personale di bordo a guidarci riguardo l’iter da percorrere.

Solitamente, il gatto può viaggiare accanto al proprietario (pur sempre dentro il trasportino) solo qualora si faccia specifica richiesta della cabina; in caso contrario, il gatto andrà sistemato nell’apposita zona riservati ai passeggeri animali.

Inoltre, quasi sempre è richiesto il pagamento di un supplemento per il viaggio di un animale domestico; tuttavia, dipende dalle disposizioni della compagnia di viaggio: ce ne sono alcune, infatti, che permettono l’accesso gratuito. È sempre essenziale, poi, tutta la documentazione adeguata (iscrizione all’anagrafe, libretto sanitario). In base alla destinazione, com’è già stato sottolineato, saranno richiesti anche eventuali e specifici esami.

Aereo

gattino rilassato

Per viaggiare in aereo e, quindi, per poter portare il gattino in vacanza, è inevitabile doversi informare sulla compagnia di volo e sulle indicazioni che essa impone. Ovviamente, ogni compagnia ha le sue regole e le sue specifiche richieste. Dunque è bene aver chiara la situazione prima di prenotare, al fine di ottenere la certezza che il viaggio sarà in completa sicurezza e tranquillità.

In linea di massima, possiamo fissare alcuni punti indicativi che, più o meno, rispecchiano le informazioni generali dalle compagnie aeree (tuttavia, ci riserviamo di ricordare assolutamente che queste possono cambiare, in virtù delle esigenze specifiche):

  • il gatto deve viaggiare obbligatoriamente nel trasportino; questo deve essere adatto alla grandezza e alle dimensioni dell’esemplare specifico;
  • l’animale è considerato un passeggero, dunque si dovrà pagare un biglietto che SOLITAMENTE si aggira intorno al 30-40% del costo del volo per una persona. Tuttavia, oltre alla variazione di prezzo dovuta alla compagnia scelta, ci possono essere dei cambiamenti anche in base alla stazza dell’animale;
  • è necessaria la solita documentazione già nominata, che va prodotta anche sulla base di ciò che richiede il luogo di destinazione.

Articoli correlati