Perché i gatti ti dormono in testa? Non sono capricci, ma segni d’affetto
Perché i gatti dormono in testa alle persone? Questo gesto può essere più o meno gradito, ma ha dei motivi ben precisi.
È assolutamente normale chiedersi perché i gatti dormono in testa ai loro umani: si tratta di un fenomeno piuttosto strano, decisamente buffo, che raramente si verifica con altri animali e che quindi suscita una certa curiosità in molte persone, soprattutto in quelle che hanno avuto dei pet in casa ma non dei felini. Ebbene, in questo articolo spiegheremo a gattari e meno esperti i motivi di questo gesto, molto più profondo di quanto l’apparenza lasci pensare.
Se i gatti sono adorabili in qualunque circostanza e condizione, lo sono ancora di più mentre stanno dormendo: basta dare un’occhiata su internet e si troveranno migliaia di foto che ritraggono i nostri amici felini intenti a schiacciare un pisolino nelle posizioni più disparate, a volte davvero assurde. Una delle più singolari ci riguarda molto da vicino, poiché capita a volte che essi decidano di usare la nostra testa, il nostro collo o la nostra spalla come cuscino o materasso, anche solo per appoggiarsi a noi; a volte completano l’operazione affondando le zampe tra i nostri capelli.
C’è chi accetta di buon grado questa situazione riconoscendone il valore implicito, chi si rassegna e chi se ne lamenta, anche solo perché tende a muoversi molto nel sonno e non vuole disturbare il suo micio. Non tutti però comprendono cosa ci sia dietro questo gesto, che spesso è considerato un capriccio ma che per il nostro amico a quattro zampe è in realtà molto importante a prescindere dalla specifica situazione che lo porta a compierlo.
Calore e comfort
Chi non ama dormire al calduccio? Sicuramente i gatti non vogliono farsi mancare questo elemento nella loro vita e soprattutto durante i loro sonnellini: potete accorgervene anche di giorno, quando li vedete appisolarsi in punti precisi della casa in cui si è appena posato un raggio di sole, o in corrispondenza di un termosifone acceso. Questa costante ricerca del calore da parte loro, che a volte possiamo trovare eccessiva, è data dal fatto che la loro temperatura corporea è generalmente superiore alla nostra e più difficile da mantenere mentre stanno riposando.
Quando andate a dormire e vi infilate sotto le coperte lasciando fuori solo testa e collo, gran parte del vostro calore corporeo viene rilasciato nell’ambiente proprio tramite la testa, rendendola una preziosa fonte di calore per il vostro micio. Quindi sì, adesso il termosifone siete proprio voi! Il gatto sarà estremamente felice di questa vostra trasformazione, approfittando anche del comodo cuscino su cui siete adagiati per ottenere il massimo comfort possibile.
A ciò si aggiunge il fatto che anche le persone dal sonno particolarmente irrequieto tendono a muovere più le gambe, le braccia o il torso che la testa. Con tutte queste premesse, chi si accontenterebbe mai di starsene ai piedi del letto col rischio di essere svegliati o involontariamente urtati di continuo?
Senso di sicurezza
Qui si parla di un istinto naturale fortissimo, simile a quello che lega una gatta al suo piccolo: se il vostro micio vi ama, vi rispetta e si fida di voi, la vostra presenza gli dà sicurezza in una fase, quella del sonno, in cui si sente particolarmente vulnerabile e in cui ha quindi bisogno di stimoli sensoriali che lo tranquillizzino.
Sentire il battito del vostro cuore pulsarvi sul collo, il suono del vostro respiro (sì, anche se russate, perché è un suono inconfondibilmente vostro), l’odore dei vostri capelli o dei vostri vestiti e il contatto con la vostra pelle lo metterà subito a suo agio e contribuirà a rinforzare giorno dopo giorno il già solido legame che c’è fra voi.
A suscitare delle proteste (obiettivamente legittime) da parte di alcune persone è poi la frequente abitudine dei gatti di dormire col sedere puntato verso la testa o a volte proprio sulla faccia. Per quanto possa risultarci sgradevole, si tratta per loro della massima dimostrazione di fiducia nei nostri confronti: nessun animale infatti volta le spalle a un altro che non consideri parte della sua famiglia. Allo stato selvatico un gatto si assicura sempre di trovare il posto più sicuro in cui dormire, condividendolo al massimo con i propri simili; in un contesto domestico, quel posto siete proprio voi.
Marcare il territorio
Abbiamo accennato al ruolo del nostro odore in questa situazione, ma l’odore personale del micio è probabilmente ancora più importante per lui, data la sua elevata territorialità: diffonderlo in ogni angolo della casa è il suo modo di reclamare quest’ultima come suo territorio. Strofinare il muso, la testa, le zampe, il corpo contro di voi ha lo scopo di marcarvi come parte integrante di quel territorio, come vostra proprietà, e fare in modo che portiate il suo odore ovunque andiate anche se non siete in grado di sentirlo.
E se voi non lo sentite lo sentiranno sicuramente eventuali altri animali domestici presenti in casa, soprattutto se si tratta di altri gatti. L’odore personale è una vera e propria firma per loro, e il fatto che uno in particolare reclami il “capofamiglia” tenendolo marcato con la propria il più a lungo possibile, anche se noi finiamo col lavarla via, contribuisce moltissimo a instaurare o rinforzare determinate gerarchie tra di loro.
Solitudine e ansia
Se trascorrete gran parte della vostra giornata fuori casa per motivi di lavoro o di studio, il vostro gatto potrebbe sentire la vostra mancanza mentre non ci siete; e soprattutto se rimane completamente solo, questa mancanza potrebbe essere più forte di quanto possiate immaginare. Questo lo porta a voler restare in vostra compagnia tutto il tempo che trascorrete in casa, persino quando state dormendo e non potete interagire direttamente con lui. E poiché le uniche parti di voi a cui ha accesso durante il vostro riposo sono la testa e il collo, è lì che verrà a cercarvi.
L’ansia da separazione è un problema molto frequente ma sottovalutato nei gatti: esso li porta non solo a soffrire molto in vostra assenza, ma anche a mostrare segni di turbamento o fastidio quando state per andarvene e miagolare insistentemente quando vi avvicinate alla soglia; potrebbe inoltre sfociare in comportamenti distruttivi e “vendicativi” per attirare la vostra attenzione verso la sua forte solitudine.
Attirare l’attenzione
E a proposito di attirare la vostra attenzione, veniamo ora a una motivazione tipica dei gatti che si accoccolano sulla testa dei loro umani in modo sporadico e non come abitudine. Si tratta in questo caso di un tentativo di “disturbarvi” per porre l’attenzione su qualcosa che lo riguarda, generalmente un problema.
Avete dimenticato di pulire a fondo la lettiera, cosa che fate regolarmente? Avete deciso di schiacciare un pisolino senza pensare che dovevate prima dar da mangiare al micio, o riempire la ciotola d’acqua che d’estate si svuota più spesso del solito? Avevate del lavoro arretrato e avete trascorso gran parte della giornata a recuperare, sacrificando anche il tempo che di solito dedicate a lui? Non sorprendetevi allora di ritrovarvelo sulla testa, intento a ricordarvi che certe dimenticanze non sono ammissibili per lui e che dovete rimediare immediatamente.
Cosa fare a riguardo
Quella che abbiamo analizzato finora è un’abitudine diffusa ma non tipica di tutti i gatti: di solito a manifestarla sono quelli che abbiamo in casa da più tempo, che l’hanno manifestata sin da cuccioli senza più fermarsi e che, in generale, hanno sempre vissuto allo stato domestico; può trattarsi poi semplicemente di una questione caratteriale.
In ogni caso, pur essendo sintomo di affetto e fiducia, le abitudini notturne dei gatti possono provocare fastidio e impedirci anche del tutto di dormire, a seconda della nostra personale sensibilità e a prescindere dall’amore che proviamo nei loro confronti. Se questo è il vostro caso, vi sarete probabilmente chiesti cosa si possa fare per rimediare a questa situazione e tornare a riposare sereni. Vi diamo ora qualche indicazione a riguardo:
- La prima cosa da fare è procurare al micio un posticino comodo che sia tutto suo, non lontano da voi: questo gli fornirà un’alternativa confortevole al vostro cuscino o alla vostra testa.
- Assicuratevi che svolga attività fisica e mangi prima di andare a dormire. Lo scopo è quello di simulare una sessione di caccia andata a buon fine, quindi intrattenetelo con dei giochi che risveglino il suo istinto di predatore e poi dategli da mangiare. La sensazione sarà simile a quella che avrebbe un animale selvatico che si è appena cibato della sua preda dopo un intenso e stancante inseguimento; l’operazione successiva sarà per lui quella di pulirsi il pelo e mettersi a dormire.
- Se volete potete anche cercare di abituarlo gradualmente a trascorrere la notte fuori dalla vostra camera da letto. Non sarà un’operazione facile, soprattutto se non lo avete mai incoraggiato a dormire altrove, e ci vorrà del tempo perché in generale i gatti non reagiscono benissimo a dei bruschi cambiamenti nella loro routine quotidiana. Ma a volte sanno rivelarsi anche molto versatili: basta avere pazienza e procedere per gradi, senza aspettarsi risultati immediati o infastidirsi se reagiscono male, perché siamo noi che stiamo cambiando le regole del gioco.
- Qualunque sia la sistemazione alternativa che avete trovato per lui, assicuratevi che abbia a sua disposizione tutto ciò di cui potrebbe avere bisogno durante la notte: cibo, acqua, lettiera, lettino e palo tiragraffi.