Penny, la gatta madre di 3 piccoletti riesce a trovare casa (VIDEO)

Una ragazza si trovava fuori un negozio gastronomico nel Queens, New York, quando vide in un vicolo vicino, una famiglia composta da 4 gatti. Jae, questo il nome della ragazza, si avvicinò ai felini e decise di chiamare i soccorsi.

Un volontario dell’organizzazione Little Wanderers NYC rispose presente all’appello e si diresse nel luogo segnalato. Il volontario, con l’aiuto di Jae, posizionò una gabbietta con de cibo dentro, così da poter attirare l’attenzione dei gattini.

Il piano funzionò alla grande, considerata anche la grande fame che potevano avere i piccoli felini. Giunti nel rifugio, lo staff comunicò il salvataggio tramite i social, a quella comunicazione rispose una donna, ammaliata completamente da quei 4 gatti.

Sarah Lazar decise di prenderli con sé temporaneamente, così da abituarli alla vita di casa prima di accettare le richieste d’adozione.

Il rifugio fu entusiasta di regalare quest’occasione ai suoi 4 nuovi arrivati, che così entrarono a far parte della vita di Sarah per almeno un mese. Mamma gatta prese il nome di Penny, mentre ai piccoli Sarah assegnò i nomi di lulu, Beau (l’unico maschio) e Nikko.

Durante i primi giorni i gatti mangiarono come forsennati, si ingozzarono di cibo come se una prossima porzione non fosse mai esistita. La vita di strada fu durissima per loro, quindi quella voracità aveva un senso.

I gatti impararono a giocare, a “lottare” fra di loro, come di solito i piccoli felini fanno; impararono ad amare e ad apprezzare l’affetto di Sarah. Quest’ultimo punto fu importante specialmente per Penny, l’ultima dei 4 ad aprirsi veramente.

Trascorsero i giorni e con loro le settimane, tutti e 4 furono pronti per l’adozione, che arrivò con un tempismo perfetto. Mamma Penny e la piccola Lulu trovarono casa assieme, finendo nella stessa famiglia.

Nikko e Beau seguirono strade diverse, ma comunque splendide, incontrando l’amore di famiglie diverse ma pronte a fare di tutto pur di farli sentire bene. Tutti trovarono la gioia e ancora oggi continuano a gustarne i meravigliosi effetti.