Perché i gatti tremano quando dormono e sembrano vibrare?
Il vostro gatto trema durante il sonno? Possono esserci diverse spiegazioni per questo fenomeno. Ecco di quali si tratta.
Quando i gatti riposano viene voglia di restare per ore intere incantati a guardarli. Poi però a ben guardarli, potrebbe nascere una domanda: perché i gatti tremano quando dormono? Come mai sembrano quasi vibrare?
Starà andando tutto bene oppure c’è qualcosa che non va con il nostro amico a quattro zampe? Proviamo a scoprire le possibili cause di questo fenomeno, che spesso può apparirci più bizzarro di quanto non sia in realtà.
Quanto dormono i gatti?
Come tutti gli appassionati del mondo felino sapranno, i gatti trascorrono una buona parte della loro vita a dormire, anche se vi sono fattori come l’età e lo stato di salute di ogni singolo esemplare che determinano quanto dorme e quanto profondamente nelle varie fasce della giornata.
E quando loro dormono noi, da bravi gattari, non possiamo che trovarli semplicemente adorabili, e siamo spesso tentati di restare imbambolati a guardarli finché non si svegliano; a volte sanno essere anche estremamente buffi, soprattutto se li sorprendiamo a schiacciare un pisolino nelle posizioni più assurde.
Accade però a volte che, nell’osservarli mentre dormono, ci accorgiamo di un fenomeno un po’ strano: sembrano tremare e vibrare nel sonno. E non essendo in grado di determinare delle cause da ricondurre a questo fenomeno, che in passato non avevamo notato, potremmo anche preoccuparci e temere che si tratti delle prime avvisaglie di un problema di salute.
Se il gatto trema devo sempre preoccuparmi?
Perché i gatti tremano quando dormono? Bisogna preoccuparsi proprio sempre? In alcuni casi, e in particolare quando si tratta di un gatto un po’ avanti con l’età, si potrebbe prendere questi tremori per degli attacchi epilettici.
Tuttavia, no. Non sempre dobbiamo preoccuparci. Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza e capire innanzitutto come funziona il sonno per i gatti, per poi scoprire se il comportamento in apparenza bizzarro del nostro Miao debba in effetti metterci in allarme e farci correre ai ripari, o se possiamo tranquillizzarci e tornare a guardarlo adoranti.
Sonni tranquilli o qualcosa di più?
La prima cosa da sapere quando si parla di sonno per i nostri amici felini è che esso può essere di tre tipi. Essi possono anche costituire 3 fasi consecutive nel corso di una dormita di svariate ore o magari di una intera nottata.
La prima fase è la più leggera di tutte e di solito anche la più frequente: è quella che caratterizza i pisolini che il nostro micio non si fa problemi a schiacciare durante il giorno, anche quando magari vorremmo trascorrere un po’ di tempo con lui.
Nonostante Miao sia fermo e rilassato in una posizione comoda e abbia gli occhi chiusi, mantiene ancora una relativa consapevolezza di quello che avviene nelle sue immediate vicinanze, come se fosse in dormiveglia.
lo vedrete muovere le orecchie o il naso se percepisce un suono o un odore di qualche tipo attorno a lui, e a seconda del tipo di stimolo che riceve potrebbe non volerci molto perché si svegli di scatto, estremamente contrariato per l’improvvisa interruzione.
Si tratta in realtà di un meccanismo di difesa che il suo organismo mette in atto per permettergli di riposare e riprendere le forze senza lasciargli abbassare troppo la guardia e mantenendolo almeno in parte attento e capace di percepire eventuali pericoli. È una risorsa senza dubbio preziosa per gli animali che vivono allo stato selvatico; ma probabilmente il nostro Miao, che l’ha ereditata suo malgrado e che in casa con noi non ha nulla di cui aver paura, gradirebbe semplicemente poter dormire un altro po’!
Fortunatamente per lui non si tratta dell’unico tipo di sonno a cui ha accesso: vi è anche una fase di transizione, più intensa del “dormiveglia” appena descritto ma definita di “sonno leggero” e di minore durata. Essa, a sua volta, fa da apripista al sonno più profondo, chiamato anche fase REM. In questa terza fase, che viviamo anche noi umani e che condividiamo con uccelli e altri animali, l’attività cerebrale aumenta provocando dei rapidi movimenti degli occhi (Rapid Eye Movement, da cui prende il nome) sotto le palpebre.
I gatti sognano?
Dovete sapere che anche i gatti sognano, proprio come noi e proprio nel corso della fase REM. Anzi, sognano molto più di noi: se questa fase si presenta negli esseri umani ogni 90 minuti di sonno, per i gatti essa avviene ogni 25 minuti circa e dura in media 6 o 7 minuti.
Se solitamente il micio appare completamente rilassato, è anche possibile che in questo particolare intervallo di tempo i muscoli si contraggano, producendo il famigerato “tremore” che non può non attirare la nostra curiosità.
Ci sono altri comportamenti simili che si accompagnano a questo suo tremare o vibrare mentre dorme: a volte potrebbe muovere le zampe, le vibrisse e la coda o anche miagolare.
Molti studiosi sostengono che, in assenza di comportamenti sospetti, si tratti di un fenomeno assolutamente innocuo e anzi di estrema importanza per lo sviluppo del sistema nervoso, specialmente negli esemplari più giovani. Se pensate che non ci sia nulla da temere guardatevi quindi dallo svegliare un gatto che dorme così profondamente, anche se lo vedete sobbalzare o muovere alcune parti del corpo.
Tremore nel gatto: quando è il caso di preoccuparsi
Ma quali sono esattamente i comportamenti sospetti che dovremmo tenere a mente? In quali condizioni dovremmo dedurre che c’è in effetti qualcosa che non va con il nostro micio e portarlo immediatamente da un veterinario perché esegua ulteriori accertamenti?
Tremare durante il sonno non dovrebbe normalmente costituire un segnale di allarme: a destare preoccupazioni dovrebbero essere più in generale comportamenti e reazioni osservabili nel vostro micio anche al di fuori di esso.
La già citata epilessia ad esempio provoca degli attacchi anche quando lui è del tutto sveglio e dei sintomi ben precisi che si possono notare nel corso della giornata; questi attacchi sono provocati da svariate ragioni, tra cui ictus, intossicazioni da farmaci o altre sostanze chimiche, squilibri del metabolismo, traumi cranici, problemi al sistema cardiocircolatorio, febbre, reazioni allergiche. Se oltre a tremare il vostro gatto irrigidisce completamente il corpo, è bene informare subito il veterinario.
Un’altra condizione che porterebbe un gatto a tremare in molteplici situazioni diverse, incluso il sonno, è legata al mantenimento della temperatura corporea. Se essa è troppo bassa, com’è ovvio pensare, il nostro povero Miao andrà in ipotermia e tremerà per il freddo. I gatti adulti riescono a mantenere autonomamente il proprio calore corporeo; ma i più piccoli e soprattutto quelli appena nati non sono in grado di farlo, e questo può anche mettere a repentaglio la loro vita. Alcune malattie acute o croniche possono rendersi responsabili di questo problema, ma in generale assicuratevi di tenere sempre al caldo il vostro gattino.
Sempre a proposito di temperatura corporea, anche l’ipertermia – fondamentalmente identificata come febbre alta – può provocare tremore nel gatto a prescindere dal suo stato di veglia o sonno. Sono molte le cause di questo sintomo: infezioni, virus o altre malattie. Se misurando correttamente la temperatura al vostro micio scoprite che ha la febbre, è importantissimo indagare al più presto sulle cause e informare il veterinario a riguardo.
Vi è poi l’ipoglicemia, un disturbo che consiste in un abbassamento del livello degli zuccheri nel sangue e costituisce una delle cause più comuni di tremore nel gatto. Può verificarsi anche se Miao non mangia da molto tempo, ma anche in condizioni apparentemente normali e se mangia normalmente. Nel primo caso potete intervenire personalmente per riportare un equilibrio nel suo organismo facendogli consumare un pasto particolarmente energetico; ma in entrambi i casi il suo medico dovrebbe almeno essere messo al corrente della situazione.
Tremori e inappetenza rientrano anche tra i numerosi sintomi di uno dei disturbi più comuni in un gatto, soprattutto se adulto o anziano: stiamo parlando dell’insufficienza renale, acuta o cronica. Essa consiste in un graduale ma inarrestabile declino nella funzionalità dei reni, che risultano sempre meno in grado di drenare il sangue dalle tossine.
Come viene spontaneo pensare, anche il dolore fisico dovuto a ferite, traumi, cadute o a un peggioramento delle condizioni di salute dovuto a malattie croniche preesistenti o all’avanzare dell’età può far tremare il nostro micio. E come esiste il dolore fisico c’è anche quello dovuto allo shock riportato per alcune situazioni traumatiche, che oltre al tremore gli provocherà un abbassamento della temperatura degli arti, gengive pallide e debolezza generica ma con un battito cardiaco accelerato.
E se fosse solo la testa a tremare? Un gatto che scuote la testa ripetutamente e magari si gratta le orecchie è un chiaro sintomo di disturbi uditivi. Questa condizione potrebbe essere causata da un’infezione batterica o di altro tipo, ma dovrà essere il veterinario a determinarlo con certezza assoluta.
Da non sottovalutare è poi tutta una serie di problemi psicologici che portano il gatto a tremare, fondamentalmente, di paura: può trattarsi di ansia dovuta alla percezione di un pericolo reale o immaginario da parte del gatto, ansia da separazione o il risultato di una cattiva socializzazione; può trattarsi di stress dovuto a cambiamenti repentini o allo sconvolgimento della sua quotidianità (traslochi, partenze, assenze prolungate del suo umano di riferimento, nuovi arrivi in casa); può anche trattarsi di qualche fobia provocata da uno specifico evento o stimolo che ha lasciato un segno nella sua mente, e che magari è stato riportato alla luce durante il sonno.
Di qualunque causa si tratti, un malessere psicologico può avere ripercussioni importanti sulla vita del gatto proprio come i disturbi fisici, e di conseguenza va investigato con la massima attenzione.